GattoNeronews

La sensibilità epicritica.


La sensibilità tattile epicritica permette di apprezzare con il tatto la durezza, la forma e le caratteristiche della superficie di un oggetto.È dunque una sensibilità fine e discriminata: grazie a essa toccando un'arancia siamo in grado di dire che è un oggetto tondo, più duro di un'albicocca ma meno di una noce e che ha una superficie irregolare. Abbiamo anche una sensibilità tattile più grossolana, detta protopatica, che comunica al cervello che stiamo toccando qualcosa, senza dare altre informazioni. Il nostro cervello elabora poi i due segnali rendendoli un'informazione unica e completa. Le fibre nervose che costituiscono la via epicritica sono sensibili al dolore e alle temperature comprese tra i 45 e i 55 gradi.Inoltre, ci informano sulla posizione delle varie parti del corpo. Nella storia evolutiva dell'uomo la via protopatica si è sviluppata prima e quindi, pur rispondendo agli stessi stimoli, è meno specializzata e precisa.by Max Pollo