Il graffio del Gatto

vertigine


La giacca è la prima ad andare, in lente volute la segue la cravatta che le dita abili hanno slacciato, liberando il collo  e i bottoni che lo serrano. Le piccole stelle di madreperla saltano una ad una, mentre le mani tirano liberando il petto alla salina brezza dell'onda. Le scarpe sono già volate giù e la cinta ora le segue tra le fauci spumeggianti Libero dai legacci della vita resto immobile su questa grigia scogliera illuminata dalla fredda bava d'argento che Luna avara lascia colare su di me. Attendo l'attimo del salto e l'infinito istante che separa la coscienza dall'oblio.
il gatto