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Putin."Una sfida per tutti". Discorso integrale, 30 settembre 2022

Post n°9500 pubblicato il 08 Ottobre 2022 da childchild

SECONDA PARTE



Anche la colpa dei propri crimini storici viene scaricata dalle élite occidentali su tutti gli altri, chiedendo sia ai cittadini dei loro paesi che agli altri popoli di pentirsi per cose con cui non hanno nulla a che fare, come, ad esempio, il periodo della conquista coloniale. Vale la pena ricordare all’Occidente che iniziò la propria politica coloniale nel Medioevo, per proseguire la tratta mondiale degli schiavi fino al genocidio delle tribù indiane in America, al saccheggio dell’India, dell’Africa, ed alle guerre di Inghilterra e Francia contro la Cina, a causa delle quali fu costretto ad aprire i propri porti al commercio di oppio. Quello che hanno fatto è stato drogare intere nazioni, sterminare di proposito interi gruppi etnici per la terra e per le risorse, inscenare una vera e propria caccia alle persone come fossero animali. Tutto ciò è contrario alla natura stessa dell’uomo, alla verità, alla libertà e alla giustizia.

E noi siamo orgogliosi che nel 20° secolo sia stato il nostro Paese a guidare il movimento anticolonialista, dando a molti popoli del mondo l’opportunità di svilupparsi, ridurre la povertà e la disuguaglianza, vincere la fame e le malattie.

Sottolineo che uno dei motivi della secolare russofobia, della malcelata rabbia di queste élite occidentali nei confronti della Russia è proprio che non ci siamo lasciati derubare durante il periodo delle conquiste coloniali e abbiamo costretto gli europei a commerciare con reciproco vantaggio. Ciò è stato possibile grazie alla creazione di un forte Stato centralizzato in Russia, che si è sviluppato ed è stato rafforzato dai grandi valori morali dell’Ortodossia, dell’Islam, dell’Ebraismo e del Buddismo, nonché dalla cultura e dalla lingua russa, aperte a tutti.

È noto come siano stati ripetutamente elaborati piani per intervenire in Russia, cercando di sfruttare i tempi difficili dell’inizio del XVII° secolo e il periodo di sconvolgimenti dopo il 1917, ma hanno fallito.  L’Occidente è comunque riuscito a impadronirsi della ricchezza della Russia alla fine del 20° secolo, quando lo stato fu distrutto. Ci hanno chiamato amici e partner, ma in realtà ci hanno trattato come una colonia: trilioni di dollari sono stati sottratti al Paese con una serie di manovre. Tutti noi ricordiamo tutto, non abbiamo dimenticato nulla.

Ed in questi giorni, le persone a Donetsk e a Lugansk, a Kherson e a Zaporizhia si sono espresse a favore del ripristino della nostra unità storica. Grazie!

Da secoli i Paesi occidentali affermano di portare libertà e democrazia alle altre nazioni. È esattamente il contrario: invece di democrazia, è repressione e sfruttamento; invece di libertà, è schiavitù e violenza. L’intero ordine mondiale unipolare è intrinsecamente antidemocratico e non libero, è ingannevole e ipocrita in tutto e per tutto. Gli Stati Uniti sono l’unico paese al mondo ad aver usato due volte le armi nucleari, distruggendo le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Tra l’altro, creando un precedente.

Lasciate che vi ricordi anche che gli Stati Uniti, insieme agli inglesi, durante la seconda guerra mondiale hanno ridotto in rovina Dresda, Amburgo, Colonia e molte altre città tedesche senza alcun obiettivo militare. Ed è stato fatto in modo dimostrativo, senza, ripeto, obiettivi militari. C’era un solo obiettivo: proprio come nel caso dei bombardamenti nucleari in Giappone, intimidire sia il nostro Paese che il mondo intero.

Gli Stati Uniti hanno lasciato un segno terribile nella memoria dei popoli della Corea e del Vietnam con barbari bombardamenti "a tappeto", l’uso del napalm e armi chimiche. Fino ad ora, occupano di fatto ancora Germania, Giappone, Repubblica di Corea e altri paesi, ed allo stesso tempo li chiamano cinicamente
"alleati" alla pari. Ascoltate, ma che tipo di alleanza è questa? Tutto il mondo sa che i leader di questi Paesi vengono spiati e che i loro capi di Stato vengono intercettati non solo nei loro uffici, ma anche nelle loro case. È un vero peccato. Un peccato sia per chi fa questo sia per chi, come uno schiavo, ingoia silenziosamente e docilmente questa meschinità.

Gridano ordini e insulti all’indirizzo dei loro vassalli: solidarietà euro-atlantica, sviluppo di armi biologiche, esperimenti su persone viventi, anche in Ucraina, per la nobile ricerca scientifica. È con la loro politica distruttiva, guerre e rapine che hanno provocato la colossale ondata di flussi migratori di oggi. Milioni di persone subiscono privazioni, abusi, muoiono a migliaia, nel tentativo di raggiungere l’Europa.

Ora esportano pane dall’Ucraina. Dove va a finire [questo pane] con il pretesto di
"fornire sicurezza alimentare ai paesi più poveri del mondo"? Dove sta andando? Va tutto ai paesi europei. Solo il 5% è andato ai paesi più poveri del mondo. Ancora una volta un’altra truffa e un vero e proprio inganno. L’élite americana sta di fatto usando la tragedia di queste persone per indebolire i propri concorrenti, per distruggere gli stati nazionali. Questo vale anche per l’Europa, questo vale anche per l’identità di Francia, Italia, Spagna e altri paesi con una storia secolare.

Washington sta chiedendo sempre più sanzioni contro la Russia e la maggior parte dei politici europei obbedisce. Capiscono chiaramente che gli Stati Uniti, spingendo l’UE ad abbandonare completamente l’energia e le altre risorse russe, stanno praticamente deindustrializzando l’Europa e si stanno impadronendo completamente del mercato europeo – capiscono tutto, queste élite europee, capiscono tutto, ma preferiscono servire gli interessi degli altri. Questo non è più servilismo, ma un tradimento diretto dei loro popoli. Ma Dio li benedica, sono affari loro.

Ma le sanzioni non bastano agli anglosassoni, che sono quindi ricorsi al sabotaggio – incredibile, ma vero – facendo saltare i gasdotti internazionali del Nord Stream, che corrono lungo il fondo del Mar Baltico, distruggendo di fatto l’intera infrastruttura energetica paneuropea. È chiaro a tutti [chi sono] coloro che ne beneficiano. Lo ha fatto chi ne trae vantaggio.

Il diktat statunitense si basa sulla forza bruta, sulla legge del primato. A volte è ben confezionata, altre volte non lo è, ma l’essenza è la stessa: la legge del pugno. Da qui il dispiegamento e il mantenimento di centinaia di basi militari in ogni angolo del mondo, l’espansionismo della NATO, i tentativi di formare nuove alleanze militari come AUKUS e simili. Si sta inoltre lavorando attivamente per creare un collegamento politico-militare tra Washington-Seoul-Tokyo. Tutti gli Stati che possiedono o aspirano a possedere un’autentica sovranità strategica e sono in grado di sfidare l’egemonia occidentale sono automaticamente inclusi nella categoria dei nemici.

È su questi principi che si fondano le dottrine militari degli Stati Uniti e della NATO, che richiedono nientemeno che il dominio totale. Le élite occidentali presentano i loro piani neocoloniali nello stesso modo ipocrita, persino con pretese di pace, parlano di una sorta di contenimento, una parola così subdola che, in realtà, significa solo una cosa: minare qualsiasi centro sovrano di sviluppo.

Abbiamo già sentito parlare del contenimento di Russia, Cina, Iran. Credo che altri paesi dell’Asia, dell’America Latina, dell’Africa, del Medio Oriente, così come gli attuali partner e gli alleati degli Stati Uniti, siano i prossimi. Sappiamo che quando qualcosa non è di loro gradimento, impongono sanzioni anche contro gli alleati: prima contro una banca, poi contro un’altra; ora contro una società, ora contro un’altra. È una pratica che verrà ampliata. Prendono di mira tutti, compresi i nostri vicini più prossimi: i paesi della comunità degli Stati indipendenti (CSI).

E’ evidente che l’Occidente desidera questo da molto tempo. Così, avviando un corpo di sanzioni contro la Russia, credevano che sarebbero stati ancora una volta in grado di compattare il mondo intero attorno ai loro comandi. Ma, come si è scoperto, una prospettiva così rosea non entusiasma tutti, tranne i veri masochisti politici e gli ammiratori di altre forme non convenzionali di relazioni internazionali. La maggior parte degli Stati si rifiuta di
"seguire la strada maestra" e opta invece per un modo ragionevole di cooperare con la Russia.

L’Occidente chiaramente non si aspettava una tale recalcitranza. Sono così abituati a prendere tutto con la forza, il ricatto, la corruzione e l’intimidazione che si convincono che questi metodi funzioneranno per sempre, come se fossero congelati nel passato.

Tale presunzione è una conseguenza diretta non solo del famigerato concetto della propria esclusività – e questa è davvero stupefacente – ma anche di una vera e propria
"fame di informazioni" in Occidente. Hanno annegato la verità in un oceano di miti, illusioni e falsità per mezzo di una propaganda estremamente aggressiva, mentendo incautamente, come Goebbels. Più incredibile è la bugia, più velocemente la gente ci crederà: è così che agiscono, secondo questo principio.

Ma le persone non possono essere nutrite con dollari ed euro stampati. È impossibile nutrirsi con questi pezzi di carta, ed è impossibile riscaldare una casa con la capitalizzazione virtuale e gonfiata dei social network occidentali. Tutto ciò che sto dicendo è importante. Ma non meno importante è ciò che ho appena detto: non puoi sfamare nessuno con i soldi stampati – c’è bisogno di cibo; e nessuno si scalderà nemmeno con queste inflazioni gonfiate – serve energia.

Ecco perché i politici europei devono convincere i propri concittadini a mangiare meno, lavarsi meno spesso e vestirsi più caldi a casa. E quelli che iniziano a fare domande giuste:
"Perché è così?" – vengono subito dichiarati nemici, estremisti e radicali. Girano le carte in tavola e puntano il dito contro la Russia, dicendo: ecco chi è la fonte di tutti i vostri problemi. Mentono, di nuovo.

Quello che voglio sottolineare è che ci sono tutte le ragioni per credere che le élite occidentali non cercheranno vie d’uscita costruttive alla crisi alimentare ed energetica globale che si è creata. Altrimenti dovrebbero ammettere che è stata colpa loro, e della loro politica, già molto prima della nostra operazione militare speciale in Ucraina, nel Donbass. Non intendono risolvere i problemi dell’ingiustizia e della disuguaglianza. C’è il timore che siano pronti a usare altre ricette a loro familiari.

E qui vale la pena di ricordare che l’Occidente è uscito dalle contraddizioni del primo Novecento attraverso la prima guerra mondiale. I profitti della seconda guerra mondiale hanno permesso agli Stati Uniti di superare finalmente le conseguenze della Grande Depressione e di diventare la più grande economia del mondo, per imporre al pianeta il potere del dollaro come valuta di riserva globale. L’Occidente ha ampiamente superato la crisi degli anni ’80 – che si è aggravata negli anni ’90 – appropriandosi dell’eredità e delle risorse dell’Unione Sovietica, che alla fine è crollata. Questo è un dato di fatto.

Ora, per districarsi da un altro groviglio di contraddizioni, hanno bisogno di spezzare la Russia e gli altri Stati che scelgono la via dello sviluppo sovrano per depredare ancora di più le ricchezze altrui ed in nome di ciò tappare loro le ali. Se ciò non dovesse accadere, non escludo che cercheranno di far crollare il sistema, a cui potranno dare la colpa di tutto, oppure, Dio non voglia, decideranno di usare la nota formula "la guerra cancellerà tutto".

La Russia comprende la propria responsabilità nei confronti della comunità mondiale e farà di tutto per far rinsavire queste teste calde.

È chiaro che l’attuale modello neocoloniale è definitivamente spacciato. Ma ancora una volta i suoi veri padroni si aggrapperanno ad esso fino alla fine. Semplicemente, non hanno nulla da offrire al mondo se non lo stesso sistema di rapina e di brigantaggio. In effetti, sputano sul diritto naturale di miliardi di persone, la maggior parte dell’umanità, alla libertà e alla giustizia, alla possibilità di determinazione da soli il proprio futuro. Ora sono passati alla negazione radicale della moralità, della religione e della famiglia.

Rispondiamo ad alcune domande molto semplici per noi stessi. Voglio ora tornare a quanto ho detto, voglio rivolgermi a tutti i cittadini del Paese, non solo ai colleghi che sono qui in aula, a tutti i cittadini della Russia: vogliamo avere, qui, nel nostro Paese, in Russia, al posto di mamma e papà, i "genitore uno", "genitore due", "genitore tre" (sono totalmente impazziti!)? Vogliamo davvero che le perversioni che portano al degrado e all’estinzione siano imposte ai bambini nelle nostre scuole fin dalle elementari? Vogliamo che venga insegnato loro che oltre alle donne e agli uomini ci sono presumibilmente altri generi e che venga loro proposto un intervento di riassegnazione del sesso? Vogliamo tutto questo per il nostro Paese e per i nostri figli? Per noi tutto questo è inaccettabile, abbiamo un futuro diverso, il nostro.

Ripeto, la dittatura delle élite occidentali è diretta contro tutte le società, compresi gli stessi popoli dei paesi occidentali. Questa è una sfida per tutti. Questa negazione totale dell’uomo, la sovversione della fede e dei valori tradizionali, la soppressione della libertà assumono le caratteristiche di una
"religione al contrario" – un vero e proprio satanismo. Nel Discorso della Montagna, Gesù Cristo, denunciando i falsi profeti, dice: "Dai loro frutti li riconoscerete". E questi frutti velenosi sono già evidenti alle persone – non solo nel nostro paese, in tutti i paesi, comprese molte persone nello stesso Occidente.

Il mondo è entrato in un periodo di trasformazioni rivoluzionarie, che sono di natura fondamentale. Si stanno formando nuovi centri di sviluppo, che rappresentano la maggioranza – la maggioranza! – della comunità mondiale e che sono pronti non solo a dichiarare i propri interessi, ma anche a proteggerli, e che vedono nella multipolarità un’opportunità per rafforzare la propria sovranità, e quindi per ottenere una vera libertà, una prospettiva storica, il proprio diritto ad uno sviluppo indipendente, creativo e originale, ad una vita armoniosa.

In tutto il mondo, compresi Europa e Stati Uniti, come ho detto, abbiamo molte persone che la pensano come noi e sentiamo, vediamo il loro sostegno. In diversi Paesi e società si sta sviluppando un movimento di liberazione e anticoloniale contro l’egemonia unipolare. La sua presenza soggettiva non potrà che aumentare. È questa forza che determinerà la futura realtà geopolitica.

Cari amici!

Oggi lottiamo per un percorso giusto e libero, prima di tutto per noi stessi, per la Russia, perché la dittatura, il dispotismo diventino per sempre un ricordo del passato. Sono convinto che i Paesi ed i popoli capiscano che una politica costruita sull’esclusività di qualcuno, sulla soppressione di altre culture e popoli, è intrinsecamente criminale, [capiscano] che dobbiamo voltare questa pagina vergognosa. Il crollo dell’egemonia occidentale che è iniziato ed è irreversibile. E lo ripeto ancora: non sarà più come prima.

Il campo di battaglia a cui il destino e la storia ci hanno chiamato è il campo di battaglia per il nostro popolo, per una grande Russia storica. Per una grande Russia storica, per le generazioni future, per i nostri figli, nipoti e pronipoti. Dobbiamo proteggerli dalla schiavitù, dai mostruosi esperimenti che cercano di paralizzare le loro menti e le loro anime.

Oggi lottiamo affinché non venga mai in mente a nessuno che la Russia, il nostro popolo, la nostra lingua, la nostra cultura possano essere presi e cancellati dalla storia. Oggi abbiamo bisogno del consolidamento dell’intera società, e tale coesione può basarsi solo sulla sovranità, sulla libertà, sulla creazione e sulla giustizia. I nostri valori sono umanità, misericordia e compassione.

E voglio concludere il mio discorso con le parole di un vero patriota, Ivan Alexandrovich Ilyin:
"Se considero la Russia la mia patria, significa che amo in russo, contemplo e penso, canto e parlo russo; che credo nella forza spirituale del popolo russo. Il suo spirito è il mio spirito; il suo destino è il mio destino; la sua sofferenza è il mio dolore; la sua fioritura è la mia gioia".


Dietro queste parole c’è una grande scelta spirituale che molte generazioni di nostri antenati hanno seguito per più di mille anni di esistenza dello Stato russo. Oggi questa scelta viene fatta da noi, dai cittadini delle Repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk, dagli abitanti delle regioni di Zaporozhye e di Kherson. Hanno scelto di stare con la loro gente, di stare con la Patria, di vivere il loro destino, di vincere insieme ad essa.

Dietro di noi c’è la verità, dietro di noi c’è la Russia!

 
 
 
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Un blog di: childchild
Data di creazione: 08/02/2011
 

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