DIO È STATO DIMENTICATO! Riflessione di Luz de Maria Poiché il corpo umano è una combinazione fisica e spirituale, dobbiamo considerare quanto sia importante nutrire non soltanto l’organismo fisico, ma è fondamentale che l’essere umano tenga presente di non relegare nell’oblio il proprio organismo spirituale. Mentre l’uomo ha trasformato la sua vita in una competizione per il corpo, dove gli esercizi fisici sono una priorità ed è di moda sfoggiare un fisico muscoloso, il Cielo ci ricorda immediatamente che ogni essere umano è “corpo, anima e spirito” e che l’anima è appunto quella che anima il corpo fisico. Mi chiedo: non sarebbe bello se potessimo vedere lo stato della nostra anima e valutare se è altrettanto disponibile a rivolgersi a Dio, come il corpo fisico all’esercizio? Noi tutti siamo dotati di una forza spirituale, forza che fluisce e defluisce dal corpo umano e non viene trattenuta dalla pelle, né dal pensiero e nemmeno dal nostro operare ed agire. Ciascuno di noi, con la propria volontà trasmette quello che ha dentro, il bene o il male; ogni essere umano emana quello che ha in sé, anche quando non se ne rende conto. La parola “Dio” è caduta nel dimenticatoio all’interno di una cultura che lotta per possedere i beni materiali, per raggiungere uno status sociale. Quello che l’uomo ha dimenticato è che anche la tecnologia dipende dall’intelligenza di chi la crea e questa intelligenza è Dio che l’ha donata all’uomo. La scienza ha messo in campo sviluppi sia positivi che negativi, ma quando l’essere umano ha deciso di dimenticarsi del Creatore e di agire senza analizzare preventivamente la messa in pratica di quanto supera ogni principio umano di etica e di morale, ha creato uno squilibrio che ha travolto l’uomo. L’uomo non repelle il male, il male lo attrae. Questo è il risultato di una società carente di norme. L'umanità ha convenientemente dimenticato che l'uomo gravita verso Dio, quando è disponibile a farlo. Mi chiedo: in quale momento della vita dell’umanità è stato messo da parte quell’anello di congiunzione con il Divino che faceva aspirare l’uomo alle cose del Cielo e che gli faceva cercare il bene? La risposta che ho trovato e che dò a me stessa, è che in uno sfasamento temporale, per un micro istante, l’uomo ha pensato che Dio non lo vedesse e si è preso un idolo mondano, l’ha accarezzato, l’ha tenuto presso di sé e questo idolo, contenendo in sé la voglia stessa di curiosità dell’uomo, l’ha fatto sentire di essere al di sopra di tutto. Poi l’uomo si è trovato un altro idolo ed ha finito per riempirsi di idoli, finché non c’è stato più posto per Dio. Dio ha dato tutto all’umanità proprio tutto, ci ha perfino mandato Suo Figlio. L’uomo invece ha stretto un’alleanza con quello che gli fornisce un benessere apparente, la soddisfazione dei suoi più bassi istinti e, a causa della disobbedienza, ha sloggiato Dio dalla sua vita. Una piccola parte dell’umanità ha deciso di continuare a lottare per rinunciare al peccato e cerca in questo modo di rispettare la Volontà Divina. Un resto del Popolo di Dio, sta continuamente lottando per essere adempiente e per continuare la metamorfosi spirituale che lo porti all’unione con Dio. La decisione di essere più di Dio e meno del mondo, fa sì che la volontà umana diventi come un generatore di elettricità, che dà costantemente la carica all’essere umano per trasformarne il carattere, il comportamento ed il modo d’agire, le reazioni e le azioni, rendendo quello che prima era un uomo incosciente, permeabile al Messaggio Divino che continua ad arrivare e che si fa vita in ogni istante, fino a quando, senza interruzioni, la persona si fa più docile all’Appello alla conversione. Basandoti su quanto detto sopra, chiediti: in che cosa sei docile e cosa devi trasformare nella tua vita per essere sensibile all’Appello divino e nei confronti dei tuoi simili, per cooperare in ciascuno dei campi in cui il tuo prossimo è bisognoso? Dio ci ha dato il Primo Comandamento all’interno del quale ci ha vincolato ad un Secondo Comandamento, l’amore per il prossimo. Chi è amore ottiene tutto, chi vede solo sé stesso non riesce a uscire dal proprio “ego” ed in quest’ego perirà, perché la gloria si otterrà con le opere e le azioni che ciascuno dovrà presentare al Creatore. La chiave per capire come mai l’uomo di questa generazione si sia perso, risale al momento in cui l’uomo ha deciso di dimenticarsi che Dio Onnipotente vede ogni opera ed ogni azione. L’uomo si è impadronito della terra, delle regole, della morale, della spiritualità, affinché il Popolo di Dio le elucubri in base alla convenienza umana. La negazione e la dimenticanza volontaria della Parola di Dio da parte dell’uomo, sono state le cause della sua ribellione contro Dio. Questo non è solo responsabilità dell’uomo, ma anche di chi dovrebbe ricordargli con grande fermezza che niente di quello succede sotto gli occhi di Dio sfugge alla vista di Dio. L’umanità attuale, immersa nell’indifferenza, non vede, non ascolta, non pensa, non crede, vive discutendo su tutto per sviare il vero appello, che non mette in pratica. Si sentono discussioni dissidenti su tutto e per tutto, dove si esce sempre con luoghi comuni, con le proprie miserie, affinché l’umanità non veda l’essenziale, che è “la Verità, la Via, la Vita”. Vi dico una cosa che non dobbiamo dimenticare: la perseveranza è una virtù indispensabile per il figlio di Dio e sarà quella che alla fine del cammino di ciascuno, sarà ricompensata ed il cui valore è infinito agli Occhi di Dio. I nostri cammini sono coperti di spine, che a volte sono state disseminate dagli increduli o da coloro ai quali non piace che ci siano delle persone desiderose di lavorare per il Regno di Dio. Ma questo non ci deve fermare, perché il trionfo non è mai stato di coloro che si ribellano contro Dio. Potrà sembrare che stiano vincendo ovunque, ma in realtà la Vittoria è Divina; chi lavora per il Regno di Dio sa che tutto è di Cristo, per Lui ed in Lui. Amen.
DIO È STATO DIMENTICATO!
DIO È STATO DIMENTICATO! Riflessione di Luz de Maria Poiché il corpo umano è una combinazione fisica e spirituale, dobbiamo considerare quanto sia importante nutrire non soltanto l’organismo fisico, ma è fondamentale che l’essere umano tenga presente di non relegare nell’oblio il proprio organismo spirituale. Mentre l’uomo ha trasformato la sua vita in una competizione per il corpo, dove gli esercizi fisici sono una priorità ed è di moda sfoggiare un fisico muscoloso, il Cielo ci ricorda immediatamente che ogni essere umano è “corpo, anima e spirito” e che l’anima è appunto quella che anima il corpo fisico. Mi chiedo: non sarebbe bello se potessimo vedere lo stato della nostra anima e valutare se è altrettanto disponibile a rivolgersi a Dio, come il corpo fisico all’esercizio? Noi tutti siamo dotati di una forza spirituale, forza che fluisce e defluisce dal corpo umano e non viene trattenuta dalla pelle, né dal pensiero e nemmeno dal nostro operare ed agire. Ciascuno di noi, con la propria volontà trasmette quello che ha dentro, il bene o il male; ogni essere umano emana quello che ha in sé, anche quando non se ne rende conto. La parola “Dio” è caduta nel dimenticatoio all’interno di una cultura che lotta per possedere i beni materiali, per raggiungere uno status sociale. Quello che l’uomo ha dimenticato è che anche la tecnologia dipende dall’intelligenza di chi la crea e questa intelligenza è Dio che l’ha donata all’uomo. La scienza ha messo in campo sviluppi sia positivi che negativi, ma quando l’essere umano ha deciso di dimenticarsi del Creatore e di agire senza analizzare preventivamente la messa in pratica di quanto supera ogni principio umano di etica e di morale, ha creato uno squilibrio che ha travolto l’uomo. L’uomo non repelle il male, il male lo attrae. Questo è il risultato di una società carente di norme. L'umanità ha convenientemente dimenticato che l'uomo gravita verso Dio, quando è disponibile a farlo. Mi chiedo: in quale momento della vita dell’umanità è stato messo da parte quell’anello di congiunzione con il Divino che faceva aspirare l’uomo alle cose del Cielo e che gli faceva cercare il bene? La risposta che ho trovato e che dò a me stessa, è che in uno sfasamento temporale, per un micro istante, l’uomo ha pensato che Dio non lo vedesse e si è preso un idolo mondano, l’ha accarezzato, l’ha tenuto presso di sé e questo idolo, contenendo in sé la voglia stessa di curiosità dell’uomo, l’ha fatto sentire di essere al di sopra di tutto. Poi l’uomo si è trovato un altro idolo ed ha finito per riempirsi di idoli, finché non c’è stato più posto per Dio. Dio ha dato tutto all’umanità proprio tutto, ci ha perfino mandato Suo Figlio. L’uomo invece ha stretto un’alleanza con quello che gli fornisce un benessere apparente, la soddisfazione dei suoi più bassi istinti e, a causa della disobbedienza, ha sloggiato Dio dalla sua vita. Una piccola parte dell’umanità ha deciso di continuare a lottare per rinunciare al peccato e cerca in questo modo di rispettare la Volontà Divina. Un resto del Popolo di Dio, sta continuamente lottando per essere adempiente e per continuare la metamorfosi spirituale che lo porti all’unione con Dio. La decisione di essere più di Dio e meno del mondo, fa sì che la volontà umana diventi come un generatore di elettricità, che dà costantemente la carica all’essere umano per trasformarne il carattere, il comportamento ed il modo d’agire, le reazioni e le azioni, rendendo quello che prima era un uomo incosciente, permeabile al Messaggio Divino che continua ad arrivare e che si fa vita in ogni istante, fino a quando, senza interruzioni, la persona si fa più docile all’Appello alla conversione. Basandoti su quanto detto sopra, chiediti: in che cosa sei docile e cosa devi trasformare nella tua vita per essere sensibile all’Appello divino e nei confronti dei tuoi simili, per cooperare in ciascuno dei campi in cui il tuo prossimo è bisognoso? Dio ci ha dato il Primo Comandamento all’interno del quale ci ha vincolato ad un Secondo Comandamento, l’amore per il prossimo. Chi è amore ottiene tutto, chi vede solo sé stesso non riesce a uscire dal proprio “ego” ed in quest’ego perirà, perché la gloria si otterrà con le opere e le azioni che ciascuno dovrà presentare al Creatore. La chiave per capire come mai l’uomo di questa generazione si sia perso, risale al momento in cui l’uomo ha deciso di dimenticarsi che Dio Onnipotente vede ogni opera ed ogni azione. L’uomo si è impadronito della terra, delle regole, della morale, della spiritualità, affinché il Popolo di Dio le elucubri in base alla convenienza umana. La negazione e la dimenticanza volontaria della Parola di Dio da parte dell’uomo, sono state le cause della sua ribellione contro Dio. Questo non è solo responsabilità dell’uomo, ma anche di chi dovrebbe ricordargli con grande fermezza che niente di quello succede sotto gli occhi di Dio sfugge alla vista di Dio. L’umanità attuale, immersa nell’indifferenza, non vede, non ascolta, non pensa, non crede, vive discutendo su tutto per sviare il vero appello, che non mette in pratica. Si sentono discussioni dissidenti su tutto e per tutto, dove si esce sempre con luoghi comuni, con le proprie miserie, affinché l’umanità non veda l’essenziale, che è “la Verità, la Via, la Vita”. Vi dico una cosa che non dobbiamo dimenticare: la perseveranza è una virtù indispensabile per il figlio di Dio e sarà quella che alla fine del cammino di ciascuno, sarà ricompensata ed il cui valore è infinito agli Occhi di Dio. I nostri cammini sono coperti di spine, che a volte sono state disseminate dagli increduli o da coloro ai quali non piace che ci siano delle persone desiderose di lavorare per il Regno di Dio. Ma questo non ci deve fermare, perché il trionfo non è mai stato di coloro che si ribellano contro Dio. Potrà sembrare che stiano vincendo ovunque, ma in realtà la Vittoria è Divina; chi lavora per il Regno di Dio sa che tutto è di Cristo, per Lui ed in Lui. Amen.