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L' ultima retrogradazione annuale di Mercurio


L' ultima retrogradazione annuale di Mercurio, di Silvia Rubino Zizzo Mie anime danzanti, un caro saluto a tutti! Il tempo ormai è sempre meno lineare e i giorni volano senza che nemmeno si faccia in tempo a consapevolizzarlo. Come state? Lo sentite questo assembramento di pianeti in Scorpione che giorno dopo giorno va ad accrescersi? Oggi, 23 ottobre, si aggiunge il Sole a Venere e Mercurio, e domenica ci sarà anche la Luna; oltre al Novilunio, però, l'elemento di maggior rilevanza - che si sta facendo sentire a livello vibratorio - è l'imminente ultima retrogradazione annuale di Mercurio, appunto, in Scorpione, segno che saremo invitati a guardarci dentro, nei luoghi più profondi e nascosti, per tirare fuori pezzi mancanti del puzzle che aumentino la consapevolezza di chi siamo, oltre che di revisione ed integrazione di quanto abbiamo acquisito finora. Spero che questa lettura vi possa essere utile, nonostante la pubblichi ormai a metà settimana... Come al solito chiedo che ci accompagnino gli archetipi presenti nei miei amati e fidati mazzi di Kyle Gray, ossia "Keepers of the light" e "Angels and ancestors": questa è la volta di Joan of Arc e dell'Oracolo. Le parole chiave che mi risuonano di più sono verità, discernimento, attesa: veniamo da settimane di purificazione intensa, quasi micidiale, provocando una gran caduta di maschere, sia esterne che personali, cosa che per il nostro ego è di certo destabilizzante, ma non essendo la nostra vera essenza, tutto ciò è liberatorio. Giovanna D'Arco viene raffigurata con ancora l'armatura indosso ma senza elmo, la spada è piantata a terra come a dire "non c'è più bisogno di combattere": messa così, non escludo che ci siamo ritrovati, ultimamente, a combattere coi nostri demoni (le forme pensiero sabotanti che abbiamo nutrito per anni, frutto di influenze esterne e bassa consapevolezza personale), ma soprattutto con chi ha avuto gioco facile finché ci siamo identificati con quelle maschere, per cui è stato necessario ribadire, rivendicare la nostra propria verità e autorevolezza, a prescindere dalle pressioni esterne di chi, davanti a questo salto di coscienza, si è sentito in crisi. Eppure, come dicevo, non sono solo le nostre maschere ad essere cadute: in una sorta di effetto domino, ritrovare il contatto con la propria anima, ha denudato di conseguenza tutti quelli che sono in qualche modo i nostri compagni di viaggio (e qui sta il discernimento), dandoci la possibilità di poter vedere le cose da un altro punto di vista, di ricalcolare distanze e livelli di sincerità nei rapporti che allacciamo a seconda della nostra individualità. Se ora noi abbiamo trovato centratura e radicamento, potrebbe essere che il crollo di alcune certezze abbia sollevato un polverone, creando un certo caos nei rapporti interpersonali, dato che una versione nuova e aggiornata di noi è venuta alla luce, e gli altri devono scegliere se accettare il nostro cambiamento oppure rifiutarlo! Fermo restando che non possiamo costringere nessuno ad amarci e accettare che possiamo cambiare e discostarci dall'immagine che ci si può essere fatti di noi, fermiamoci e non esprimiamo giudizi sommari, per quanto possiamo sentirci forti in questa nuova pelle: non tutto è ciò che sembra, e anche noi dobbiamo dare il tempo a chi amiamo di metabolizzare il nostro cambiamento, prima di riprendere in mano la spada e tranciare eventualmente certi rapporti! Consentiamoci di sintonizzare le nostre antenne e raccogliere più elementi, prima di prendere decisioni, cogliamo i segnali che indicano se siamo o meno sulla strada giusta... Che il vostro guerriero interiore possa tirare il fiato ed osservare da una prospettiva più ampia il risultato di tutto il lavoro compiuto, e prendersi tutto il tempo necessario per osservare le situazioni poco chiare... Con amore Silvia