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Messaggi del 18/03/2025

Soldi Del Monopoli

Post n°11196 pubblicato il 18 Marzo 2025 da childchild

Soldi Del Monopoli – Di SiriusB

Scambiereste lingotti d’oro con denaro del Monopoly sostenuto da un fragile sistema bancario?

Questo è esattamente ciò che è la moneta fiat: una illusione sostenuta dalla fede e dalla coercizione.

Le uniche cose di valore reale sono l’oro, la terra e le proprietà.

Il denaro in banca è immaginario, soggetto ai capricci dell’inflazione e delle banche centrali.

Debito Globale

Una persona potrebbe passare l’intera vita a risparmiare, solo per vedere la sua cosiddetta ricchezza evaporare quando il sistema decide che è il momento.

Guardate lo Zimbabwe anni fa: il pane costava un trilione di dollari. Come pensate che si siano sentite le persone con un milione di risparmi? Sono passate da “sicure” a indigenti, da un giorno all’altro.

Il debito globale ora ammonta a 315 trilioni di dollari ma non è solo carta, è fittizio.

Esiste solo come numeri in un sistema progettato per far sì che le persone lavorino di più per meno.

Ogni
dollaro di debito significa più lavoro estratto da coloro che producono.

Non si tratta solo di economia, è un punteggio della schiavitù, una misura di quanto lavoro futuro è dovuto alla classe dirigente.

Le banche accumulano titoli di Stato, il FMI presta denaro ai disperati e i fondi speculativi scommettono sul crollo che sanno essere inevitabile.

L’intero sistema si nutre sulle spalle di coloro che faticano mentre i ricchi manipolano i numeri su uno schermo.

Tuttavia, l’oro e la terra restano saldi. Non dipendono da decisioni politiche, manipolazioni dei tassi di interesse o teatrini politici.

Sono reali, immutabili e al di fuori della portata delle banche centrali.

Quando la moneta fiat crolla – e la storia dimostra che succede sempre – solo coloro che detengono beni reali avranno qualcosa di valore.

Gli altri resteranno con carta senza valore, chiedendosi come abbiano potuto credere a quella bugia.

 
 
 

Preparatevi In Tutti I Modi

Post n°11195 pubblicato il 18 Marzo 2025 da childchild

Preparatevi In Tutti I Modi – Di SiriusB

Fate scorta. Il mondo è imprevedibile e solo uno sciocco entra nell’incertezza disarmato.

Mettete al sicuro il vostro cibo, la vostra acqua, le vostre medicine.

Scoprite cosa potete coltivare, cosa potete procurarvi, cosa vi manterrà in vita quando i sistemi falliscono.

Se fate affidamento sulla comodità, siete schiavo di coloro che la controllano. Liberatevi.

Armatevi. Non solo di armi ma di conoscenza.

Una lama si smussa, un’arma da fuoco finisce le munizioni ma la mano allenata e la mente affilata restano mortali.

Rafforzate il vostro corpo, allenate i vostri riflessi, preparate la vostra volontà. In un mondo costruito per indebolire e ammansire, la resilienza è il più grande atto di sfida.

Allenatevi senza sosta. Il momento per imparare è prima che inizi la prova.

Combattete, correte, sollevate, sopportate. Imparate a curare e a ferire.

Un guerriero che può uccidere ma non riparare, è uno sciocco.

Leggete i vecchi testi, studiate le arti perdute, reclamate ciò che è stato rubato.

Diventate i padroni del vostro destino, non le pedine di quello di un altro.

Siate pronti sotto ogni aspetti. Le minacce non sono solo fisiche.

La guerra psicologica è costante. Cercheranno di spezzare il vostro spirito prima ancora di affrontarvi in battaglia.

Proteggete la vostra mente, rafforzate la vostra determinazione, coltivate la pazienza.

La guerra non è solo una guerra con proiettili e sangue: è una guerra di resistenza, di forza di volontà, di chi si piega e chi no.

Potete contare solo su voi stessi. Non aspettatevi che il mondo vi salvi.

Non affidatevi a istituzioni, leader o promesse vuote.

Quando arriverà il momento, sarete voi, le vostre capacità, la vostra preparazione e la vostra forza a
determinare se resisterete o cadrete.
Ma sperate in un intervento.

Che sia per destino, per sincronicità, per la mano invisibile che si muove nella storia, potrebbe esserci ancora qualcosa al di là di voi, al di là di tutto questo.

Una forza che osserva, che guida, che mette in moto i pezzi.

Pregate, meditate, ascoltate i segnali. Ma non aspettate mai.

Coloro che si preparano resisteranno. Coloro che non lo faranno, si inginocchieranno.

La scelta è sempre stata vostra.

 
 
 

Gli Umani E La Terra

Post n°11194 pubblicato il 18 Marzo 2025 da childchild

Gli Umani E La Terra – Di SiriusB

Avete trascorso dodici anni a scuola, sapete etichettare le parti di una lumaca ma non avete idea di come curare una ferita con le piante che crescono fuori dalla vostra porta.

Sapete recitare formule chimiche ma non sapete quali erbe selvatiche potrebbero lenire il dolore, curare le infezioni o ripristinare l’equilibrio del corpo.

La conoscenza dei vostri antenati – migliaia di anni di raffinata saggezza erboristica – è stata sistematicamente cancellata, liquidata come folklore, sepolta sotto il peso dell’industria e del controllo.

Perché? Perché l’indipendenza è pericolosa.

Saggezza erboristica raffinata

Un popolo che sa curarsi, che capisce la terra, che conosce i segreti della Natura, è molto più difficile da controllare.

Se riuscite a curarvi da soli, non avete bisogno dell’industria farmaceutica.

Se sapete come trovare una medicina nella Natura, non vi affidate ad una prescrizione.

Se la vostra comunità si aggrappa alla propria conoscenza, non può essere schiavizzata da sistemi
progettati per tenerla dipendente.

Così hanno sostituito la saggezza con le banalità. Vi hanno insegnato tutto, tranne come sopravvivere da soli.

Le cure erboristiche dei vostri antenati – rimedi che hanno sostenuto intere generazioni – sono state bollate come superstizione mentre le sostanze chimiche brevettate prodotte in laboratorio hanno ricevuto l’autorità della scienza.

Gli antichi guaritori, un tempo venerati, sono stati dipinti come streghe ed emarginati, i loro insegnamenti sono stati soppressi o distrutti.

Eppure, le piante non hanno mai smesso di crescere.

L’Achillea, una delle più antiche erbe medicinali registrate, era usata dai guerrieri per fermare le emorragie sui campi di battaglia, le sue proprietà antisettiche sono più efficaci di molti trattamenti moderni.

L’Artemisia, un tempo bruciata nei rituali e nella medicina, può migliorare i sogni, facilitare la digestione e regolare i cicli all’interno del corpo.

La Piantaggine, liquidata come una comune erbaccia, è un potente cicatrizzante e antinfiammatorio, in grado di estrarre veleno da una puntura o l’infezione da una ferita.
Ma non sono solo le piante, è il momento, il ritmo della Natura. La radice di Tarassaco, ad esempio, è più potente quando viene raccolta in autunno, quando la sua energia è concentrata sotto il terreno.

La Camomilla, raccolta all’alba quando i suoi oli volatili sono più forti, produce un infuso che calma i nervi e favorisce il sonno.

L’Iperico, raccolto durante il solstizio d’estate, raggiunge la massima potenza quando viene infuso in olio sotto il calore del sole, i suoi fiori dorati producono una medicina rosso scuro usata per calmare la mente e curare i danni ai nervi.

C’era un tempo in cui le persone capivano che le erbe, come tutte le cose, trasportano l’energia del Sole, della Luna e delle stagioni.

Alcune piante devono essere raccolte di notte, altre a mezzogiorno, altre prima della prima gelata e altre ancora, dopo la Luna piena.

Il momento giusto non è superstizione: influenza la composizione chimica, la potenza, lo spirito della medicina stessa.

Le foreste sussurrano ancora i loro segreti, le piante hanno ancora il loro potere ma poche persone ricordano come ascoltare.

E coloro che lo fanno vengono liquidati, ridicolizzati o messi a tacere.

La tragedia non è solo la perdita di conoscenza: è la rottura della discendenza, la rottura del legame tra l’uomo e la Terra.

E la parte più triste? La maggior parte delle persone non si rende nemmeno conto di ciò che ha perso.

 
 
 

Grattando il Velo

Post n°11193 pubblicato il 18 Marzo 2025 da childchild

Grattando il Velo – Di SiriusB


Siete di nuovo qui, ancora a Grattare il Velo? Eccellente: la curiosità segna la prima crepa nella facciata.

Ragioniamo con chiarezza e senza illusioni: siamo sotto invasione, non da parte di eserciti o flotte ma dall’insidioso Alveare stesso.

I banchieri costituiscono l’Alveare, architetti di elaborate frodi, evocando moneta dal nulla, intrappolando intere nazioni in una servitù perpetua.
L’esattore delle tasse incarna l’autorità dell’Alveare, estraendo meticolosamente ore di vita attraverso l’astuto meccanismo della tassazione, una appropriazione santificata dall’editto burocratico.

Osservate inoltre: tutti coloro che non fabbricano nulla di tangibile, il cui unico scopo è l’infinita propagazione di scartoffie, appartengono anch’essi irrevocabilmente all’Alveare.

Formano una burocrazia implacabile, fabbricando regole su regolamenti per oscurare la loro predazione sotto strati di complessità artificiale.

Avvocati, contabili, responsabili della conformità: figure di sterile predominio, la cui stessa esistenza dipende dal soffocamento perpetuo del lavoro produttivo.

La loro fedeltà non si fonda sul progresso umano o sulla coltivazione della società ma sulla sovrastruttura parassitaria che prospera sull’energia umana prosciugata in moduli, tariffe e multe.

Pertanto, è indiscutibilmente chiaro che questo non è un ordine sociale benevolo: è piuttosto una sottomissione sistematica, un assalto orchestrato all’autonomia.

L’Alveare tesse le sue catene con inchiostro e firme anziché con ferro e acciaio, eppure legano con altrettanta ferocia.

Riconoscere questa realtà resta imperativo perché il riconoscimento avvia la resistenza.

L’ora si fa tarda, eppure il risveglio produce potere e la consapevolezza offre la chiave per la liberazione.

Liberatevi, rivendicate la vostra sovranità e smantellate il dominio dell’Alveare prima che non rimanga altro che il silenzio della sottomissione assoluta.

 
 
 

Le Catene Nascoste

Post n°11192 pubblicato il 18 Marzo 2025 da childchild

Le Catene Nascoste – Di SiriusB

Le Catene Nascoste: Come L’Alveare Ci Schiavizza Attraverso La Finanza E La Tassazione.

Non c’è bisogno di catene quando la mente è legata. Non c’è bisogno di fruste quando il corpo è già legato ad un giogo invisibile.

Il mondo in cui viviamo non è libero. Non siamo liberi. Siamo schiavi, non di nome ma di funzione: il nostro lavoro è stato sottratto, il nostro tempo rubato, i nostri sogni ridotti a mera sopravvivenza.

E il più grande trucco mai giocato, è stato farci credere che questo fosse normale.

Nei tempi antichi, l’oppressore indossava un’armatura, portava una spada e prendeva ciò che voleva con la forza.

Ma l’oppressore moderno indossa un abito, porta un libro mastro che estrae con silenziosa efficienza.

Questa è l’era dell’Alveare, una forza parassitaria che si è avvolta attorno alla civiltà, nutrendosi della fatica di molti senza produrre nulla di valore.

Non costruisce. Non crea. Non innova. Drena soltanto.

Il metodo di schiavitù non è una catena fisica ma il sistema di controllo finanziario e burocratico così profondamente radicato nella società che la maggior parte delle persone non lo mette mai in discussione.

Tasse, inflazione, tariffe, regolamenti e sanzioni: ciascuna una piccola incisione, ciascuna un lento drenaggio della nostra energia, della nostra ricchezza, della nostra libertà.

Lavoriamo per tutta la vita, eppure quasi il settanta percento di ciò che guadagniamo ci viene sottratto da mille mani nascoste.

E per cosa? Strade? Scuole? Servizi?

No. Il sistema non è progettato per sostenerci. È progettato per sostenere sé stesso, per crescere, per nutrirsi di noi indefinitamente.

 
I Meccanismi Di Controllo


Il potere dell’Alveare risiede nella sua capacità di operare in bella vista, camuffando il suo parassitismo da governo, l’appropriazione per necessità.

Si presenta come l’ordine naturale delle cose, quando in realtà è una costruzione artificiale costruita per estrarre piuttosto che per fornire.

Inizia con la tassazione, la forma più palese di sottrazione, in cui lo Stato reclama una parte di ogni dollaro prima ancora che arrivi nelle nostre mani.

Imposta sul reddito, imposta sulle vendite, imposta sulla proprietà, imposta sulle plusvalenze: ognuna prende e non dà mai.

Ma la tassazione da sola non basta. L’Alveare capisce che la sottrazione diretta ha dei limiti; le persone resisteranno se spinte troppo oltre.

E così, ha ideato metodi più sottili.

L’inflazione è uno degli strumenti più insidiosi della schiavitù.

Manipolando la valuta e svalutando il denaro nel tempo, l’Alveare assicura che anche coloro che risparmiano e investono vengano comunque prosciugati.

Il potere d’acquisto dei nostri guadagni si erode mentre il costo della vita sale alle stelle, costringendoci a lavorare di più solo per mantenere lo stesso tenore di vita.

Una tassa silenziosa, un soffocamento lento.

Poi ci sono le commissioni e le sanzioni nascoste che infestano ogni aspetto della vita quotidiana.

Vuoi possedere una proprietà? Paga una quota annuale per il privilegio di esistere su un terreno che hai già acquistato.

Vuoi guidare? Paga la registrazione, paga le tasse sul carburante, paga i pedaggi stradali.

Vuoi avviare un’attività? Paga una licenza, paga la conformità, paga le ispezioni.

Ogni azione, ogni movimento, ogni tentativo di autosufficienza è tassato, regolamentato e dissanguato.

Non è un caso. È un sistema progettato non per incoraggiare la prosperità ma per garantire la dipendenza.

Un uomo libero può andarsene, costruire, creare, provvedere a se stesso.

Un uomo tassato, un uomo che annega in tasse, multe e oneri finanziari, deve rimanere all’interno del sistema per sopravvivere.

Deve lavorare non per se stesso ma per l’Alveare.


La Grande Menzogna

Ci dicono che è necessario. Che senza tasse, senza regolamentazione finanziaria, senza queste infinite tasse, la società crollerebbe.

Ma guardatevi intorno: cosa riceviamo veramente in cambio?

Le strade crollano. Le scuole falliscono. I governi diventano gonfi e corrotti.

L’unica cosa che prospera è la macchina stessa progettata per estorcere da noi.

E coloro che traggono vantaggio da questo sistema? Non lavorano nei campi. Non costruiscono ponti. Non creano l’arte, la tecnologia, le idee che spingono avanti la civiltà.

No, siedono in cima alla montagna dorata del lavoro rubato: banchieri, esattori delle tasse, consulenti finanziari, burocrati. Non costruiscono ma possiedono.

Non sudano ma banchettano. Non creano ma controllano.


Il Risveglio

Per secoli, questo sistema è rimasto incontestato, protetto da leggi scritte dagli stessi parassiti che ne traggono beneficio. Ma la bugia si sta incrinando.

L’illusione si sta assottigliando. Sempre più persone stanno iniziando a vedere la gabbia invisibile che le circonda, le catene che le legano ad un lavoro infinito con poca ricompensa.

La domanda non è più se questo sistema sia ingiusto. La domanda è: cosa faremo al riguardo?

Un mondo costruito sull’appropriazione non può durare per sempre. Un sistema che prende senza dare, alla fine crollerà sotto il suo stesso peso.

L’Alveare teme il giorno in cui ricorderemo chi siamo: i costruttori, i creatori, i veri custodi della civiltà.

Nel momento in cui smettiamo di alimentare il parassita, questo appassisce e muore.

La Tartaria era reale. Un regno millenario era in piedi, costruito da uomini liberi, governato dalla saggezza, non dalle sanguisughe.

L’hanno cancellato dalla storia perché temono ciò che rappresenta: un mondo senza l’Alveare, un mondo in cui gli uomini lavorano per se stessi e non per padroni invisibili.

E quando ricorderemo questa verità, le catene cadranno.

 
 
 

Risonanza Schumann Oggi

Post n°11191 pubblicato il 18 Marzo 2025 da childchild








Risonanza Schumann Oggi  Power 13

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: childchild
Data di creazione: 08/02/2011
 

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