La imparai in seconda liceo e avevo appena 16 anni quando tradussi dal greco in italiano ,quella mezza pagina dell’VIII libro della Politèia che potrei declamare a memoria … “ Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.” PLATONE 427-348 a.c. E’ una lezione difficile da applicare, perché ormai si è tesi all’affermazione personale utilizzando tutti mezzi possibili ed immaginabili , perché impèra la mancanza di rispetto verso il prossimo che si cerca di travolgere tramite offese e maldicenze, perché oramai si tende a scegliere e frequentare i mediocri per non sentirsi inadeguati , sostenuti e rassicurati in questo atteggiamento dai mass media e dalle istituzioni, che abbassano il livello culturale dei loro interventi fino all’azzeramento del pensiero…"O tempora, o mores .... "
Sete di libertà
La imparai in seconda liceo e avevo appena 16 anni quando tradussi dal greco in italiano ,quella mezza pagina dell’VIII libro della Politèia che potrei declamare a memoria … “ Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.” PLATONE 427-348 a.c. E’ una lezione difficile da applicare, perché ormai si è tesi all’affermazione personale utilizzando tutti mezzi possibili ed immaginabili , perché impèra la mancanza di rispetto verso il prossimo che si cerca di travolgere tramite offese e maldicenze, perché oramai si tende a scegliere e frequentare i mediocri per non sentirsi inadeguati , sostenuti e rassicurati in questo atteggiamento dai mass media e dalle istituzioni, che abbassano il livello culturale dei loro interventi fino all’azzeramento del pensiero…"O tempora, o mores .... "