Umanità Varia

Infanzie "diverse": bloccare, nel dubbio, la pubertà fino a 16 anni


Ci sono bambine che fantasticano sulla barba che avranno da grandi e maschietti che per sostituire la bambola alla classica automobilina fanno capricci interminabili.     
 Un progetto innovativo della International Endocrine Society sta facendo discutere i medici di tutto il mondo. Quando la virilità ha avuto già uno sviluppo completo, modificare il proprio corpo al femminile, significa mutilare i genitali, togliere barba e peli e molto altro ancora. Nel caso della femmina che si sente maschio, lo sviluppo delle mammelle, una volta avvenuto, è reversibile soltanto col bisturi. Bloccando, invece, lo sviluppo puberale fino a 16 anni si dà a* ragazz* la possibilità di optare poi per l'altro sesso senza interventi pesanti.LIMBO - E' una sorta di "limbo" lecito vista l'incertezza di queste condizioni. Già alcuni centri specializzati hanno adottato questa strategia, ad esempio quello della Free University di Amsterdam, diretto da Peggy Cohen-Kettenis, che ha una grande esperienza. Strategia che consiste nel somministrare sui 12-13 anni, farmaci che bloccano lo sviluppo puberale. E l'esperienza olandese sembra dare buoni risultati.
Domenico Di Ceglie, psichiatra infantile della Tavistock Clinic di Londra preferisce invece adottare una politica più prudente: si attende la pubertà perché molti bimbi che mostrano segni di transessualismo supera il problema con l'età adulta e poi per ora non sappiamo quanto le terapie che bloccano la pubertà influiscano sull'identità di genere a livello del cervello: c'è il rischio di confondere ulteriormente una situazione già incerta.
Si lavora meglio ad Amsterdam o a Londra? Questo non lo so, ma preferisco pensare che ci sia una speranza di evitare il ricorso al bisturi per tante persone con un'Identità di Genere Atipica.