Umanità Varia

Prete da Marciapiede: DIMMI CHI ESCLUDI E TI DIRO' CHI SEI!


20 Giugno 2010 Fondatore COMUNITA' SAN BENEDETTO AL PORTO Genova Cari Ragazzi,Avrei voluto essere con voi, oggi, per le strade di Torino a cantare, ballare con gioia e allegria per tutto il lungo e festoso corteo.Ma un povero vecchio prete come me ultraottantenne non può più riuscirvi.Tuttavia la Comunità San Benedetto al porto ha voluto essere presente a questa grande giornata di orgoglio e di diritti per i quali oggi avete manifestato.I miei ragazzi, il Coordinamento Trans Silvia Ryvera rappresentato da Regina Satariano, l'Associazione Princesa di Genova con Sandra e Sara, si sono uniti per dare un contributo a questa giornata.
La nostra Comunità da quarant'anni è sempre stata aperta a donne e uomini transessuali e omosessuali, di diverso ceto sociale e formazione culturale.Abbiamo ascoltato testimonianze sofferte, meditate, oneste, complesse, assolutamente non polemiche in costante ricerca di dialogo per uscire da una pesante emarginazione e con le ferite gravi del disprezzo.Qualche volta però stupite, se non deluse e pieni di desiderio di trovare amore evangelico nella Chiesa.Il Catechismo della Chiesa Cattolica (1992) afferma: "un numero non trascurabile di uomini e donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale." (n.2358)Sgomberato il campo da tanti pregiudizi, desidero rivolgere un appello al Vescovo,alla Chiesa che è in Torino, sintetizzato su tre obiettivi: accoglienza, riflessione, dialogo per gay, trans, lesbiche.Sapere tenere insieme il rispetto delle diversità, e la gioia di ritrovare sintonie, credo sia il segreto di una buona convivenza, nella Famiglia come nella relazione amicale, nella Società come nella Chiesa.Pride vuol dire anche basta all'omofobia e alla tranfsobia che in Italia imperversa.Alla mia amata Chiesa chiedo un dinamismo nuovo: non si può non rispondere alle richieste di dialogo della comunità GLBTQ. L'Italia è una repubblica democratica e laica; c'è libertà di coscienza e religiosa. È necessario ripartire dai diritti di tutti, per passare dalla solitudine alla festa.Vorrei gridare, ballare con voi oggi, abbracciarvi tutti uno per uno.Vi saluto sventolando la bandiera multicolore dell'arcobaleno e chiedendo a tutti coloro quelli che stanno a guardare: DIMMI CHI ESCLUDI E TI DIRO' CHI SEI! CIAO! Don Andrea GalloPrete da Marciapiede