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Congreso Internacional sobre Identidad de Género y Derechos Humanos

Post n°62 pubblicato il 03 Giugno 2010 da GenderIdentity

 

Barcelona, 4-6 JUN 2010

TRANS: (nome-agg.) termine che si riferisce genericamente a qualsisi persona la cui identità di genere non coincida in modo esclusivo e prmanente cl sesso assegnato alla nascita

 

 L'idea di realizzare, per la prima volta, una conferenza globale con persone transessuali, per persone transessuali e da persone transessuali ha come obettivo finale riunire e dar voce ad un collettivo scarsamente reppresentato nella società, sentire per la prima volta, con la partecipazione di membri di tutto il mondo e  di tutte le culture, una considerazione globale dei propri problemi, rivendicazioni e proposte di soluzione.

Il Congresso ha due obiettivi principali:

- L'approvazione di un documento di base diretto agli Stati, Organizzazioni Internazionali, Associazioni e ONG's che serva come documento di lavoro, línea guida e documento degli obiettivi nell'implemento di polítiche legislative e di tutela dei deritti umani che si applicano al collettivo di persone transessuali. Qusto documento, probabilmente chiamato "La Dichiarazione di Barcellona" intenderà andare più in là di una semplice dichiarazione di principi (primo livello) convertendosi in una proposta de sviluppi concreti delle Leggi degli Stati (secondo livello).

- La costituzione di una rete globale di identità di genere da:

1.- La vigilanza dell'implementazione della dichiarazione stessa e dell'adempimento dei diritti umani nella comunità transgender di tutto il mondo.

2.- La creazione di una rete globale di interscambio di informazioni utili per attivisti, governi ed organizzazioni internazionali coinvolte in uno sviluppo effettivo dei diritti umani.

3.- Essere uno strumento di interscambio per un miglior esercizio e formazione di attivisti di tutto il mondo.

Per ottenere questi obiettivi, si è stabilito un formato che includa non solo comunicazioni e tavole rotonde della propria Conferenza, ma anche la creazione di 5 gruppi di lavoro che svilupperanno alcuni temi molto concreti e che elaboreranno 5 documenti tematici che saranno la base della "Dichiarazione di Barcellona".

 
 
 

TransAzioni - Corpi e soggetti FtM

Post n°61 pubblicato il 30 Maggio 2010 da GenderIdentity

 
Mary NICOTRA
 
TransAzioni
Corpi e soggetti FtM
Una ricerca psicosociale in Italia
Il Dito e La Luna Editore - Milano - 2006

Quando smettiamo di pensare a maschio e femmina come a boe ancorate a luoghi comuni, a certezze biologiche, a macchie d’inchiostro sui documenti, magicamente diventano luoghi fluidi e in movimento. Passeggeri in divenire. Il viaggio FtM, da femmina a maschio, è uno dei percorsi possibili. Ed è proprio qui che ci porta TransAzioni: lungo le rotte non scontate delle realtà transgender e transessuale FtM. Frutto di una lunga e approfondita ricerca sul territorio italiano, il testo crea una sorta di spirale che ci trascina nell’intreccio delle costruzioni identitarie dei soggetti FtM attraverso le letture del fenomeno sviluppate dalle diverse correnti scientifiche e le testimonianze dirette di 18 soggetti FtM, parole che sgorgano e che sanno comunicare. Dopo questa lettura difficilmente continueremo a pensare alle categorie di sesso e genere allo stesso modo.

 
 
 

IL LIBRO DI TOMMI

Post n°60 pubblicato il 19 Maggio 2010 da GenderIdentity

Presentazione a Torino un testo con il patrocinio del Comune per aiutare le insegnanti a spiegare l'omogenitorialità ai bambini.
L'opuscolo, dal titolo "Il libro di Tommi", è stato realizzato dal servizio Lgbt del Comune ed è destinato agli insegnanti di scuole materne, elementari e medie che si troveranno a integrare nelle classi gli alunni che convivono con genitori dello stesso sesso.
"Le occasioni non mancano - spiega l'assessore alle Pari Opportunità Marta Levi - quando si festeggia la festa del papà oppure della mamma, quando più in generale si parla della propria famiglia. Così gli insegnanti non saranno impreparati. Meglio affrontare la questione che far crescere l'imbarazzo tra i ragazzi e non dare risposte. Ormai se ne può parlare anche a scuola - sostiene Levi - perchè i casi non mancano. Non perchè siano in crescita, ma perchè anche le coppie omosessuali vivono alla luce del sole, con maggiore trasparenza. C'è un cambio culturale".


il 22 Maggio presso la libreria Lego Libri

via Maria Vittoria, 31
verrà presentato

Iil Libro di Tommi...
di Tina Scarano e Giuliana Beppato:
si parla di famiglie omogenitoriali, di Scuola,
maestre, bambini, e...famiglie Arcobaleno!

Saranno presenti le autrici

 
 
 

BERGAMO CONTRO L'OMOFOBIA

Post n°59 pubblicato il 14 Maggio 2010 da GenderIdentity

Lunedi 17 maggio - Bergamo

Ore 21,00: proiezione del film “Viola di mare”, in collaborazione con Lab80
ed esposizione della mostra fotografica “I baci rubati”

Viola di mare è un film basato sul romanzo di Giacomo Pilati, Minchia di Re.

Minchia di Re è il nome siciliano della donzella di mare, un pesce ermafrodita che nasce femmina e crescendo diventa maschio.
"La Viola è un pesce e lo ha voluto Dio. Quando è maschio si chiama Minchia di Re. Per amore diventa femmina e ha i colori del fiore. Torna di nuovo maschio dopo che l’acqua si è presa le sue uova.

Racconta la storia d'amore tra Angela e Sara nella Sicilia dell''800. Per sopravvivere allo scandalo, Angela arriverà a fingersi un ragazzo, portando i capelli corti e occultando la propria femminilità, come sfida alle mentalità chiuse di quella antica terra arcaica.

 

 

I BACI RUBATI

In seguito alla censura imposta dalla giunta Tentorio  alla mostra “I baci rubati” (nonostante l’adesione unanime del Comune di Bergamo alla V giornata mondiale contro l’omofobia), l’esposizione degli scatti non avrà luogo  il giorno 15 maggio in piazza, come era stato previsto. Il Sindaco ha definito le immagini “Troppo forti e non adatte a bambini e anziani” e ha ritenuto opportuno negare uno spazio aperto e pubblico alla manifestazione.

La mostra sarà  esposta presso la sala del Mutuo Soccorso in occasione del dibattito che si terrà domenica 16 maggio (ore 17.30) e presso l’auditorium di Piazza della Libertà in occasione della proiezione del film “Viola di mare” (17 maggio). Siete tutti invitati a vederla!

 
 
 

Luna: la transessuale adolescente

Post n°58 pubblicato il 11 Maggio 2010 da GenderIdentity
Foto di GenderIdentity

Liam ha sedici anni. È alto, bello, muscoloso e corteggiatissimo, ma la verità è che si sente una ragazza intrappolata dentro un corpo da ragazzo. Sua sorella, Regan, è l'unica a condividere questo segreto con Liam - o Luna, come preferisce farsi chiamare - che ogni notte clandestinamente si trasforma con trucchi e vestiti nel suo alter ego femminile. Il padre, stereotipo dell'uomo medio e professionalmente frustrato, insiste affinché il figlio giochi a baseball ed esca con le ragazze, la madre troppo occupata nella sua professione di wedding planner non si accorge di quello che succede in casa. Quando Liam per il nono compleanno chiede in regalo una Barbie e un reggiseno il padre perde la testa, mentre la mamma lo considera un capriccio da bambini. Regan si trova quindi da sola a dover aiutare e sostenere il fratello nell'accidentato e stravagante percorso verso la trasformazione. Ma anche per lei è il momento del cambiamento e quando, durante una lezione di chimica, un compagno di scuola comincia a corteggiarla, insieme ai primi batticuori arrivano anche gli imprevisti che l'avere un fratello trans comporta...

Un romanzo ricco di colpi di scena esilaranti, una commedia borghese sul tema dell'identità sessuale. 

 

 
 
 

MOSTRA "CAVALIERI DI STELLE. SOTTO LA CUPOLA DEL CIELO"

Post n°57 pubblicato il 11 Maggio 2010 da GenderIdentity

Siete caldamente invitati a intervenire numerosi, spargendo voce e inoltrando questa mail a più persone possibili. Evento a ingresso libero fino esaurimento posti.

Un caro saluto
Sherif

Lunedì  24 maggio 2010, alle ore 18:30, presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino, verrà inaugurata la mostra “Cavalieri di Stelle. Sotto la Cupola del Cielo” organizzata sotto la supervisione scientifica della Prof.ssa Anna Marotta, ordinario del Dipartimento per le Scienze e le Tecniche dell’Insediamento, II facoltà di Architettura, Politecnico di Torino, e curata da Sherif El Sebaie, esperto di Arte Islamica e docente di Lingua Araba e Civiltà islamica presso il Politecnico. L’esposizione propone pregevoli riproduzioni dei meravigliosi astrolabi arabi i cui originali sono conservati oggi in diversi musei internazionali quali il Metropolitan di New York, il British Museum e la Biblioteca Nazionale di Parigi. L’esposizione ha lo scopo di esaltare l’architettura della cupola islamica, frequentemente decorata con motivi geometrici a forma di stella, come metafora della volta celeste, mettendo in correlazione astronomia e architettura. Durerà solo 5 giorni!!!



PER L'INAUGURAZIONE, PROIEZIONI VIRTUALI ALL'AVANGUARDIA PER RIVIVERE L'ANTICO EGITTO

In occasione dell’inaugurazione verranno proiettate, grazie ad un sistema all’avanguardia di proiezione su tre schermi brevettato da CULTNAT (Centro per la Documentazione del Patrimonio e dell'Eredità Egiziana - Biblioteca Alessandrina), due presentazioni multimediali che fanno uso delle più sofisticate tecniche di proiezione virtuale e di ricostruzione tridimensionale per fare rivivere l’eredità dell’Antico Egitto. Per la prima volta in Italia verrà proiettata un’opera lirica cantata in lingua geroglifica tratta dai testi incisi sul celeberrimo Zodiaco del tempio di Dendera, che rappresenta il cielo cosi come era conosciuto dagli antichi egizi. L’opera lirica conclude un dettagliato percorso che illustra la storia del tempio e soprattutto i significati nascosti dello zodiaco che propone i segni zodiacali cosi come li conosciamo oggi. La seconda presentazione farà invece rivivere, a tremila anni di distanza, la Festa di Opet, ricorrenza sacra dedicata al Dio Amon, dio Ariete di Tebe, confrontando le raffigurazioni riportate sui bassorilievi del tempio di Luxor ai rituali praticati ancora oggi dagli egiziani musulmani nel corso della festa dello sceicco sufi Abu Al-Hajjaj, seppellito in una moschea risalente al 19esimo secolo e che oggi è parte integrante del tempio.

  



EVENTO DI PORTATA INTERNAZIONALE REALIZZATO CON CULTNAT (BIBLIOTECA ALESSANDRINA)

L’evento, frutto della collaborazione tra il Politecnico di Torino, l’Associazione Culturale Inturin, l’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata Italiana al Cairo, l’Ufficio Scientifico dell’Ambasciata Egiziana in Italia e il Centro per la Documentazione del Patrimonio e dell’Eredità egiziana affiliato alla Biblioteca Alessandrina (CULTNAT) - con il contributo della Regione Piemonte e dell’Ateneo torinese - verrà inaugurato in presenza di S. E. l’Ambasciatore della Repubblica Araba d’Egitto, dell’Addetto Culturale dell’Ambasciata egiziana a Roma e dal Direttore del Centro per la Documentazione del Patrimonio e dell’Eredità egiziana, già Ambasciatore dell’Egitto presso l’UNESCO. 



SEMINARIO INTERNAZIONALE SULL'ARCHITETTURA ISLAMICA

L’inaugurazione della mostra darà il via, a partire da martedì 25 maggio, al seminario internazionale sull’Architettura Islamica curato dalla prof.ssa Anna Marotta e che si svolgerà presso il Castello del Valentino e il Politecnico di Torino. Il seminario, che coinvolgerà esperti di arte e architettura islamica provenienti dall’Università del Cairo e da altre università italiane, affronterà i temi dell’architettura islamica indagando in modo particolare sulle cupole delle moschee e le decorazioni arabescate che caratterizzano tali monumenti. Il programma sarà disponibile a breve.

 
 
 

MA NON ERANO TUTTE PROSTITUTE QUESTE TRANSESSUALI?

Post n°56 pubblicato il 11 Maggio 2010 da GenderIdentity

Direi proprio di no, riusciamo a fare lo sforzo di allontanarci dai luoghi comuni? E' vero, molte sono discriminate, non trovano lavoro. E non è detto che bisogna per forza essere medici e giornaliste. O ingegneri come le mie amiche Rosy e Monica. Ma fare la prostituta non è obbligatorio.

Ringrazio Daniela per il video. E' una bella persona, non si prostituisce e non si vergogna ad uscire con la gonna. Perché è nata donna. Prigioniera in un corpo maschile.

 
 
 

"Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo?" (Romani 8:35)

Post n°55 pubblicato il 07 Maggio 2010 da GenderIdentity

10-17 maggio 2010, vegliamo insieme per le vittime dell'omofobia

 Come cristiani possiamo rimanere in silenzio quando tanti uomini e donne soffrono solo perché sono omosessuali? Noi diciamo di no!
Ecco perché per il quarto anno consecutivo, da lunedì 10 a lunedì 17 maggio 2010 (Giornata Internazionale Contro l'Omofobia) Cristiani di diverse confessioni religiose (Cattolici, Valdesi, Battisti, Metodisti, etc...) pregheranno insieme ai gruppi di credenti omosessuali italiani per ricordare le vittime della violenza dell’omofobia per infrangere il muro di silenzio che permane nella nostra società, e sopratutto nelle nostre chiese, su questo tema.
Per ricordare le tante, troppe, persone vittime della violenza dell'omofobia, che allungano ogni mese l'elenco delle notizie di pestaggi, omicidi e ferimenti di gay e lesbiche colpevoli soltando di essere solamente così come Dio li ha creati.



A scandire le nostre preghiere quest'anno saranno i versetti conclusivi del capitolo 8 della Lettera ai Romani perchè in quei versetti c'è davvero tutto quello che serve a noi cristiani: dall'esortazione a vincere la paura, al ricordo della nostra fragilità, fino ad arrivare a una delle più belle confessioni di Fede che la scrittura ci propone. 

"Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo?" (Romani 8:35) sarà il nostro grido, la nostra domanda. Niente ci potrà mai separare dall'amore di Dio, perchè anche se le persone spesso non ci ascoltano, Dio ascolterà le nostre preghiere che sapranno unirci al di l'à di ogni differenza.

E tu che fai, ti unisci a noi?

 

 
 
 

L'identità sessuale a scuola

Post n°54 pubblicato il 06 Maggio 2010 da GenderIdentity

L’identità  sessuale a scuolaEducare alla diversità  e prevenire l’omofobia

Ed. Liguori, Napoli

A cura di Federico Batini e Barbara Santoni

La diversità  non è soltanto quella culturale o di provenienza geografica. Come ci si può comportare quando uno studente viene chiamato “finocchio” e preso in giro per il suo orientamento sessuale? Come affrontare l’argomento dell’identità sessuale in classe? Omosessualità e transessualismo stanno diventando sempre più visibili all’interno della nostra società. Gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado discutono di questi argomenti sempre più spesso e cominciano a formare le loro opinioni e atteggiamenti in proposito. Parallelamente a una diffusione di informazioni distorte e parziali da parte dei media cresce la curiosità ma anche l’intolleranza verso le diversità sessuali e i casi di bullismo omofobico nei contesti scolastici, con conseguenze anche gravissime per chi ne è fatto oggetto. Pregiudizi sessuali e stereotipi di genere sono così diffusi nella nostra società che spesso insegnanti ed educatori sono a loro volta disinformati e impreparati ad affrontare questi temi. Questo libro raccoglie per la prima volta in Italia contributi scientifici da parte di professionisti impegnati in vari ambiti (clinico, sociale, pedagogico) su questi argomenti per dare una risposta a queste domande e fornire agli insegnanti strumenti teorici, metodi, attività e pratiche di intervento per la prevenzione del bullismo omofobico e l’educazione alle diversità sessuali.

Informazioni sul volume:

Il libro è strutturato in due parti. La prima analizza la storia dei pregiudizi e della discriminazione verso persone omosessuali e transessuali e descrive la loro situazione attuale. Questa parte è divisa in tre capitoli:

PARTE I:

  • Cap. 1: Omosessualità  e omofobia oggi (Gabriele Prati – Luca Pietrantoni)
  • Cap. 2: Origini sociali, culturali e storiche dell’omofobia (Davide Dèttore)
  • Cap. 3: La questione “trans” (Barbara Santoni)

La seconda parte descrive la formazione psicologica della propria identità in adolescenti omosessuali e transessuali, le dinamiche del pregiudizio nei contesti scolastici e descrive delle modalità di intervento per prevenire il bullismo omofobico, educare alle diversità sessuali e gestire l’integrazione delle nuove famiglie, costituite da genitori omosessuali. Questa parte è divisa in quattro capitoli:

PARTE II

  • Cap. 4: Identità  sessuali diverse in adolescenza (Santoni - Montano)
  • Cap.5: Le dinamiche del pregiudizio e della discriminazione nei contesti scolastici (Prati - Pietrantoni)
  • Cap. 6: Educare alle diversità e prevenire il bullismo omofobico nelle scuole (Santoni - Batini)
  • Cap. 7 - Comprendere la diversità delle famiglie. Cosa gli insegnanti dovrebbero conoscere

Ogni capitolo presenta alla fine delle schede integrative in cui vengono proposti dei percorsi didattici e dei materiali pedagogici utilizzabili in vari contesti.

 
 
 

Punto di Accoglienza Intersex

Post n°53 pubblicato il 06 Maggio 2010 da GenderIdentity

Aperto a Firenze il primo punto di accoglienza in Italia per le persone intersessuali, e i loro parenti e amic*

di Michela Balocchi

“È possibile immaginare un mondo in cui le persone sessualmente ibride possano essere accettate e amate senza doversi trasformare in una versione del genere conforme alla norma?” (Butler, 2004)

Presso la sede di Ireos apre il primo sportello in Italia per l’accoglienza alle persone intersessuali.
Le consulenze offerte per gli utenti sono gratuite e sono effettuate a titolo di volontariato dai professionisti del settore.

Il termine “intersessuale” è usato per indicare una molteplicità di condizioni in cui si trova chi nasce con un apparato riproduttivo, e/o un’anatomia sessuale, e/o una situazione cromosomica che variano rispetto alle definizioni tradizionali di femminile e maschile.

Spesso l’intersessualità non è evidente alla nascita ma si palesa durante la pubertà, o può essere scoperta in età adulta (per es. in un percorso di ricerca delle cause di infertilità).

Il movimento intersessuale, a partire da quello statunitense, ha cercato di analizzare i motivi per cui nelle nostre società viene mantenuto un ideale e rigido dimorfismo di genere, nonostante una rilevante percentuale di bambin* presenti varietà cromosomiche e/o fenotipiche (www.intersexualite.org)

In particolare tra i medici per decenni ha dominato (e per lo più continua a prevalere) il filone di pensiero che ritiene che lasciare che un/a bambin* cresca con “genitali atipici” provocherà danni irrevocabili sulla sua psiche nonché disagi di carattere sociale.
L’intersessualità dei neonati e dei bambini viene così solitamente trattata come una “emergenza psicosociale” che, in quanto tale, richiede decisioni che devono essere prese il prima possibile: attraverso l’assegnazione di un sesso-genere (femminile o maschile), seguita dalla somministrazione di ormoni fin dall’infanzia, e in certi casi anche da ripetuti interventi chirurgici per “normalizzare” i genitali e le caratteristiche sessuali primarie e secondarie.

La pressione all’assegnazione di un sesso-genere sul neonato è molto forte: i problemi che si trovano ad affrontare le persone intersessuali sono prettamente culturali e sociali e derivano dalla rigida visione e concettualizzazione binaria di sesso e di genere, dominante nella società attuale.

Sul piano della sensibilizzazione sociale e dell’affermazione dei diritti, è solo di pochi anni fa (Aprile 2005) il primo report statunitense sulla “Normalizzazione medica delle persone intersessuali” prodotto dalla San Francisco Human Rights Commission, in cui si afferma che l’omofobia, la transfobia, l’eterosessismo, sono forze sociali che contribuiscono in modo decisivo ai processi di decision making per la ri-assegnazione del sesso e del genere nei bambini intersessuali, attraverso una normalizzazione chirurgica dei genitali e il trattamento di ormoni sessuali. Dal report discendono raccomandazioni volte a cessare gli interventi normalizzanti sui neonati e i bambini, e l’adozione di trattamenti centrati sul paziente che privilegino il diritto dei bambini ad essere informati sulle scelte relative al proprio corpo, posticipando dunque l’eventuale trattamento al momento in cui sarà possibile per la persona dare il proprio consenso informato.

L’intersessualità infatti è, secondo noi, una delle diverse possibilità fisiologiche dell’essere umano, e non un disordine dello sviluppo sessuale, una patologia o un disturbo in sé: vi è un continuum naturale di variazione genetiche e anatomiche tra ciò che è considerato l’essere umano femminile e quello maschile “tipici”, un continuum fattuale che indica l’arbitrarietà e la falsità del dimorfismo di genere come prerequisito dello sviluppo umano.

Inoltre, al grave problema dell’assegnazione di un sesso su un neonato o un bambino che non ha ancora la possibilità di esprimersi sulla propria identità sessuale, si aggiunge il fatto che la stessa efficacia degli interventi chirurgici è messa in discussione dalle persone intersessuali che sono state medicalizzate senza il proprio consenso informato e ragionato: molti intersessuali adulti testimoniano gli effetti umilianti e dolorosi di lungo termine derivanti dalla medicalizzazione (Grabham 2007, www.isna.org).

Se l’intersessualità non è da considerasi un disturbo dello sviluppo sessuale né una malattia, auspichiamo che l’identità di genere intersessuale anche in Italia possa essere conosciuta e accolta come una tra le varie identità possibili, da rispettare, da tutelare e da valorizzare.

Ci uniamo dunque a quanto veniva affermato in una petizione di qualche anno fa sulla questione dell’intersessualità (http//www.gopetition.com/petitions/solida…-community.html): “Siamo persone e non genitali. E in quanto persone abbiamo diritto ai genitali che sentiamo nostri e all’identità che sentiamo nostra, senza alcuna interferenza, trattamento forzato o altra coercizione da parte di autorità mediche/legislative”.

Gli obiettivi dello sportello sono:

- fare prima accoglienza alle persone intersessuali e a loro parenti e amic*;
- dare informazioni teoriche e pratiche (letteratura di riferimento, indicazioni sui centri e le associazioni di genitori e pazienti operanti sul territorio, indirizzi dei network on line);
- sensibilizzare l’opinione pubblica alle tematiche connesse all’intersessualità; diffondere una cultura del rispetto delle identità di genere non tradizionali;
- far emergere, dare voce, contribuire al costruirsi di una comunità di persone intersessuali.

Michela Balocchi, responsabile sportello Intersex, michela.balocchi@gmail.com 3496421354
Alessandro Comeni, volontario Ireos, alessandro.comeni@gmail.com 3347831145

Le consulenze offerte per gli utenti sono gratuite e sono effettuate a titolo di volontariato dai professionisti del settore.

 
 
 

DOV'E' LA FAMIGLIA? LA FAMIGLIA C'E'

Post n°52 pubblicato il 05 Maggio 2010 da GenderIdentity
Foto di GenderIdentity

FESTA DELLE FAMIGLIE EDIZIONE 2010

La famiglia è importante: è la casa, la tua intimità, le persone care. Il posto degli affetti, dove il colore della pelle, l'orientamento affettivo, l'identità di genere, la religione dei componenti non si vede. La famiglia va riscoperta e rivalutata, dandole il senso che ha sempre avuto, ma visto in una chiave nuova che può solo rafforzarla, perché i nuovi valori della famiglia le danno una spinta per essere veramente il luogo dove essere sé stessi.


L’iniziativa parte dall’associazione Famiglie Arcobaleno, che riunisce genitori e aspiranti genitori omosessuali, ma vuole coinvolgere tutte le persone che, almeno per un giorno, vogliono confrontarsi e avvicinarsi alla comunità delle persone lesbiche, gay, trans, bisessuali.
Domenica 23 maggio, la Festa delle famiglie sarà un evento di gioia e di vita.

Questa è la locandina della Festa delle Famiglie dell'anno scorso.

La proposta è un grande avvenimento all'aperto, in un parco cittadino, dove fare un picnic collettivo invitando giocolieri, maghi, artisti che divertono i nostri bimbi e e quelli delle altre famiglie presenti in quel luogo.
Perché solo insieme agli altri si può abbattere il muro dell'odio e del pregiudizio.

 


La festa sarà annuale, nell'ottica della visibilità, della vitalità e della condivisione; si svolgerà in contemporanea in più città italiane, grandi e piccole, e sarà nello stesso tempo un momento di grande gioia di vivere, ma anche un'occasione di rivendicazioni.


Il ritrovo sarà reso visibile con striscioni e palloncini, di Famiglie Arcobaleno e delle associazioni LGBT che vorranno aderire e sostenere l’iniziativa.
Sarà presente un banchetto per la distribuzione di materiale informativo e divulgativo: brochure, volantini, adesivi e altri gadget disponibili.



A Milano sarà in
Largo Marinai d'Italia, dalle 11:00 alle 18:00
lato via Anfossi - vicino allo spazio giochi dei bimbi
Giocoleria e intrattenimento per i bambini

 
 
 

TUNICHE BIANCHE E UNA SPILLA

Post n°51 pubblicato il 05 Maggio 2010 da GenderIdentity

E' venerdì sera. Finalmente ha smesso di piovere. Io e Sandro decidiamo per una passeggiata in centro. Prendiamo il 15 e scendiamo in Piazza Castello.

Il cielo è come in questa foto, ma c'è tanta gente. Ad un certo punto vedo delle persone con delle tuniche bianche e un crocifisso al collo. Ci dirigiamo verso il duomo e vediamo che molti hanno degli stendardi. Sono delle corali. Torniamo indientro, i miei vestiti sono leggeri e vorrei sedermi in un posto caldo, non su una panchina in piazza, come mi propone Sandro. Prendendomi per mano, mi porta verso i portici. Vuoi andare al caffé Florio? Certo che sì! Poi più avanti mi dice: hai visto quel ragazzo con la spilla del Torinopride sullo zaino?

 

Mi era sfuggito, troppa gente. Corriamo avanti e lo raggiungiamo. Vorrei chiamarlo, ma Sandro non vuole: la serata è nostra, mi dice. Una serata molto particolare, un'atmosfera magica. E due coppiette innamorate, una più anziana e una più giovane, una eterosessuale e una omosessuale, si mischiano tra la folla dei pellegrini in visita alla sindone.... 

 
 
 

May 17: International Day Against Homophobia and Transphobia

Post n°50 pubblicato il 22 Aprile 2010 da GenderIdentity

la campagna di quest'anno ha per titolo: RELIGIONI, OMOFOBIA, TRANSFOBIA

 

Firmate l’Appello internazionale alle religioni!

  Nel mondo, in molti contesti sociali e culturali differenti, la violenza omofobica e transfobica è propagata dalle persone che usano argomenti religiosi per giustificare le loro posizioni.  Ma altre voci esistono, ovunque, anche nelle stesse religioni e respingono l'uso della religione per giustificare odio, rifiuto e spesse volte violenza, crimini e spargimento di sangue.

 L'obiettivo di questa campagna è quello di smascherare e contrastare l'impatto negativo dei discorsi fondamentalisti religiosi dando visibilità e promozione a quelle voci che lavorano per l'inclusione, la tolleranza e la pace.

 IDAHO propone di sottoscrivere un appello che inviti i leader religiosi a non alimentare l'omofobia e la transfobia e ad agire affinché  tutte e tutti possano beneficiare dei diritti umani universali.

http://idahomophobia.org/wp/ 

 
 
 

Metamorfosi

Post n°49 pubblicato il 22 Aprile 2010 da GenderIdentity

Il Centro Studi di Sessuologia Clinica e l'Associazione della Scuola di Sessuologia di Torino sono lieti di invitarVi a:

LO SGUARDO DI EROS IV. UN ALTRO SGUARDO SUL MONDO TRANS

Martedì 27 aprile 2010 ore 20-22.30 - Proiezione del Film:

METAMORFOSI, LA STRADA DELL'ECCESSO PORTA AL PALAZZO DELLA SAGGEZZA
di Veet Sandeh (2005)

Gli incontri, con sede in Via P. Sacchi 42/E - Torino, sono gratuiti. E' gradita l'iscrizione.

Vi aspettiamo.
Mariateresa Molo
Pietro Cantafio

Per informazioni ed iscrizioni:
Segreteria Fondazione Carlo Molo onlus
Via P. Sacchi 42/e – Torino
e-mail: cssessuologiaclinica@yahoo.it
tel. 011/580.54.44

DataLuogoPer informazioni
27 Aprile, 2010 - 20:00 - 22:30

Fondazione Carlo Molo onlus
Via P. Sacchi 42/e – Torino

cssessuologiaclinica@yahoo.it
011/580.54.44


 
 
 

LA DEPRESSIONE

Post n°48 pubblicato il 21 Aprile 2010 da GenderIdentity

La depressione è una brutta bestia. Si insinua nelle pieghe della tua anima e quando meno te lo aspetti, lei fà capolino pesando come un macigno sulle tue spalle e con un sorriso beffardo ti butta addosso una sofferenza indicibile. E tu puoi solo urlare con tutta la forza tutto il tuo dolore. Ma non perdiamoci d'animo, Qualcuno lassù può asciugare le nostre lacrime.

Le parole di questa canzone sono scolpite nella mia mente, la mia anima le urla a squarciagola ogni volta che la "bestia" si riaffaccia, lacerandola senza pietà. 

 

בשלכת עץ עומד לבדו ברוח

tra le foglie cadute c'è un albero solitario nel vento
אין לו רגע חם ואין לו צל

non ha un momento di calore  non ha ombra

לפעמים גם הוא רוצה להרגיש בטוח

a volte anche lui vuole sentirsi al sicuro
ולא כמו פרח שנובל

e non come un fiore che muore

ולפעמים הזמן בוחן אותנו

e a volte il tempo ci mette alla prova 

מניח לרגלינו מכשולים

mette ai nostri piedi degli ostacoli

אך לנו יש את הכוחות שלנו
ma noi abbiamo le nostre forze

נראה לו שאנחנו יכולים

gli dimostreremo che noi possiamo farcela 

לראות את הכאב ולהביט לו בעיניים
vedere il dolore e guardarlo negli occhi

להיצמד אל החיים חזק לא לוותר

prendere alla nostra vita forte non arrendersi
להאמין בכל הלב שיהיה עוד טוב

credere con tutto il cuore che andrà ancora bene 
ושלמרות הכל אנחנו נתגבר
e che malgrado tutto noi noi avremo vittoria

אלוקים רואה הכל משגיח מלמעלה

D-o osserva tutto come un Mashgiach* dall'alto 
שלא נאבד את התקווה

che non perdiamo la speranza 
וגם אם לפעמים כואב צריך ללכת הלאה

e anche se a volte fà male bisogna andare avanti 
אין דבר הכל רק לטובה
non ti preoccupare tutto è solo per il bene

*il Rabbino che presiede alla macellazione della carne

 

 
 
 

Nicht länger Machos sein müssen – Das Grüne Männer-Manifest

Post n°47 pubblicato il 20 Aprile 2010 da GenderIdentity

GLI UOMINI VOGLIONO MENO POTERE

Un gruppo di esponenti di sesso maschile dei Verdi ha pensato che si dovesse cogliere l’occasione di essere al centro dell’attenzione politica dell’intero paese per avanzare una serie di proposta innovative, raggruppate in un opportunamente provocatorio manifesto.

E dietro la richiesta di meno potere (economico, politico, sociale) nelle proprie mani, c’è l’esigenza di avere più salute e benessere, più tempo per se stessi e per i propri affetti, per poter essere genitori e mariti (di partner di qualunque sesso, ovviamente) e non solo “produttori di plusvalore” o “esperti nell’arte del comando”. Per essere liberi dal dovere di fare carriera. Per l’autodeterminazione al di fuori dei ruoli di genere imposti dalla tradizione, insomma, si fanno finalmente sentire anche quei maschi che hanno capito che la liberazione femminile può significare anche un’altrettanto rivoluzionaria “liberazione maschile”, che porti gli uomini a godere di quegli aspetti della personalità di un essere umano che secoli di civilizzazione hanno “assegnato” alle donne. Volenti o nolenti – gli uni e (soprattutto) le altre.

Alla Germania non basta avere una donna Cancelliere per avere superato le disparità di trattamento fra i generi e l’assegnazione di compiti in base ai ruoli tradizionali. È importante, quindi, che già nelle scuole vi siano progetti educativi che permettano ai ragazzi di capire, innanzitutto, che sono liberi di esprimere i loro sentimenti, le loro debolezze e incertezze; che anche gli uomini, insomma, sono liberi di piangere! Inoltre, secondo i Verdi del Nordreno-Westfalia, i genitori di sesso maschile devono poter godere dello stesso periodo per stare insieme ai figli neonati che è concesso alle madri: per dividersi l’impegno, ma anche per godersi uno dei momenti più importanti che capitino nella vita di una persona. Il terzo punto qualificante del manifesto riguarda la salute maschile: molti uomini credono tuttora che un segno della propria “forza”, della propria “mascolinità” sia ignorare i segnali d’allarme che giungono dal proprio corpo. Il non accettare l’idea di poter essere malati – quasi che fosse un’esclusiva femminile – è uno dei fattori culturali che conduce i maschi a morire, in media, sei anni prima delle donne: contro tutto ciò, viene propugnato un sistema più efficace di prevenzione che cerchi di aggredire le reticenze maschili verso il prendersi cura di sé.

Il testo si conclude con la rivendicazione di «non voler essere Helden der Arbeit [eroi del lavoro], ma di voler vivere». In un Land impregnato di mitologia lavorista come il Nordreno-Westfalia, la regione a maggior concentrazione di miniere e di lavoro operaio – fino al 2006 feudo inespugnabile della SPD – certamente ci vuole una discreta dose di coraggio per dirlo. Ma non ciò non deve trarre in inganno: non c’è traccia di rifiuto o disprezzo della cultura del lavoro che possa essere ascritto a un modo di pensare da borghesia postmoderna o da accademici privilegiati e snob. Al contrario, il catalogo delle rivendicazioni e la consapevolezza dell’impatto sociale delle proposte ricordano molto da vicino una qualunque buona piattaforma sindacale, attenta alla vita dentro e fuori i luoghi di lavoro.

 
 
 

MA COS'E' LA FEMMINILITA'?

Post n°46 pubblicato il 16 Aprile 2010 da GenderIdentity

Il gentil sesso debole. Le immagini del corpo femminile tra cosmetica e salute
Bruno Remaury
Roma, Meltemi, 2006
(Le melusine)
ISBN: 8883534832
285 p. € 21,50
Settore ANTROPOLOGIA ETNOLOGIA

    

Giovane, bella e sana: questa è l'immagine ideale della donna che propongono i media e la pubblicità. Queste le caratteristiche che il corpo femminile deve avere secondo i giornali, la televisione, la moda. Su questo canone estetico le donne dovrebbero costruire la propria identità, affrontando spese e sofferenze fisiche alimentate da un fiorente mercato. Ma come nasce questa immagine? A quale meccanismo profondo obbedisce? Come vivono le donne il "dovere"della bellezza e della salute? Basandosi sull'osservazione delle immagini della donna di una volta e di oggi, questo libro risponde alla questione essenziale della specificità femminile e tenta di denunciare il carattere alienante dei discorsi sul corpo della donna.

 

 
 
 

QUANDO UNA PORTA SI CHIUDE, UN'ALTRA SI APRE

Post n°45 pubblicato il 15 Aprile 2010 da GenderIdentity

 

La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se è stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze; possono ingannare.

Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

 

 חולמת עולם של אהבה 

احلم في عالم مليء بالحب

 sogno un mondo d'amore

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

(Helen Keller)

Ho ancora tanta confusione dentro di me. Ho avuto un lungo periodo di depressione ma Dio mi ha aperto una porta nell'oscurità e mi ha dato un uomo meraviglioso che mi terrà per mano per il resto della mia vita.   

 
 
 

L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO

Post n°44 pubblicato il 14 Aprile 2010 da GenderIdentity

O Dio

Che hai condotto Gesù

A collocarsi concretamente

Tra le ultime ruote del carro

Fà che possiamo abbracciare con Gesù

Sulla Tua strada

La Tua volontà

E legare la nostra vita

Agli ultimi della carovana.

 
 
 

LA PREGHIERA DELLA TRANS

Post n°43 pubblicato il 09 Aprile 2010 da GenderIdentity

Ora che Dana si riconosce quando si guarda allo specchio, canta una Preghiera al suo Creatore.

Chi  è il nostro Dio?

Dana dice:הוא בשמיים והוא היחיד  
Colui che sta nel cielo ed è l'Unico.
 La Bibbia dice: יהוה אלהינו יהוה אחד

 Il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno (Deut. 6:4)

Dedico questa canzone all'uomo che ha pianto leggendo questo titolo. Dio solo conosce i segreti del suo cuore, anche se lo ha rinnegato.

Benedirò l'Eterno in ogni tempo, la sua lode sarà sempre sulla mia bocca (Salmo 34:1)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: GenderIdentity
Data di creazione: 03/05/2009
 

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