Genoa ti amo!

Udinese-Genoa 3-5: Il derby del tridente va al Grifone


Prendete due tra le squadre più spettacolari del nostro campionato per filosofia di gioco, e mettetele una di fronte all'altra. Risultato? Otto reti, emozioni a non finire e uno spettacolo da leccarsi i baffi. Ecco Udinese-Genoa in poche parole. Sfida decisa dal tridente più in palla, quello ligure, ma soprattutto da un uomo, Marco Borriello, che almeno fino a martedì potrà guardare i vari Ibrahimovic, Totti e Mutu dal trono della classifica cannonieri assieme a Trezeguet. Chapeau.Partita emozionante, dicevamo. E da subito. Due minuti, e Borriello sfiora di testa il vantaggio; altri tre giri di lancette, ed è Di Natale ad emulare l'ariete rossoblu. Poi la prima svolta: Leon è bravo a gravitare lontano dai difensori friulani e a guadagnarsi lo spazio per la conclusione dal limite, che non lascia scampo ad Handanovic.
La reazione dei padroni di casa è veemente ma irregolare, come il goal siglato da Di Natale pochi secondi dopo il vantaggio genoano. Gasperini fiuta il pericolo e costringe l'autore del goal e Sculli, i due esterni d'attacco, a profondi ripiegamenti difensivi. Inutili, perchè al 27' l'Udinese perviene al pareggio: amnesia difensiva degli ospiti, Inler ne approfitta e Santos lo stende in piena area di rigore. Dagli undici metrii va Di Natale, che non sbaglia. Così come dieci minuti e qualche offensiva genoana più tardi, ancora su rigore, causato da un inspiegabile quanto plateale fallo di mano di Bovo. Ma è un Genoa pimpante e volitivo quello sceso in campo al Friuli. La testimonianza arriva al 42', quando Sculli si avventa si un cross non intercettato da Borriello e brucia l'immobile retroguardia udinese. Due pari, e squadre al riposo.
Non cambia la musica nella ripresa: ritmi alti e occasioni su entrambi i fronti, Quagliarella ci prova subito un paio di volte, senza però risultare incisivo. Non si può certo dire lo stesso di Marco Borriello, che al 53' decide di entrare nel tabellino alla sua maniera, in grande stile. La girata al volo dal limite dell'area del centravanti napoletano è un capolavoro: tecnica, istinto, follia, c'è praticamente tutto. Emozioni finite? Macchè. Il Grifone spreca troppe opportunità in contropiede, e l'undici di Marino, puntualmente, non perdona: galoppata di Dossena sulla sinistra, e assist al bacio per Floro Flores, che di testa, da pochi passi, realizza senza problemi. A meno venti dalla fine è di nuovo parità. A meno dodici, invece, arriva l'incredibile 4-3 del Genoa. Ancora con un Borriello in forma straordinaria, lasciato colpevolmente solo dalla difesa bianconera sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E' la svolta definitiva dell'incontro. I friulani non ne hanno più, e la reazione al nuovo svantaggio è tutto in un timido colpo di testa di Di Natale. Dall'altra parte, invece, Borriello è incontenibile. E all'85' si regala la tripletta, con un colpo di testa che non lascia scampo ad Handanovic. Per un posto in Nazionale agli Europei, da questo pomeriggio, c'è una candidatura pesante in più, e Donadoni non potrà che tenerne conto.
Sergio Chesi