Zena

Ultrà serbi scatenati a Marassi


 
GENOVA, 12 ottobre 2010 - Doveva essere una serata i festa e invece L. Ferraris è diventato ostaggio dei tifosi ospiti. Che hanno ritardato prima di 37’ e fermato poi, dopo 6’, la partita. Costringendo l’arbitro a fermare tutto. Non si gioca. Perchè non si può giocare. Perchè dalla rete - bucata dagli ultrà - arrivavano in campo e in curva bengala. Perchè a rischio c’era l’incolumità dei giocatori e del pubblico.
INCIDENTI — Alla sospensione della gara i tifosi serbi posizionati nel settore 6 hanno abbandonato per la maggior parte il loro posto e sono usciti nella zona di filtraggio. Fuori dallo stadio ad attenderli c'erano un centinaio di tifosi italiani. Inevitabile il lancio da entrambe le parti di bottiglie e fumogeni. Alcuni tifosi serbi inoltre hanno scavalcato i tornelli cercando lo scontro fisico. Le forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno formato un cordone divisorio utilizzando anche i mezzi blindati. Durante la carica della polizia uno steward in servizio allo stadio è caduto ferendosi alle mani.
SCONTRI NELLA NOTTE — Intanto a Genova in nottata sono proseguiti i disordini causati dai tifosi serbi. Nel piazzale antistante lo stadio è un continuo via vai di ambulanze. In un pullman di ultrà sono state trovate due bombe carta. Immagini di guerriglia, dunque: cariche della polizia, lancio di fumogeni, urla e sangue. Sono una quindicina in tutto i feriti accertati: tra questi un carabiniere ed un poliziotto che hanno riportato un trauma cranico e uno facciale. Sei feriti sono stati trasferiti all'ospedale San Martino di Genova, sei all'ospedale Galliera, due al Villa Scassi. Verso l'una di notte, scortati dalla polizia, sono partiti i primi pullman diretti verso Belgrado.
 Ho seguito in tv...vergognoso non solo la violenza premeditata di questi delinquenti ma anche e soprattutto l'incapacità di chi dovere nel prendere decisioni esemplari!A noi non fanno passare nemmeno una bottiglietta d'acqua o un accendino, quelli avevano petardi, fumogeni e UNA PINZA!!!