George Titi

Mirano:Torre sul graticolato Romano


Una gigantesca torre, alta più di 300 metri, a forma di colonna romana. E' il progetto, ai limiti della fantascienza, ideato da un gruppo di architetti per far diventare il Graticolato romano il nuovo punto di riferimento per il turismo veneto. Si chiama «Colonna Desman» e sorgerebbe al centro della centuriazione romana, tra le province di Venezia e Padova.La Colonna Desman ha dimensioni a dir poco faraoniche: alta 310 metri, 14 in meno della tour Eiffel, svetterebbe nel centro della campagna veneta, mascherata da colonna romana, nella quale si sale attraverso grandi ascensori per ammirare dall'alto il paesaggio. Dentro c'è spazio per tutto: uffici, studi di ricerca, fondazioni, negozi, alberghi e ristorante. E in cima un ampio belvedere per ammirare il Graticolato, ma anche l'intera pianura veneta, dalle Alpi alla laguna.
 
 Stiamo parlando del progetto realizzato dal pool misto di architetti e imprenditori composto da Ferruccio Ruzzante, Dalmazio Favaro, Franco Favaro, Paolo Cabrele e Daniele Carraro: la cosiddetta «colonna Desman» (www.colonnadesman.it). Di cosa si tratta? In sintesi, un'enorme colonna ionica alta più di 300 metri, con al suo interno servizi, bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, una piazza-cittadella alla base con funzioni di showroom (o centro commerciale) per marchi di grido e una vasta area parcheggio. Una struttura imponente per ammirare dall'alto la «scacchiera» dell'antico graticolato romano. «Un'elevazione del genere non è mai stata raggiunta fino ad oggi da alcun edificio in Italia - si legge nella brochure di presentazione - ed è certamente da guinness dei primati per le sue dimensioni. Un punto d'osservazione privilegiato sul territorio che offre una prospettiva a 360 gradi: da Venezia alla Pedemontana per spaziare su tutto il Veneto». Un connubio tra antico e moderno, pronta ad accogliere, oltre a tutte le infrastrutture, impianti tecnologici e servizi, superfici commerciali - direzionali (uffici, sedi amministrative, studi, hotel) distinte fra loro per piano con accessi esclusivi. Il progetto risale a un anno e mezzo fa, come spiega l'archietetto Dalmazio Favaro, progettista della proposta choc. «È una sfida al futuro - spiega - l'abbiamo presentato già a vari esponenti della politica padovana e regionale, ad architetti di grido e persino ai promotori di Veneto City. Il grosso problema sono i costi (oltre 100 milioni di euro) ma non escludiamo che la colonna possa un giorno diventare realtà. Sia chiaro, non vogliamo distruggere nulla, ma conservare il bello valorizzandolo».Fonte.Il Gazzettino e La Nuova Venezia