L'ATTENTATO A GEX

LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA


AL PRESIDENTE DELLA CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURAGIORGIO NAPOLITANO Mi permetto di trasmetterLe l’allegata documentazione per segnalarLe il comportamento anomalo della Procura di Mondovì.Da anni mi sto battendo perché detta Procura riapra il caso relativo ad un incidente aereo avvenuto il 25 aprile 1966 nei pressi di Ceva (CN) in cui perirono il deputato Corrado Gex assieme a sette passeggeri. La commissione di inchiesta allora costituita, presieduta dal gen. Bruno Alessandrini, archiviò il caso come incidente causato dal maltempo ma, cosa strana, i verbali sono rimasti segregati per quarant’anni e, solo da poco tempo, sono riuscito ad entrare in possesso di detta documentazione, che allego alla presente.Da una lettura attenta dei verbali, mi sono reso conto che la commissione operò in modo illegale occultando importantissimi documenti che sarebbero stati determinanti per stabilire che l’incidente fu causa di un subdolo attentato.Nel 2007 inviai un’istanza alla Procura di Mondovì e in data 9 gennaio 2007 fui ufficialmente convocato (allego lettera di convocazione) dal Procuratore Riccardo Bausone che, nonostante provenissi dalla mia sede di residenza distante circa 300 Km, non si degnò neppure di ricevermi. Fui ricevuto da un appuntato che si limitò semplicemente a ritirare la documentazione che avevo prodotto. L’attuale procuratore, che ha sostituito il dott. Bausone collocato in pensionamento, trovatasi una patata bollente tra le mani e forse consigliato da strani individui, ha deciso di chiudere per la seconda volta il caso, con delle motivazioni ridicole e senza alcun senso.Ho tempestato la Procura di Mondovì con una serie di lettere raccomandate, che allego alla presente, e, avendo constatato di aver fatto un buco nell’acqua, mi sono deciso ad usare termini offensivi sia nei riguardi della commissione presieduta da Alessandrini sia nei riguardi della Procura che, a mio avviso, si è resa complice di commissari indegni i quali, con il loro operato, hanno disonorato il mandato che lo Stato aveva loro affidato.Signor Presidente, le chiedo cortesemente di esaminare e valutare i documenti che allego alla presente e di rispondere ad una mia semplice domanda: “Come è possibile che un Ente di elevato valore morale in fatto di Giustizia, possa lasciarsi vilipendere da un comune cittadino?” Igino Melotti                                                                               Morgex, 27 aprile 2009