GF delle ArabeFelici

storia triste...


Cari Fratellini, visto che voi scrivete dei bellissimi post, soprattutto lunghi, ho deciso di buttarmi anch'io in questa avventura.Non è possibile, già non ricordo cosa volevo dire.. ma vabbè passo oltre.Ah no, ecco, vi volevo raccontare una storia.Purtroppo però, non è una storia da ridere, ma un pezzo di vita vissuta che, per la sua - scampata - tragicità, vi farà inevitabilmente piangere.Munitevi pertanto di fazzolettini di carta, anzi di stoffa... cosi' evitate pure che vengano tagliati degli alberi. Mio papà aveva un pesce rosso.Fino a quel famoso giorno, il pesce si chiamava  Rimba (da Rimbambito); l'altro pesce, Bamba (da Bambascione) era morto anni prima.Rimba era un bellissimo pesce di 12 anni, pesava oramai qualche etto, visto che mio papà tutti i giorni gli dava da mangiare almeno 6-7 volte, con la scusa che il pesce, quando lui si avvicinava, gli faceva le feste (mah!).Rimba stava nella sua vasca, in camera dove dormivo io, a casa dei miei genitori (soluzione mega temporanea).Una sera sono a Como con degli amici, tra i quali la Donna Mito di nome Lapsycho, la mia migliore amica.Finito di cenare un amico ci invita in Svizzera a casa sua, ma, dopo vari tentennamenti, decliniamo l'invito e decidiamo di tornare a casa.Quella sera son diventata il suo angelo.E' l'una di notte.Cercando di non far rumore, entro in camera, mi spoglio, quando improvvisamente sento un rumore strano.Ovviamente penso subito che ci sia un insetto malefico, velenoso e mostruoso da qualche parte e comincio a guardarmi in giro, quando sul pavimento sotto il calorifero lo vedo:lui, Rimba, agonizzante, che sbatte piano piano la coda!!!"Ohhh poverooooo" penso fra me e me.Sempre ovviamente, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di raccoglierlo e rimetterlo nella vasca!Ma per fortuna in casa ci sono i miei che dormono profondamente.Corro a chiamarli e spiego loro la gravità della situazione. Come due molle scattano in piedi e si precipitano da Rimba, che oramai non si muoveva piu'.Mio padre lo raccoglie e tenendolo delicatamente in mano lo osserva fisso. Alza lentamente lo sguardo verso me e mia madre e dice:"E' morto..." un lacrima riga il suo volto...Mia madre che è una donna forte e coraggiosa suggerisce di metterlo ugualmente nella vaschetta, in un ultimo estremo tentativo che Rimba si possa riprendere.Cosi' mi padre lo adagia nell'acqua, si volta e ci dice: "Andiamo a dormire, tanto non c'è piu' nulla da fare.." e se ne va.Io e mia mamma, ci appoggiamo al mobile vicino alla vaschetta di Rimba e stiamo immobili ad osservarlo.Niente.... Rimba galleggia.Come incantate, rimaniamo li' per almeno mezz'ora.Niente.... non si muove.Quando oramai stiamo per lasciar perdere, Rimba sferza un colpo di coda così forte che io e mia mamma ci spaventiamo da morire e cacciamo un urlo che ha fatto accorrere anche mio papà!Senza neanche metterci d'accordo, una sola parola è uscita dalle nostre bocche e per di piu' contemporaneamente:"LAZZAROOOOOOOOOOOOOO"come due bimbe ci abbracciamo e ci mettiamo a saltare di gioia!E da quel momento, Rimba si è chiamato "Lazzaro" e io, in qualità di suo angelo custode, "quella che sa far resuscitare il pesce" (No, niente carriera...)