Accettazione

Una donna, nel vicentino, stanca di accogliere il suo sposo ebbro spesso e volentieri in seguito a serate trascorse fuori al bar come in ogni altra provincia italiana, stanca di accettare le amorevoli scariche di botte dal marito che puntualmente era altrettanto generoso con i figli, ha deciso di celebrarne il rientro massacrandolo sul letto matrimoniale a colpi di accetta.Un'altra donna passa in ospedale per portare le chiavi della macchina a sua sorella. Oncoematologia pediatrica. Bambini e bambine calvi aspettano il loro turno. Alcuni guardano i piedini ritmicamente penzolanti dalla sedia troppo alta, a misura di adulto, come la sala che li circonda...e come quel male che stanno combattendo. Nessuno di loro pare provare disagio. Forse per loro essere lì è normale. Accanto, i loro genitori. Una luce stranamente serena negli occhi. Anche questa è accettazione.Attraverso il corridoio che sembra non finire mai, lascio le chiavi. Esco. Respiro l'aria che sa di pioggia.Sento lo sterno pesante e ho voglia di piangere.Perchè, anche se da semplice spettatrice di quell'accettazione, io quell'immagine proprio non l'accetto.