GF delle ArabeFelici

Bilanci pasqualizi


Fa un freddo fetente, in questi lidi.Sono abbigliata come se dovessi andare a raccogliere licheni.Pensavo di trascorrere questa pausa pasqualizia zompettando allegra in mezzo alla natura e, in particolar modo, di dedicarmi al selvaggio cazzeggio veneziano (grigliata e gironzolaggio sprezzante del resto del mondo, come fanno i vip) con il manipolo di squilibrati che mi onoro di aver come amici. Ma, nonostante i miei programmi siano dovuti cambiare a causa del maltempo, diciamo che le cose non sono andate poi così male.Innanzitutto, sabato sono diventata zia onoraria, titolo di cui sono tronfiamente orgogliosa e che mi ha permesso di crescere di due spanne di altezza (idealmente, purtroppo...). Del resto, chi di voi potrebbe affermare di aver vissuto analoga esperienza pre-pasqualizia?E ieri, dopo un pranzo alla meridionale maniera, gentilmente confezionato dalle materne mani in collaborazione con le mie, in compagnia di una coppia di amici svalvolati, stante il meteo avverso è scattato il partitone a trivial (nel corso del quale mi sono sentita colta come una letterina analfabeta)...e magicamente ci siamo trovati in 15 intorno al tavolo, in seguito all'arrivo alla spicciolata di altri curiosi individui annoverati tra le amicizie mie e della sorelletta...e ovviamente ho dovuto pure cucinare per tutti.Mi piace nutrire gli amici. Mi piace che pensino che a casa mia c'è sempre posto per loro. Anche quando non si annunciano.Oggi sono stata nuovamente la regina dei fornelli, tanto perchè non sopporto aver gente intorno mentre cucino...come ogni artista, del resto. Sono rilassata ma anche allegramente infreddolita.E penso a domani...a quando ritroverò la mia kenzia che dimentico spesso di innaffiare...al mio lavoro che mi aspetta e al quale tornerò un po' meno nevrastenica del solito.Al di là della bellezza di questi giorni trascorsi in compagnia delle persone che amo, giorni che mi hanno consentito un insperato relax, devo comunque ammettere che, grazie al maltempo, non ho dovuto usare nemmeno il mio potente mezzo meccanico, evitanto dunque di esibirmi in innumerevoli e irripetibili giaculatorie. Perchè, come dice il mio augusto padre, ciò che io esprimo oralmente mentre guido è inascoltabile pure dai ragazzi della caserma Pepe. Che, nella fattispecie, sono i lagunari.:-)