GF delle ArabeFelici

Meglio smettere di provare a far finta di essere una femme fatale...


Sono seduta al mio tavolo, pendendo da un lato come il buon gobbo di Notre Dame, con la mia fida kenzia di fronte. Ho un maledetto dolore che parte dalla base del collo e si irradia nella spalla sinistra, e che stimola il mio lato creativo ogni volta che mi giro con baldanza. Finora ho creato 14.083 nuove combinazioni di parole scurrili.Prima di collocarmi alla mia postazione, però, mi sono concessa il lusso di andare a pagare l'ennesima multa alle poste...nel 60esimo giorno dalla notifica del verbale, giusto perchè il Comune non introiti 60 giorni di interessi sui miei sudatissimi soldi.C'è il sole, c'è un leggero venticello, e oggi io mi sento particolarmente squinzia nonostante l'incidente occorso in fase di sistemazione della chioma, incidente che mi conferisce la curiosa pendenza che oggi mi connota.Incedevo con la falcata di Pippo Baudo, nonostante la mia altezza mi conferisca la maestosa eleganza di un nano da giardino (Brontolo, nella fattispecie), abbigliata come la cognata di catwoman dopo una scorpacciata di cozze gratinate, con lo stivalone coccodrillato alla coscia (tacco 9...cela va sans dire), l'abitino fraccoso a coda di rondine, il cappottino di pelle, tutto rigorosamente nero, e gli occhialoni coprenti alla Callas, con la zazzeretta boccoluta scompigliata dal venticello. Ebbene si: sfighetteggiavo senza ritegno nè pudore, in una piazza assolata e solcata dai giovani universitari, preda del demone dello scazzo primaverile, quand'ecco che la punta dello stivale pensa bene di ribellarsi e incontra uno spuntone di porfido.Ebbene si: ho rischiato di spalmarmi per terra dopo un'evoluzione aerea di tutto rispetto, conseguente all'inciampo. Un po' come mi capitò di cadere in ginocchio, d'estate, a causa del tacco incastrato nel tombino, mentre incedevo soave e leggiadra con la testa tra le nuvole (conseguenza: ginocchia sbucciate e abitino optical bianco e nero macchiato di sangue...nemmeno a dirlo....). Un po' come quando mi stampai su una porta di legno massiccio, producendo un boato di tutto rispetto (con conseguente risate fragorose almeno quanto la curva dell'Olimpico dopo un gol di Totti). Un po' come in tutte le altre mille occasioni che mi hanno vista protagonista di gaffes memorabili nonostante io cercassi di sembrare tutto fuor che esilarante e pasticciona.Ebbene si: sono arrivata alla conclusione che forse sarebbe il caso che non mi lasciassi più nemmeno sfiorare dal pensiero di fare la donna fatale.Quantomeno salvaguarderò la mia immagine.Tanto più che gli uomini che si sono innamorati della sottoscritta sono stati irrimediabilmente attratti dal fatto che io sia oltremodo rincoglionita. Fatto, questo, che si traduce in un indiscutibile vantaggio: non devo preoccuparmi di bellezza o intelligenza, è sufficiente che rimanga tra le nuvole.:-)