GF delle ArabeFelici

Post N° 239


Per diversi anni, ogni giorno dal lunedì al sabato, uscire da scuola significava aspettare la mamma con Doro.Con lui e altri bambini che di lui avevano un po' di soggezione.Io no. Sarà che sono sempre stata una minchionazza. Lui mi era simpatico.Doro era monumentale, per me così piccola. Alto e imponente, con un paio di baffoni e un sorriso aperto e cordiale. E gli occhi buoni.Così aspettavo con lui che mia mamma finisse di lavorare. E lui ci raccontava le storie, ci raccontava il rugby, chiacchierava con me come se io fossi stata grande...o lui bambino.Io non sapevo che Doro fosse Doro Quaglio.Mi suona in testa il vocione profondo, e quella risata...di quelle risate piene, rotonde e piene di soddisfazione.Generose come lui.Io disegnavo, gli altri bambini disegnavano. Gli regalavo i miei disegni.Anche un ritratto, una volta. Me lo ricordo ancora, come se avessi appena finito di disegnare.Per me Doro era come i personaggi delle favole, come i giganti buoni che proteggono tutti dai cattivi. Lo ammiravo. Perchè mi faceva divertire tantissimo. Mi sembra ancora di essere bambina, in piedi davanti a lui, con gli occhi sgranati e la bocca aperta, a guardarlo, lui con le mani in tasca, vestito di blu, mentre se la ride di gusto.Il miglior baby sitter che abbia mai potuto desiderare.Io ho il ricordo di Doro che ride.Di Doro che mi chiama "picinina" nonostante le 30 primavere.E forse è anche per l'adorazione che avevo per lui che oggi io mi innamoro degli uomini alti e divertenti.Ieri Doro ha avuto l'indelicatezza di andarsene...e adesso basta perchè poi mi metto a piangere.