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Sito ideato, curato e smargiassamente trattato dalle
Arabe Felici

 
 

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Sono Fedro, del Grande Fratello.
Avessi saputo, partecipando a quello delle Arabe Felici avrei rimediato più gnocca.

 

Sono Man-Lho Zang. Il mio sogno? masturbare con i piedi la fiacca sessualità del professor Kolben.

 

Sono Aldo Pucci del Grande Fratello. Uno dei più grossi rammarichi della mia vita  è che nella casa non c'erano donne pronte al miracolo del sesso acrobatico come quelle che parteciperanno al GF delle Arabe Felici

 

Sono Mathias, del Grande Fratello. Sono tornato a lavare i vetri ai semafori di Rho perchè all'epoca non sapevo che sarei potuto diventare famoso con le Arabe Felici e non con il rutilante mondo del fatuo televisivo.

 

Sono Pierre Francoise del Grande Fratello. Neanche io stesso so chi cazzo io sia. So solo che ho una improcastinabile desiderio di fare la cacca.

 

Sono Andrea Francolino del grande fratello. La gente non sa chi cazzo io sia perchè ho fatto l'errore di sottovalutare la spinta erotica e mediatica delle Arabe Felici.

 

Sono Tati Albero. Se avessi saputo del Grande Fratello delle Arabe Felici non avrei mai e poi mai donato il mio corpo a Lorenzo. Sogno una lotta nel fango con Ottimomarco.

 

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Creato da: GFArabeFelici il 25/02/2008
10 isterici monitorati 24 h su 24 in un unico Blog

 

 

PER KOLBEN

Post n°118 pubblicato il 07 Marzo 2008 da cow75

Ehi Vecchietto....la prossima volta usa queste per pagare....magari ti va meglio

 
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Il DECAMERONE

Post n°117 pubblicato il 07 Marzo 2008 da kolben.60
 

dI Giovanni Boccaccio

Proemio

Umana cosa è aver
compassione degli afflitti: e come che a ciascuna persona stea bene, a
coloro è massimamente richiesto li quali già hanno di conforto avuto
mestiere e hannol trovato in alcuni; fra quali, se alcuno mai n'ebbe
bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io sono uno di
quegli. Per ciò che, dalla mia prima giovinezza infino a questo tempo
oltre modo essendo acceso stato d'altissimo e nobile amore, forse più
assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo, si
richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano e alla cui
notizia pervenne io ne fossi lodato e da molto più reputato, nondimeno
mi fu egli di grandissima fatica a sofferire, certo non per crudeltà
della donna amata, ma per soverchio fuoco nella mente concetto da poco
regolato appetito: il quale, per ciò che a niuno convenevole termine mi
lasciava un tempo stare, più di noia che bisogno non m'era spesse volte
sentir mi facea. Nella qual noia tanto rifrigerio già mi porsero i
piacevoli ragionamenti d'alcuno amico le sue laudevoli consolazioni,
che io porto fermissima opinione per quelle essere avvenuto che io non
sia morto.

Ma
sì come a Colui piacque il quale, essendo Egli infinito, diede per
legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine, il mio amore,
oltre a ogn'altro fervente e il quale niuna forza di proponimento o di
consiglio o di vergogna evidente, o pericolo che seguir ne potesse,
aveva potuto né rompere né piegare, per sè medesimo in processo di
tempo si diminuì in guisa, che sol di sè nella mente m'ha al presente
lasciato quel piacere che egli è usato di porgere a chi troppo non si
mette né suoi più cupi pelaghi navigando; per che, dove faticoso esser
solea, ogni affanno togliendo via, dilettevole il sento esser rimaso .

Ma
quantunque cessata sia la pena, non per ciò è la memoria fuggita
de'benefici già ricevuti, datimi da coloro à quali per benivolenza da
loro a me portata erano gravi le mie fatiche: ne passerà mai, sì come
io credo, se non per morte. E per ciò che la gratitudine, secondo che
io credo, trall'altre virtù è sommamente da commendare e il contrario
da biasimare, per non parere ingrato ho meco stesso proposto di volere,
in quel poco che per me si può, in cambio di ciò che io ricevetti, ora
che libero dir mi posso, e se non a coloro che me atarono alli quali
per avventura per lo lor senno o per la loro buona ventura non
abbisogna, a quegli almeno a qual fa luogo, alcuno alleggiamento
prestare. E quantunque il mio sostenta mento, o conforto che vogliam
dire, possa essere e sia à bisognosi assai poco, nondimeno parmi quello
doversi più tosto porgere dove il bisogno apparisce maggiore, sì perché
più utilità vi farà e si ancora perché più vi fia caro avuto.

E
chi negherà questo, quantunque egli si sia, non molto più alle vaghe
donne che agli uomini convenirsi donare? Esse dentro à dilicati petti,
temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali
quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno
provate: e oltre a ciò, ristrette dà voleri, dà piaceri, dà
comandamenti de'padri, delle madri, de'fratelli e de'mariti, il più del
tempo nel piccolo circuito delle loro camere racchiuse dimorano e quasi
oziose sedendosi, volendo e non volendo in una medesima ora , seco
rivolgendo diversi pensieri, li quali non è possibile che sempre sieno
allegri. E se per quegli alcuna malinconia, mossa da focoso disio,
sopravviene nelle lor menti, in quelle conviene che con grave noia si
dimori, se da nuovi ragionamenti non è rimossa: senza che elle sono
molto men forti che gli uomini a sostenere; il che degli innamorati
uomini non avviene, sì come noi possiamo apertamente vedere. Essi, se
alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, hanno molti modi
da alleggiare o da passar quello, per ciò che a loro, volendo essi, non
manca l'andare a torno, udire e veder molte cose, uccellare, cacciare,
pescare, cavalcare, giucare o mercatare: de'quali modi ciascuno ha
forza di trarre, o in tutto o in parte, l'animo a sè e dal noioso
pensiero rimuoverlo almeno per alcuno spazio di tempo, appresso il
quale, con un modo o con altro, o consolazion sopraviene o diventa la
noia minore.

Adunque,
acciò che in parte per me s'ammendi il peccato della fortuna, la quale
dove meno era di forza, sì come noi nelle dilicate donne veggiamo,
quivi più avara fu di sostegno, in soccorso e rifugio di quelle che
amano, per ciò che all'altre è assai l'ago e '1 fuso e
l'arcolaio,intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o
istorie che dire le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta
brigata di sette donne e di tre giovani nel pistelenzioso, tempo della
passata mortalità fatta, e alcune canzonette dalle predette donne
cantate al lor diletto.

Nelle
quali novelle piacevoli e aspri casi d'amore e altri fortunati
avvenimenti si vederanno così né moderni tempi avvenuti come negli
antichi; delle quali le già dette donne, che queste leggeranno,
parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle mostrate e utile
consiglio potranno pigliare, in quanto potranno cognoscere quello che
sia da fuggire e che sia similmente da seguitare: le quali cose senza
passamento di noia non credo che possano intervenire. Il che se
avviene, che voglia Idio che così sia; a Amore ne rendano grazie, il
quale liberandomi dà suoi legami m'ha conceduto il potere attendere à
lor piaceri.

INTRODUZIONE ALLA PRIMA GIORNATA.

Quantunque volte,
graziosissime donne, meco pensando riguardo quanto voi naturalmente:
tutte siete pietose, tante conosco che la presente opera al vostro
iudicio avrà grave e noioso principio, sì come è la dolorosa
ricordazione della pestifera mortalità trapassata, universalmente a
ciascuno che quella vide o altramenti conobbe dannosa, la quale essa
porta nella fronte. Ma non voglio per ciò che questo di più avanti
leggere vi spaventi, quasi sempre sospiri e tralle lagrime leggendo
dobbiate trapassare. Questo orrido cominciamento vi fia non altramenti
che a' camminanti una montagna aspra e erta, presso alla quale un
bellissimo piano e dilettevole sia reposto, il quale tanto più viene
lor piacevole quanto maggiore è stata del salire e dello smontare la
gravezza. E sì come la estremità della allegrezza il dolore occupa,
così le miserie da sopravegnente letizia sono terminate.

A
questa brieve noia (dico brieve in quanto poche lettere si contiene)
seguita prestamente la dolcezza e il piacere quale io v'ho davanti
promesso e che forse non sarebbe da così fatto inizio, se non si
dicesse, aspettato. E nel vero, se io potuto avessi onestamente per
altra parte menarvi a quello che io desidero che per così aspro
sentiero come fia questo, io l'avrei volentier fatto: ma ciò che, qual
fosse la cagione per che le cose che appresso si leggeranno
avvenissero, non si poteva senza questa ramemorazion dimostrare, quasi
da necessità constretto a scriverle mi conduco.

segue..

 
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Le donne che danzano

Post n°116 pubblicato il 06 Marzo 2008 da ietta77

Sono arrivata in ritardo, alla lezione.
Stanca, dopo una giornata piena, dopo un'ora di cazzottoni a un sacco, dopo essermi ricordata tutte le dimenticanze e le mancanze verso le mie amiche che non avrei voluto trascurare.
Mi sono fermata sulla porta perchè avevano già iniziato.
Quindici donne di diversa età, quindici corpi differenti, quindici universi in movimento, quindici sorrisi, quindici modi differenti di essere indiscutibilmente affascinanti.
Erano bellissime, intense, avvolte in nuvole di veli colorati, così sono rimasta immobile ed estasiata ad ammirarle.
Perchè le donne che danzano sono bellissime...e io me ne innamoro ogni volta.
Le guardavo volteggiare, sentivo il suono delicato dei campanelli e osservavo i loro volti sorridenti, i loro occhi che brillavano di quella luce conferita dalla sicurezza...perchè per un paio di sere alla settimana, in un posto nascosto allo sguardo degli uomini, esercitano il loro diritto ad essere sensuali e a sentirsi belle.
Sono probabilmente le stesse donne che sabato sera festeggeranno quell'aberrazione che si chiama festa della donna, che si negano il piacere di sentirsi strepitose perchè non sono magre, non sono alte, non sono sempreperfetteintruccoeparrucco, non sono alla moda...ma che credono che sia femminile andare a festeggiare la loro essenza una sera all'anno.
No...non sono le stesse. Non ci credo. Non possono essere le stesse. Le donne che ho visto non hanno bisogno di una ricorrenza per essere quelle che sono...
Eppure alcune di loro, di giorno - ogni giorno - sono prigioniere nelle loro divise di non-donne in quanto non assimilabili al modello imperversante della bonazza à la page. Eppure, se gli stessi uomini che di giorno le incrociano con indifferenza le avessero viste danzare serene, colorate, flessuose, con quella luce sensuale negli occhi, certamente non sarebbero passati oltre.
Non è una questione di peso, di statura, di bellezza. E' solo sicurezza...
Quando ho cominciato, mi sentivo come gli elefanti nel film di Walt Disney. Ma me ne sono fregata subito. La mia fortuna, prima di tutto, è stata quella di aver conosciuto un uomo formidabile che ha saputo convincermi del fatto di essere una delle donne più belle del pianeta. Anche se non è la verità, mi ha convinto del fatto che io sia titolare di un diritto a credere di essere splendida.
E io esercito quel diritto tutti i giorni, seducendo quotidianamente prima di tutto me stessa.
Le donne che danzano sono convinte di avere lo stesso diritto...ma ne circoscrivono l'esercizio solo al lasso temporale delle lezioni. Se solo lo esercitassero fuori...
Le donne che danzano (e parlo di qualsiasi tipo di danza) hanno un modo assolutamente unico di occupare lo spazio. Loro non stanno. Loro sono valorizzano.
Le donne che danzano seducono con i gesti e con gli occhi.
Le donne che danzano sono altro. Altro rispetto all'altra parte di loro, quella parte che mostrano al mondo per ragioni assurde di convenienza sociale.
Io posso parlare soltanto delle mie sensazioni...e quando sono lì dentro, in quello splendido gineceo, al di là dell'elargizione continua di cazzabubole fuoriuscenti dalla mia bocca, mi sento decisamente molto più donna.
Quando danzo mi sento leggera. Esercito la mia soavità.
Insieme a tutte le altre. Produciamo energia. Dalla terra al cielo.
E' un fatto di sorellanza che è difficile da spiegare...prima di cominciare il riscaldamento ci salutiamo e ci raccontiamo i flash della giornata o scambiamo delle battute.
Una specie di rito, per rompere il ghiaccio.
Quando arrivano nuove compagne non esiste alcun tipo di isolamento: le nuove vengono inglobate...perchè la sorellanza delle danzatrici è, prima di tutto, accoglienza.
Poi danziamo insieme.
In perfetta simmetria.
E alla fine, dopo aver condiviso l'espressione della nostra femminilità, dopo aver imparato a conoscere i nostri corpi, dopo aver riso insieme, ci raccontiamo ancora qualcosa di noi.
Ma non serve.
Perchè l'indomani, anche quando ci dovessimo incontrare per strada, sapremmo che sotto quelle non-divise si nasconde un frammento di anima che non riusciamo più a mostrare quotidianamente al mondo.

 
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storia triste...

Post n°115 pubblicato il 06 Marzo 2008 da noraa66

Cari Fratellini, visto che voi scrivete dei bellissimi post, soprattutto lunghi, ho deciso di buttarmi anch'io in questa avventura.
Non è possibile, già non ricordo cosa volevo dire.. ma vabbè passo oltre.
Ah no, ecco, vi volevo raccontare una storia.
Purtroppo però, non è una storia da ridere, ma un pezzo di vita vissuta che, per la sua - scampata - tragicità, vi farà inevitabilmente piangere.
Munitevi pertanto di fazzolettini di carta, anzi di stoffa... cosi' evitate pure che vengano tagliati degli alberi.
 
Mio papà aveva un pesce rosso.
Fino a quel famoso giorno, il pesce si chiamava  Rimba (da Rimbambito); l'altro pesce, Bamba (da Bambascione) era morto anni prima.
Rimba era un bellissimo pesce di 12 anni, pesava oramai qualche etto, visto che mio papà tutti i giorni gli dava da mangiare almeno 6-7 volte, con la scusa che il pesce, quando lui si avvicinava, gli faceva le feste (mah!).
Rimba stava nella sua vasca, in camera dove dormivo io, a casa dei miei genitori (soluzione mega temporanea).
Una sera sono a Como con degli amici, tra i quali la Donna Mito di nome Lapsycho, la mia migliore amica.
Finito di cenare un amico ci invita in Svizzera a casa sua, ma, dopo vari tentennamenti, decliniamo l'invito e decidiamo di tornare a casa.
Quella sera son diventata il suo angelo.
E' l'una di notte.
Cercando di non far rumore, entro in camera, mi spoglio, quando improvvisamente sento un rumore strano.
Ovviamente penso subito che ci sia un insetto malefico, velenoso e mostruoso da qualche parte e comincio a guardarmi in giro, quando sul pavimento sotto il calorifero lo vedo:
lui, Rimba, agonizzante, che sbatte piano piano la coda!!!
"Ohhh poverooooo" penso fra me e me.
Sempre ovviamente, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di raccoglierlo e rimetterlo nella vasca!
Ma per fortuna in casa ci sono i miei che dormono profondamente.
Corro a chiamarli e spiego loro la gravità della situazione.
Come due molle scattano in piedi e si precipitano da Rimba, che oramai non si muoveva piu'.
Mio padre lo raccoglie e tenendolo delicatamente in mano lo osserva fisso.
Alza lentamente lo sguardo verso me e mia madre e dice:
"E' morto..." un lacrima riga il suo volto...
Mia madre che è una donna forte e coraggiosa suggerisce di metterlo ugualmente nella vaschetta, in un ultimo estremo tentativo che Rimba si possa riprendere.
Cosi' mi padre lo adagia nell'acqua, si volta e ci dice: "Andiamo a dormire, tanto non c'è piu' nulla da fare.." e se ne va.
Io e mia mamma, ci appoggiamo al mobile vicino alla vaschetta di Rimba e stiamo immobili ad osservarlo.
Niente.... Rimba galleggia.
Come incantate, rimaniamo li' per almeno mezz'ora.
Niente.... non si muove.
Quando oramai stiamo per lasciar perdere, Rimba sferza un colpo di coda così forte che io e mia mamma ci spaventiamo da morire e cacciamo un urlo che ha fatto accorrere anche mio papà!
Senza neanche metterci d'accordo, una sola parola è uscita dalle nostre bocche e per di piu' contemporaneamente:
"LAZZAROOOOOOOOOOOOOO"
come due bimbe ci abbracciamo e ci mettiamo a saltare di gioia!
E da quel momento, Rimba si è chiamato "Lazzaro" e io, in qualità di suo angelo custode, "quella che sa far resuscitare il pesce"
(No, niente carriera...)

 
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Inter: 100 anni di passione

Post n°114 pubblicato il 06 Marzo 2008 da julia974

(la mia)




 
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Dedicato alle lascive Arabe e ai viziosi partecipanti al reality...

Post n°113 pubblicato il 06 Marzo 2008 da ietta77

 
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Post N° 112

Post n°112 pubblicato il 06 Marzo 2008 da newromanticvisage

Dedicata a Jack_Kerouac.FG  e a cow75

"Scusa...quanto sale metti per il pane???"

Amabilmente Vostro
Gianmarco

 
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Automazioni del nuovo millennio

Post n°111 pubblicato il 06 Marzo 2008 da eccelso86

Ripropongo qui un post che scrissi sul mio blog tempo fa e che venne giudicato da molti esilarante...speriamo bene;)

immagineTutto tende all'automatizzazione. Tutto diviene più semplice e immediato. L'ergonomicità e la semplicità d'uso sono alla base del successo di un prodotto e del suo "custumer appeal"; ma soprattutto, gli aggeggi che più affascinano, sono, appunto, quelli automatici, quelli che fanno tutto da soli e ,paradossalmente, rendono anche i nostri modi di agire e di pensare altrettanto semplici e prevedibili. L'altro giorno mi trovavo nel bagno di un autogrill(non ero alla ricerca dei tanto agognati numeri hot che si trovano sui muri dei cessi, ma dovevo liberarmi al più presto di un fardello liquido che mi costringeva piegato in due da varie ore). Bene, entrato nel bagno, sono rimasto sorpreso dall'incredibile grado di automazione del servizio igienico: la porta si apriva in automatico, la luce si accendeva appena entravi e si spegneva quando uscivi, l'acqua del rubinetto usciva quando avvicinavi le mani e smetteva immediatamente di cadere nel lavabo appena spostavi le dita di qualche millimetro. Fin qui, comunque, nulla di particolarmente innovativo. L'aggeggio che mi ha lasciato letteralmente di stucco, però, è stato l'orinatoio che, oltre a tirare lo scarico appena mi allontanavo, pisciava anche da solo non appena mi avvicinavo e facevo per sbottonarmi la cerniera. Il bello è che, l'emozione provocata da tale visione, ha anche immediatamente calmato la mia vescica che, fino a pochi istanti prima, pareva stesse per esplodere. Che dire...i miracoli del mondo moderno!

 
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Interrogativi pomeridiani

Post n°110 pubblicato il 06 Marzo 2008 da ietta77

Ho aperto la mia caselletta di posta elettronica. La caselletta seria, dico.
Per l'ennesima volta mi trovo la email del sito delle diete, al quale mai mi sono iscritta (trattasi di battaglia persa in partenza), e nella quale mi si promettono mirabilia: dimagrire 4 kg entro Pasqua (ovvero entro due settimane).
Premesso che io ho fatto di meglio, ammazzandomi di palestra e cibandomi quasi di bacche e arbusti, muschi e licheni per una settimana al fine di rientrare nell'allegro abito bustier da sera (tanto che, nell'occasione, riuscii a reinserirmi nel predetto abito trattenendo il resporo, acquisendo molto in fatto di portamento, senza però potermi nutrire o dissetare se non bagnando appena appena le labbra, per evitare che i gancetti dell'abito, in seguito all'esplosione, partendo come proiettili accecassero i commensali), considerato che il mio unico spasimante over 60 (un 47enne, per la precisione) continua a rifornirmi di pallette Lindt quasi quotidianamente, ritenuto che mettermi a dieta sia una scelta assolutamente inutile nell'economia della mia esistenza giacchè, nonostante mi dedichi a molte attività sportive, la mia fisicità da domatore di cozze di Scardovari non muta di una virgola, mi chiedo:

Ma a questi, chi avrà dato il mio indirizzo email?
Hanno gli investigatori? Chi li mette al corrente della quantità di adipe altrui?
:-)

 
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DEDICHE D'AMMORE

Post n°109 pubblicato il 06 Marzo 2008 da Jack_Kerouac.FG
Foto di GFArabeFelici

Bisogna entrare nel vivo del reality , e in ogni reality che si rispetti , c'è l'inciucio , la storiella , la trombata in allegria! Perciò dedico questa canzone d'ammore alla psichedelica Cow , nella speranza di scioglierla definitivamente , ovviamente.

P.S: inserirò solo il testo , perchè il karaoke mi è stato sempre sul cazzo. (in compenso fotazza di Keith).

Oh Angie, Oh Angie,
when will those dark clouds disappear
Angie, Angie,
where will it lead us from here
With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say we're satisfied
But Angie, Angie, you can't say we never tried.
Angie, you're beautiful, but ain't it time we said goodbye
Angie, I still love you, remember all those nights we cried
All the dreams we held so close seemed to all go up in smoke
Let me whisper in your ear
Angie, Angie, where will it lead us from here
Oh, Angie, don't you weep, all your kisses still taste sweet
I hate that sadness in your eyes
But Angie, Angie, ain't it time we said good-bye
With no loving in our souls and no money in our coats
You can't say we're satisfied
But Angie, I still love you,
Baby, ev'rywhere I look I see your eyes
There ain't a woman that comes close to you come on baby,
dry your eyes
But Angie, Angie, ain't it good to be alive
Angie, Angie, they can't say we never trie

 
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Sapide dritte gastronomiche: o' pere e o' muss

Post n°108 pubblicato il 06 Marzo 2008 da newromanticvisage
Foto di GFArabeFelici

O' per e o' muss è un tipico prodotto campano, retaggio di una cucina antica e povera, quindi buona. Questa pietanza è composta, come si può già intuire dal nome, dal piede del maiale e dal muso della mucca, più da altri vari tipi di interiora, che vengono lessati e lasciati raffreddare, poi tenuti sotto acqua corrente e serviti freddi dopo essere tagliati all'istante. 
Il piatto va servito condito con molto sale e molto limone, con l'aggiunta di lupini olive verdi e finocchi e, a chi piace, di peperoni piccanti freschi.
Tra le interiora che consiglio vivamente di provare, benchè ai più suscettibili un senso di repulsione può sorgere spontaneo, ci sono: lingua, mammella, ovaie, intestino arrotolato, trippa, fronte, natica, ecc. ecc.
Assicuro, a chi non ha mai avuto il piacere o il coraggio di provare, che ne vale la pena; l'ultima capatina dal fedele Mimmo, che vedete in foto e che sta a 80 m da casa mia, l'ho fatta nel periodo di Carnevale in compagnia di 2 amici e mangiammo circa 1,2 kg di carne. Accompagnata logicamente da svariate familiari di Peroni in puro stile bucolico-fantozziano.


Amabilmente Vostro
Gianmarco


 

 
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L' AN(n)O CHE VERRA'

Post n°107 pubblicato il 06 Marzo 2008 da julia974




Grande fratello ti scrivo così mi diverto un po'
e siccome sei molto distratto più forte ti scriverò.
Da quando il blog è iniziato c'è una grossa novità,
stiamo tutti a postare qua dentro
ognuno come cazzo gli va
 
Si tromba poco la sera compreso quando è festa
e c'è Eccelso che scrive dei post da lanciare fuori dalla finestra
siamo rimasti senza Alzhaimer per l'intera settimana,
e c'è chi poi non ha niente da dire
della Beth niente rimane.

Ma la gente in visione ha detto che il nuovo blog
porterà una disinformazione
per tutti quelli che lo leggeranno
sarà tre volte Natale e festa insieme a me
accenderà Kolben la sua cam
anche la Ietta poi festeggerà.

Ci sarà da mangiare la polenta della Noraa,
Jack e Lord se la potranno pappare
solo a patto che se ne andranno
  
E si farà l'amore ognuno con chi gli va,
anche la Cow si potra' sposare
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi uno per volta sparirà,
saran le AAAAraaabe Felici
a mandarci tutti via di qua.

Vedi caro amico come ci siamo ridotti
per ottenere consensi
e siamo tutti contenti
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa mi devo inventare
per poi ridere insieme,
e continuare a restare

________

testo by me e scusate se è poco ! :P

 
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Sveglia Rincoglioniti..

Post n°106 pubblicato il 06 Marzo 2008 da kolben.60
 

altro che fratellini, quì si dorme !!
Ma cosa è diventato questo blog, una
confraternita di buonisti attempati??

FANKULBEN..

 
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Buongiorno, fratellini webbici!

Post n°105 pubblicato il 06 Marzo 2008 da ietta77

La ragione non merita veramente di chiamarsi con questo nome, se non il giorno in cui comincia a dubitare di se stessa.

(A. Graf)

 
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Dubbio serale...

Post n°104 pubblicato il 05 Marzo 2008 da newromanticvisage

Ho sempre sentito dire che chi perde il vizio del fumo poi inevitabilmente si sfoga con il cibo e messe su chili.
Ora io, che fumo solo in compagnia di amici e posso farne a meno, sto proprio naturalmente iniziando a stare due o tre giorni senza toccare una sigaretta. Tuttavia non riesco a smaltire quei 3-4 kg messi negli ultimi mesi, pur mantenendo un mio regime alimentare non correttissimo, ma comunque corretto, aspettando che la temperatura salga per riprendere, magari, a correre come facevo qualche anno fa.

Ora, secondo voi, può essere che l'assenza delle sigarette possa condizionare in qualche modo il mio metabolismo?

Amabilmente vostro
Gianmarco


 
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...

Post n°103 pubblicato il 05 Marzo 2008 da noraa66



Nella mia vita, io incontro migliaia di corpi;

di questi posso desiderarne delle centinaia;

ma di queste centinaia io ne amo uno solo.

L'altro di cui io sono innamorato

mi designa la specialita' del mio desiderio





(Roland Barthes)

 
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MIRACOLO?? NOOO !

Post n°102 pubblicato il 05 Marzo 2008 da kolben.60
 

Riesumata la salma di Nonno Leone.
I presenti gridano al miracolo....
Kolben  tranquillizza tutti ed afferma:
" il nonno ha sempre avuto
questa faccia da presa per il culo .."
Kolben

 
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ALTA POESIA....

Post n°101 pubblicato il 05 Marzo 2008 da Jack_Kerouac.FG

Dove

Mi ricordo del tuo corpo

mi ricordo che t'ho amato

mi ricordo anche la cifra

non so dire dov'è stato.

Natura

A volte sogno l'amore e il progresso

a volte sogno un futuro di sesso

poi apro gli occhi e in un solo momento

io vedo un mondo di pilu e cemento.

Sembra ieri

Ho girato il mondo intero

da Cosenza fino al Nilo

per scoprire per davvero

che mi piace sulu u' pilu.

"il poeta Beat Cetto La Qualunque"

 
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Acqua in bocca

Post n°100 pubblicato il 05 Marzo 2008 da julia974




 
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Comunicazione di servizio

Post n°99 pubblicato il 05 Marzo 2008 da GFArabeFelici

Si comunica ai gentili signori che per scelta espressa dal simpatico Alzheimer di fuoriuscire di sua sponte da codesto Blog, quest'oggi le nominations non verranno fatte per cui avete un'altra settimana di permanenza garantita.

Smargiassi saluti

 
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Sono chiusi nel Blog e spiati 24 ore su 24....

 

Cow75

Si descrive:

Diretta Istintiva Simpatica Sognatrice

 

Kolben

Si descrive:

Poche parole.Sono il matto alternato.

 

Jack Kerouac

Si descrive così:

 posso garantire 24h di francazzismo assoluto ,e il mio curriculum può vantare la masturbazione a 4 mani di un cavallo

 

Nora66

Si descrive:

Non sopporto la conivenza coatta e soprattutto non sopporto
gli esseri umani. Quindi conto di eliminarli tutti.
Non sono simpatica, non sono ironica, non sono intelligente,
non sono acuta, ma tanto figa e morbida e questo credo
vi possa interessare.
 

Ietta

Si descrive:

... Potrei anche cimentarmi nel cazzeggio bloggico e, nel contempo, fare la piastra ai peli dei polpacci.

 

Il Lord

Si descrive:

Sono Gianmarco, 'il Lord' per gli amici e seventh_stranger nella community, ho 22 anni e molti sogni nel cassetto. Ho una personalità piuttosto incasinata, adoro musica e letteratura decadente, running, auto d'epoca e qualche Chesterfield blu.

 

Julia

Si descrive:

Julia...quella della Toga Strappata...

 

Eccelso

Si descrive:

Germano per pochi, Eccelso per il resto del mondo.

 

Beth68

Si descrive:

Egoisticamente Egagra

 

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