Ghè1

PENULTIMA PARTE ARTICOLO


Nel 1984, anno del grande processo, è stata fatta una grande violenza alle nostre coscienze, poiché le autorità giudiziarie hanno sequestrato anche questi quaderni e  hanno fatto scempio ed oggetto di accusa e di berlina i loro riservatissimi contenuti! Comunque, da parte mia, come della Mamma, è tutto perdonato! Ci penserà Dio a fare giustizia!Alle 22, dopo il suono di dieci tocchi di campana, tutti in Cappella per la recita della Compieta ed, infine, per l’offerta della notte, prendere la Benedizione dalle mani della stessa Mamma Ebe, quando c’era in casa, oppure dalle mani del Superiore, per i ragazzi, della Superiora per le ragazze.Se era presente un Sacerdote della Comunità, la Benedizione veniva impartita dallo stesso Sacerdote. Di poi, tutti a letto, dopo le pulizie personali: denti, viso, ascelle, bidé, piedi. La doccia due giorni la settimana, con cambio della biancheria intima e, ogni settimana, della camicia. Ogni settimana o quindici giorni, a seconda dei bisogni personali, il cambio dei pantaloni per noi ragazzi e delle vestaglie nere per le ragazze.Il tempo libero era ben poco, ma ognuno poteva dedicarlo liberamente a qualche attività sportiva, a qualche lettura od, ancora, alla preghiera personale. Una volta la settimana, insieme ai laici, presso la Villa, vi era la recita dell’Ora di Guardia dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, dei quali facevano e fanno ancora parte i volontari laici di Mamma Ebe di Gesù Misericordioso. E, ancora, una volta la settimana, a noi religiosi e religiose laici, separatamente dai semplici laici, la Mamma Ebe ci faceva una conferenza su: ”Conoscere se stessi”, istruzioni preziose di Anatomia, Fisiologia, di Alimentazione, Igiene Mentale ed il tutto per una migliore vita spirituale, secondo il motto: ”Mens sana in corpore sano”.A Roma, la vita era un po’ diversa, ma di poco. Certo, per rispondere alle esigenze della Comunità Parrocchiale, nella quale era incardinata la nostra Comunità, la Mamma Ebe ci faceva periodicamente visita ogni fine settimana, per dare anche a noi, che stavamo a Roma per gli studi universitari filosofici e teologici, quella stessa istruzione che dava ai seminaristi ed alle suore che stavano in Toscana.Tra di noi, a Roma, c’era chi era addetto alla catechesi dei bambini di Prima Comunione, chi a quelli del dopo - Prima Comunione, chi a quelli in preparazione per ricevere il Sacramento della Cresima o Confermazione, chi addetto al gruppo degli Universitari e chi alle coppie in preparazione del Matrimonio. C’era, inoltre, chi era addetto alla cura della Liturgia, i cosiddetti Cerimonieri, chi all’ordine della Sacrestia, chi al servizio liturgico durante la S. Messa Festiva e chi, infine, alla Schola Cantorum, della quale tutti noi ragazzi facevamo parte. In Toscana la Schola Cantorum era costituita  da tutte le suore e tutti i seminaristi che stavano alla Villa.Una volta l’anno, per dieci giorni, tutti i seminaristi e le suore in ritiro spirituale, tenuto dal nostro Padre  Spirituale, fu Padre Roberto (al secolo: Egidio Tognacca), e da Mamma Ebe, prima di rinnovare i nostri voti privati, il 15 Agosto, giorno dell’Assunta. La funzione religiosa veniva sempre celebrata con l’approvazione dell’Ordinario del luogo, cioè il Vescovo: o di Roma, o di Pistoia, o di Reggio Emilia o di Faedis.Per dieci anni è stato questo il mio tenore di vita, dall’80 al 1989, anno in cui è stato imposto alla Mamma Ebe, per ordine della Magistratura, in seguito ai gravi episodi ed accuse che hanno interessato, nell’84, la stessa Mamma Ebe e alcuni suoi figli (compreso il sottoscritto, per mia somma letizia), lo scioglimento di tutte le sue Comunità, dichiarando che la Pia Unione Opera di Gesù Misericordioso non era stata mai approvata dalla Chiesa e, quindi, considerata illegale e, dunque, da sciogliersi.Castroneria più grossa ed infamante non se la potevano inventare per raggiungere i loro loschi scopi, ma pur sempre facendo, loro malgrado, la volontà di Dio! La Pia Unione Opera di Gesù Misericordioso è stata certamente approvata dalla Chiesa, con approvazione Diocesana, e prima di Vercelli, del 1984, anno in cui è stato fatto il grosso processo contro Mamma Ebe e molti suoi collaboratori. Tale infamante falsità fu messa in giro per far saltare l’Opera fondata da lei e piena di giovani vocazioni sacerdotali e di vocazioni femminili. Infatti, nel 1980, quando ero a studiare a Roma, ho potuto leggere con questi miei propri occhi, nell’Annuario Diocesano Romano degli Ordini e delle Congregazioni approvate dalla Chiesa, in grassetto, la dicitura: ”Pia Unione Opera di Gesù Misericordioso”, con sede canonica in via Morlupo, in Roma, dove appunto, la Mamma Ebe aveva un appartamento di sua proprietà. L’Annuario Diocesano del 1980 è letteralmente sparito dalla circolazione! Strano,vero?!