liberi di pensare

Le ho parlato.


E' dal quindici di settembre che ci siamo messi in contatto, da quasi quindici giorni che cerco di dimostrarle quanto io ci tenga a Lei, forse è troppo tardi ormai, non sono stato presente quando ne aveva bisogno, e adesso sono stato sostituito, c'è un altra persona che le sta accanto, un'altro che riceve i suoi baci, le sue attenzioni, le sue carezze, ed io non posso farci nulla, non posso far niente se non ripeterle quano la ami e quanto mi manca.Ho fatto passare un mese, ho fatto si che lei credesse che per me non significasse niente, ed ora l'unica cosa di "onorevole" che potrei fare e non farmi sentire più, sparire veramente e lasciarla in pace.Ma è da una settimana che me lo ripeto, da una settimana che la testa mi dice di sparire ed il cuore mi invita a telefonarle. Da una settimana che noto una nota dolce nella sua voce, un qualcosa mi spinge a continuare a sperare, ma quando rifletto da solo, con la testa, mi mangio il fegato, mi sento scoppiare, non riesco ad immagginare che le sue attenzioni sono rivolte ad un altro.Ho paura che una volta assieme non riesca a far finta di niente, ed ho altrettanta paura che lei non sia mai più mia.La amo e questo mi spaventa.