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COME AL SOLITO TUTTO FINISCE A “TARALLUCCI E VINO”


Forse questa volta, secondo il mio modestissimo e personalissimo parere, abbiamo toccato veramente il fondo, siamo scesi cosi in basso che “la fossa della Marianne” al confronto è una piccola buca insignificante. Mi riferisco, ovviamente, alla questione relativa ai Marò e alla loro complicata vicenda venutasi a creare in terra indiana. Una questione complessa, che riguarda due paesi legati fra di loro da solidi, anzi direi solidissimi vincoli commerciali, una diplomazia che ha lavorato sodo per raggiungere un obiettivo che al momento però, agli occhi dei tanti non addetti ai lavori, ancora non si è palesato. Ovviamente essendo noi italiani un popolo di “bonaccioni” ci siamo letteralmente fatti mettere la parte in mano. Infatti, prima abbiamo dichiarato che i Marò, dopo la licenza ottenuta per le votazioni, non sarebbero tornati in India, poi ci siamo fatti “bloccare” l’Ambasciatore in terra indiana, successivamente abbiamo aperto un procedimento contro gli stessi Marò ed infine ciliegina sulla torta il giorno prima che scadesse la licenza concessa dagli indiani abbiamo preso i marò li abbiamo imbarcati sul un aereo e li abbiamo riportati in India, tra lo stupore e l’ilarità di tutti gli stati europei. Abbiamo toccato il fondo, forse è proprio vero che siamo un paese definitivamente in declino, un declino morale, politico e di prestigio internazionale. Su una cosa però gli altri paesi non potranno mai batterci ovvero sul metodo di conclusione di tutte le controversie....a “tarallucci e vino” è ovvio.   (Giuseppe Di Fonzo – giuseppedifonzo@libero.it)