Post n°2 pubblicato il 04 Marzo 2013 da giuseppedifonzo
Con il termine retrocomputing si indica una attività di "archeologia informatica" che consiste nel reperire, specialmente a costi minimi, computer di vecchie generazioni, che hanno rappresentato fasi importanti dell'evoluzione tecnologica, ripararli se sono danneggiati, metterli nuovamente in funzione e preservarli, fino a farli diventare una forma di cultura. Questo lo sanno bene i ragazzi dell'associazione 64 (www.associazione64.it) nelle stanze al primo piano del Palazzo Ducale in via Alberto Altieri 52 di Castel Morrone, piccolo paese alle spalle del capulogo di provincia Caserta, nei giorni 9, 10, 15, 16 e 17 Marzo 2013, dalle ore 10:00 alle ore 22:00 esporanno i loro "cimeli" nella mostra-esposizione denominata "Tecno-Era". Saranno esposti, in funzione e con possibilità di provarli e giocarci, compatibilmente con l’afflusso di visitatori - come affermano gli organizzatori dell'evento - consolle e computer che hanno fatto la storia negli anni ’80 quali Commodore 16/64/Vic20, ZX Spectrum, Amstrad CPC464, Atari 2600, Sega Master System per citarne alcuni su una collezione di circa 30 pezzi funzionanti e in ottimo stato ed oggetti tecnologici funzionanti del bel tempo che fu, come uno dei primi televisori a valvole, un grammofono, registratori a bobine, macchine da scrivere, radio a valvole solo per citarne alcuni. Il tutto con lo scopo di mostrare l’evoluzione tecnologica nel corso degli anni, in maniera spensierata e divertente, un modo diverso di passare un bel fine settimana e mostrare, soprattutto ai più piccoli, com’erano i videogiochi e come sentivamo la musica tanti anni fa.
(Giuseppe Di Fonzo - giuseppedifonzo@libero.it) |
Post n°1 pubblicato il 02 Marzo 2013 da giuseppedifonzo
Sarà anche un grande stratega, mago della web-comunicazione, attrattore di quel populismo e qualunquismo che in pratica lo ha incoronato vero vincitore di questa ultima tornata elettorale, ma allo stato attuale Grillo risulta essere poco...politico. Dopo il trionfo del suo movimento non ha fatto o detto nulla, si è limitato solamente a mantenere inalterati gli stessi toni usati in campagna elettorale. Il politico, o per meglio dire la politica, come afferma un mio amico, è l'arte della mediazione, maccheronicamente (passatemi questo termine) potremo affermare che è l'arte del "colpo al cerchio ed il colpo alla botte", invece adesso si cerca di far trionfare un pensiero che oserei definire "del no a prescindere". No ad un governo sull'asse PD-M5S, no ad un governo PD-PDL, non ad un "governissimo"che veda l'apporto di tutte le forze politiche presenti in parlamento, un "no a prescindere" che sta generando più incertezza di quanto ne avevamo prima del turno elettorale. Una soluzione, una quadra al cerchio, nell'imminente futuro si dovrà pur trovare, le scadenze infatti iniziano ad incalzare, a partire dall'elezione dei Presidenti delle due camere, al tentativo di formazione di un esecutivo in grado di governare l'italia, per finire con l'elezione del Presidente della Repubblica. In una situazione così la teoria del "no a prescindere" non può durare in eterno, ne va della nostra reputazione di paese democartico. (Giuseppe Di Fonzo - giuseppedifonzo@libero.it) |