Creato da giannipardo il 07/06/2008
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L'ALBERO INTRAVISTO

Post n°186 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da giannipardo

L’ALBERO INTRAVISTO
Viaggiare in auto significa fare molti chilometri, prevalentemente fuori città. Mentre si attraversano i campi e le foreste si ha il tempo di pensare che ognuno di quegli alberi che si proiettano nella nostra retina per una frazione di secondo era lì anni fa e sarà lì quando saremo andati oltre. La sua vita è confinata a quei metri quadrati sovrastati dalla sua chioma, a quel terreno in cui affonda le sue radici. Non diversamente, la gente che si incontra ha altri problemi, altri rapporti, è immersa in un mondo privo di comunicazione col nostro mondo abituale.
È a questo punto che ci si chiede che importanza hanno realmente le cose di cui discutiamo. Mentre in un dato Paese sembra che anche le pietre si preoccupino del fatto del giorno, passata una frontiera, ecco che nessuno ne ha sentito parlare. I nomi di quei politici che decidono del nostro benessere, i volti di coloro che rendono bella o brutta la nostra vita, sono del tutto ignoti a coloro che incontriamo. E del resto anche a noi sono ignote le vicende degli altri automobilisti, della massaia che ci costringe a fermarci mentre passa sulle strisce pedonali col sacchetto della spesa, della bella ragazza che forse ci sarebbe apparsa meno bella se avessimo avuto modo di vederla meglio.
Siamo tutti, a volta a volta, residenti o turisti. L’albero invece non è mai turista. Per lui, l’unica cosa che conta è il tempo: se piove a sufficienza, se il vento non è troppo forte, se una qualche malattia non lo colpisce. Possono cadere tutti i governi del mondo, le sue foglie non stormiranno di più o di meno. Non diversamente da come le onde dell’oceano vengono a lambire languidamente l’immensa spiaggia lasciata scoperta dalla marea. E l’albero, e l’oceano, e il vento con la sua voce, vengono a dirci che questo pianeta si accorge appena della nostra esistenza.
Gianni Pardo, giannipardo@libero.it Chi vuol essere sicuro che il suo commento mi giunga, oltre ad inserirlo nel blog, me lo spedisca al superiore indirizzo e-mail.
2 dicembre 2008
Oggi è il compleanno di mia moglie. Mi si consenta di dedicarle questa margheritina con tutto il mio amore e tutta la mia gratitudine.
G.P.

 
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