OCCHI AL CIELO

Post N° 299

Non so da dove cominciare per raccontare le mie vacanze. Però torno sul mio divanone verde, con la musica giusta, il silenzio di un appartamento vuoto e quasi spoglio. Tornando verso la mia cittadina, stasera, il contachilometri parziale della macchina è passato da 999.9 a 0. L’avevo azzerato domenica scorsa, ore 11, alla partenza da casa. Una settimana esatta.

… e che settimana! Una settimana di festa, ma di quella grossa. Da domenica sera a venerdì le abbiamo chiuse tutte le disco. E siam passati dalla calca di una all’aperto fino al privè di uno dei club più esclusivi d’Italia. Senza tralasciare gli aperitivi ballando sui lettini al tramonto. E le mattine, mai viste se non quando stavamo andando a dormire. Io e il motociclista abbiam tirato su un bel gruppetto, ci han fatto compagnia sempre delle amiche.. tranne sabato sera che liberi ci siamo dati alla pazza gioia (e che gioia!).

E’ stata una vacanza fatta di canzoni, sensazioni e momenti. So di essermi trovato a saltare su un lettino la canzone dei Negramaro, Nuvole e Lenzuola, che solo per l’inizio mette una carica impressionante. L’ho sentita la carica, ho chiuso gli occhi ballato.. e per la testa mi venuta la voglia di poter avere sempre quel momento quando ne ho bisogno… vorrei fosse sempre così. Anche perché subito dopo ho provato una sensazione strana, opposta ma terribilmente seducente. Al tempo stesso ho sentito scomparire tutto, come se non ci fosse nessuno intorno e nella mia testa. Come se il tempo fosse fermo e io ci stessi ballando su. E contemporaneamente ho percepito un sorriso spontaneo, fatto con un solo angolo della bocca… dentro di me la perversa sensazione di poter fare qualsiasi cosa con la carica di quel momento, ed è una sensazione che voglio riprovare.

Questa settimana siamo stati io, il motociclista ed una serie di ragazze. Da due a cinque a seconda dei giorni. Per la festa erano il massimo, tutte 21enni stracariche, mediamente più che benestanti ma con un’ignoranza media abbastanza alta. Ignoranza non come stupidità, ma proprio ignorare quello che non è feste. E così a fine giornata, prima di uscire per cena mi son trovato sotto il getto della doccia a pensare con chi condivido tutto questo. Parlare di politica, prendersi un po’ in giro per le idee, confrontarsi e conoscere è sicuramente un gran pregio in una persona… Credo di aver sentito il vero valore delle parole “mi manchi”, le stesse parole che ho messo su un sms andato lontano, e ti rendi conto che certe persone sono veramente importanti nella tua vita. Così lo sei tu, se leggi.

Oggi poi è stata una lunga giornata. Per vari motivi ci siam trovati io e il motociclista in due con due auto. Ognuno solo, con la ricetrasmittente per parlare un po’…  anche se l’ho usata poco, perché guidare a lungo da solo per me ha sempre un fascino. Partenza e poche code… però guardare con malinconia la riviera che si allontana, percorrere l’A14 che tanto mi ricorda il mio viaggio di marzo. Poi vedere il confine di regione in autostrada, la prima indicazione per la propria provincia, e la prima macchina con la mia stessa targa. A casa lascio la borsa e ne preparo subito un’altra, per un’altra settimana che arriva. Un aperitivo con il motociclista e una delle partecipanti alla trasferta (la capobanda, a dire il vero!) e ancora strada, autostrada e l’altra casa.

Domani mattina si riparte, con il contachilometri che riparte se non da zero, poco più in là. Con Nuvole e lenzuola nel lettore, con qualche granello di sabbia ancora nelle scarpe che non son riuscito a cambiare.

(ri)cominciare mi piace sempre un sacco, chissà perché.