OCCHI AL CIELO

Giano, il dio bifronte, come me. Contraddizione e complementarietà. Il racconto della mia strada, quella che sto costruendo verso i miei sogni. E di me.

 

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Post N° 310

Post n°310 pubblicato il 18 Settembre 2006 da GianoReloaded

La settimana scorsa avevo usato la metafora della palla con la neve. Domenica scorsa era stata agitata e capovolta. Bhè.. non mi illudo che tutto sia rientrato nei ranghi, ma sette giorni dopo ho molte cose più chiare. Le settimane scorse ho sempre guidato con molto affanno, perché era tardi, perché avevo sonno. Oggi invece ho passato il pomeriggio bricolando, come non facevo da tempo… e come al solito almeno un cerotto si è reso necessario, visto che è toccato al mignolo immolarsi questa volta. E la sera mangio a casa, l’unico pasto consumato a casa con i miei da 15 giorni più o meno. Prendo la macchina e parto. Scorro un po’ la radio, un po’ di cd e così pian piano arrivo in appartamento. Son 140 km che volano nei pensieri, tra strade che ormai conosco, luci famigliari e semafori che come al solito impongono lo stop. E stasera pensavo come sia bastata la logorroia su una panchina a cancellare la rilevanza che in 3 anni non si era indebolita. Come invece anche solo uno squillo ed un paio di sms di chi aspetto mi rendano il sorriso. E penso alla mia situazione, ad un discorso di sabato sera… al fatto di stare soli piuttosto che stare insieme ad una persona.

Avere una relazione è bello perché la sera ho qualcuno cui raccontare la mia giornata, oppure posso semplicemente ascoltare la sua se alla mia neanche ci voglio pensare. Perché quando ci sono le belle notizie è bello condividere la gioia telefonandogli. Perché sapere di poterle telefonare, e solo a sentire la sua voce sentirsi meglio ha qualcosa di magico. Perché più bello di guidare trovo solo guidare e vederla dormire sul sedile del passeggero. Perché “nostro” è una bella parola che rende importanti le cose. Perchè ci sono quei momenti in cui ti prendi la mano, ti guardi, non dici niente e stringendo di più la mano hai detto tutto. Perché mi piace avere qualcuno che mi rimproveri perché ho la barba lunga, o perché non pulisco la macchina. Perché svegliarsi prima dell’altra e guardarla prima dormire poi svegliarsi è sempre qualcosa di spettacolare. Perché farle sorprese e vederla rendersi conto che hai pensato e architettato tutto per lei è il più bello dei regali. Perché vedere una persona che cerca il tuo abbraccio e ci si culla dentro ti fa sentire importante. Perché si fa l’amore.

Da solo sto bene perché mi sento libero. Perché se voglio staccare il cellulare lo faccio e basta. Perché se voglio prendere la macchina e sparire due giorni non devo rendere conto a nessuno. Perché se la sera arrivo a casa scaglionato mi metto il mio broncio, nessuno mi rompe le scatole e mi passa. Perché posso essere pensieroso senza che mi chiedano a cosa sto pensando. Perché se mi dicono “domani parti per 6 mesi” non importa dove ma ho già le valigie. Perché se devo prendere una decisione importante seguo quel che voglio fare senza sentirmi in dovere di mitigare le esigenze altrui. Perché se devo fissare un impegno guardo solo alla mia di agenda, perchè se una sera voglio uscire con una persona ed un’altra con una differente non c’è nulla di male. Perché non devo scegliere se dormire a destra o sinistra ma posso prendermi tutto il posto. Perché il giorno dei parenti non esiste, perché non ci sono anniversari da ricordare. Perché la sera esco da lavoro e se son stanco è tv, altrimenti esco. Perché le priorità le decido io, perché ci son le cose MIE.

La felicità alla fine è un equilibrio, e l’equilibrio è la felicità. Il mio equilibrio ce l’ho, è un mix di soddisfazioni lavorative, umane e personali. Il risultato è che la sera mi trovo sempre in mezzo al silenzio con me stesso, guardo ad una giornata passata e penso a quanto mi ha dato, penso a me, a dove sbaglio, a dove vado bene e a cosa è ora che faccia. Il mio equilibrio è il consolidamento di me stesso.  Su questo costruisco il mio, e da qui prenderò le basi per il “nostro”.

In fondo, non si tratta mai di farci sconvolgere gli equilibri, si tratta solo di spostarne il punto d’appoggio.

Pensieri sconnessi… così…

E visto che siamo in tempi di grandi ritorni, oggi son pure tornato in mensa visto che ero casualmente in zona. Il proposito era di un pasto leggero, come ai bei tempi.. invece eccomi tentato dalle patatine e dallo spezzatino.. credo lascerà il segno su questo pomeriggio!

 
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Roxeen3
Roxeen3 il 18/09/06 alle 23:07 via WEB
provoloneeeeee ma che ci fai tu a tutte ste donne!!!!! :)
 
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