OCCHI AL CIELO

Giano, il dio bifronte, come me. Contraddizione e complementarietà. Il racconto della mia strada, quella che sto costruendo verso i miei sogni. E di me.

 

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Post N° 319

Post n°319 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da GianoReloaded

Tra le mie due città ci sono 140 km. Una volta me li facevo sempre in treno. Solo che erano 3 ore visto che abitando in mezzo ai monti dovevo cambiare tre treni prima di arrivare. Da un po’ di tempo per fortuna me la faccio sempre in macchina. In macchina il tempo che ci si impiega è variabile. Di notte anche un’ora e mezza, di giorno un’ora in più. Poi ci sono le varianti di strada. L’importante è passare le montagne, e per questo ci sono 3 possibilità. Il giro per sopra, per sotto.. e per in mezzo. Quello per sopra lo scartiamo, è autostrada pallosa e pure più lunga. Quella per sotto è per quando son stanco, visto che è più scorrevole e meno impegnativa. Quella per mezzo è quella che mi piace fareimmagine quando ho voglia di guidare. E’ più lunga, però c’è il piacere della guida, in salita prima, curvette miste, in mezzo ad un paesaggio che tutto sommato mi piace. E mi piace perché guidando così mi rilasso sempre. E il bello di guidare per me, con le strade vuote come domenica, è che i pensieri proprio fluiscono alla grande.

 

Strano.. oggi leggevo sul giornale della nuova finanziaria. Fino allo scorso anno guardavo tra le famiglie… oggi invece mi son reso conto che devo guardare sotto “lavoratore dipendente, nessuno a carico”. E vedo che siam proprio i più sfigati. Insomma.. guadagno abbastanza, è vero, ma non ho diritto ad agevolazioni, e rischio persino di finire nella seconda aliquota.

 

Poi finalmente vedo aprirsi la pianura… alle spalle le montagne, davanti le colline dove fanno uno dei vini più buoni del mondo. C’è anche un laghetto, un locale enorme dove quando avevamo 18 anni venivamo il sabato sera. Bazzicareimmagine con la Panda era memorabile. Son pochi km, ma allora mi sembrava di mettere un oceano. Ora che le mie distanze son totalmente cambiate mi pare persino strano ripensare a come mi sembrasse veramente un mondo nuovo questo anticamera di civiltà.

 

Oggi ho fatto qualcosa di bello. Il motociclista che disegna occhiali ed un altro mio amico che si occupa di meccanica lo dicevano.. ogni loro creazione era un figlio. Oggi è nato il mio. Ed è splendida. Ha un nome nato da una fulminazione mentre tornavo dal bar del cuoricino. Ora è nulla, è una società appena creata dal notaio. Però ha il mio nome, un minimo di quota mia e ricoprirò un ruolo importantissimo. E’ nata intorno ad un’invenzione, in 3 mesi ho imparato tanto sull’argomento, e ci credo un casino nel successo. So che le possibilità sono due. O passa inosservata per qualche nostro errore, oppure sfonda e diventa una delle più importanti innovazioni da qualche decina di anni a questa parte nel suo settore. Io propendo per questa seconda ipotesi.. in fondo.. ogni scarafone è bello a mamma soja!

 immagine

Finalmente la pianura. Incomincia un pezzo di autostrada che attraversa due regioni, da cuore a cuore. Non c’è molto da guardarsi intorno, però è sempre rilassante. E poi c’è la sosta di rito per il caffè in quel mezzo autogrill che c’è. Ogni tanto mi concedo anche qualche scampagnata nella statale.. però questo è il tratto ideale dove metter su qualche bella canzone e ascoltarsela per bene... con il piede sinistro rilassato, guardare un po' il paesaggio che scorre più veloce..

 

Il mio capo mi ha parlato dei suoi piani. Se continua così nel giro di due anni si apre una filiale nella città del santo. Si ok.. si torna a terre più vicine a quelle natie.. ma in fondo qui non stavo male, anzi. Poi ho anche voglia di casa. Avevo visto un bel appartamento con un soppalco, luminosissimo. La regione passa anche un buon mutuo agevolato. La mia prima casa sarebbe come l’ho sempre sognata… ma se poi dopo un po’ tocca levare le tende…?. Ho voglia di un posto mio, solo mio, tutto mio. Ma non mi sento ancora pronto per piantare i picchetti delle tende, ho fatto e visto un decimo di quello che mi ero prospettato.

 

Finisce l’autostrada, ora c’è l’ultimo pezzo di statale. Una serie di rettilinei interrotti da brevi passaggi in mezzo a qualche paesetto. Son diversi anni che ci immaginepasso bene o male, ma tante volte ancora non so bene quanto distante sono dalla meta. A volte si vedono vigne, a volte capannoni. Però questa terra un po’ zingara mi piace molto. In mezzo c’è il ristorante da camionisti, ci son passato anche la notte dei mondiali, anche se memorabili resterà la grigliata di una domenica a mezzogiorno… qualcosa di più unto non lo ricordo.. ma che soddisfazioni!

 

Mi son liberato un casino vedendo mia ex. E’ incredibile come la noia di stare con lei 10 minuti abbia fatto quello che 3 anni non son riusciti a fare. Basta rancori, basta dubbi su “chissà che accade quando la rivedo”, basta vergognarsi di pensare a lei perché non arrivi lo spettro del “magari mi piace ancora”. No.. ora ho tempo per vivere senza zavorre, senza paragoni e senza ricordi ingombranti.

 

E così arrivo davanti il viale d’entrata. Qui sto proprio bene. Sto cominciando a mettere anche qualche amicizia che non fosse universitaria. E poi un’altraimmagine settimana che comincia. L’ultima l’ho chiusa allo stremo delle forze, molto, molto stanco. Questa sembrava cominciare con molti pensieri.. non ero al massimo.. però sotto sotto sapevo che senza la fretta, senza la smania di sistemare, solamente aspettando il momento giusto tutto può andare a posto. Non è ancora successo nulla, ma sento che comunque le cose possono andar bene… sempre.

Il mio viaggio di ogni settimana è un filo conduttore, la barriera tra la settimana e il fine settimana, fra una casa e l'altra. Pero' un periodo di pensieri sconnessi, pure un po' disordinati..

Buon martedì!

 
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ladyblack81
ladyblack81 il 04/10/06 alle 08:48 via WEB
c'era una canzone dei subsonica (tanto per cambiare!) che ascoltavo spessissimo a giugno e diceva così... Strade che si lasciano guidare forte, poche parole piogge calde e buio. Tergicristalli e curve da drizzare, strade che si lasciano dimenticare.... Forse sta a pochi metri da me Quello che cerco e vorrei trovare La forza di fermarmi Perchè sto già scappando mentre non riesco A stringere più a fondo e ora che sto correndo Vorrei che fossi con me Che fossi qui Sento a pochi metri da me Quello che c'era e vorrei trovare La forza di voltarmi Perchè se stai svanendo io non ci riesco A stringere più a fondo ora che sotto il mondo Vorrei che tu fossi qui Che fossi qui
 
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