Creato da carlo_morelli il 02/03/2008
Le parole sono un mezzo insufficiente per esprimere il pensiero

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Sul viale del tramanto a mezzo dì

Post n°21 pubblicato il 29 Giugno 2016 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

Ho dimenticato come ci si sentaquando si è felici. Ormai tutti i giorni hanno il sapore amaro della sconfitta, il suono del silenzio e il senso di vuoto che si prova quando si cerca di stringere l'aria. è così che succede, quando l'ultimo sogno si è infranto, quando l'ultimo sorriso sincero si è spento, quando i bei momenti appartengono al passato e sai che che non ce ne saranno più di così felici in futuro, quando non hai più speranza, perchè neanche un miracolo può regalarti un lieto fine. Si ha solo l'insistente, prepotente e svogliata forza di andare avanti, senza una meta, senza un perchè, senza un senso e così senza un domani. Si fa solo quello che si deve, ci si arrangia con le poche risorse che si hanno a disposizione, senza porsi domande, ponendo un piede di fronte all'altro, fino a quando si riesce, fino a quando si può. A dar colore al nostro mondo, a dargli un senso sono le persone ceh ci vivono a fianco, quando non c'è più nessuno, è duro continuare a credere di non aver sbagliato, anche se io non ho mai capito cosa avessi sbagliato. 

La cosa più terribile è che ho sempre è che ho sempre saputo chi e cosa fosse davvero indispensavile, sebbene abbia lottato con tutte le mie forze, non sono riuscito a cambiare quel destino che oggi mi fa giacere stordito nel mio angolo di mondo. Sapere che tutti gli sforzi, tutti i sacrifici e tutte le battaglie combattute abbiano portato a questo, mi fanno pensare ad un'enorme ingiustizia, contro la quale nulla si può. Ma non ha importanza, ora tutto quello che ne ha è fare un altro passo e poi un altro ancora, lasciando che il destino faccia il suo corso. Come una foglia che spinta via dal vento, non pone resistenza, non si chiede dove sarà portata o perchè, percorre la sua strada senza che questa le appartenga, lasciando che sia come deve essere. Non sempre esiste un altrimenti, per quanto si sia lottato o per quanto lo si sia desiderato. A volte il destino non tiene conto di che e quanto siamo, è solo un oscuro, insensibile ed ingiusto schiavista.

 
 
 

L'odore del vento

Post n°20 pubblicato il 21 Giugno 2010 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

Per quanto non ami questa stagione, inizio a sentire la sua mancanza. Sembra che il caldo non voglia arrivare e che le nubi, sparse nel cielo, oscurino la mia voglia di sognare. Quando penso a quante cose sono cambiate in un solo anno, mi sento impotente di fronte agli eventi. Per fortuna non tutto muta. Alcune cose, anche piccole, rimangono uguali e sembra che il tempo non possa nulla contro di loro. Purtroppo però, non sempre queste sono positive ed è così che la sfida continua, giorno dopo giorno. Oggi mi riscopro per quello che sono, con i miei pregi ed i miei difetti, con le mie vittorie e le mie sconfitte, e so che posso ancora lottare per migliorarmi, non importa quanto sia tardi. Tante cose stanno per cambiare e cambieranno inesorabilmente, che siano buone e non, che siano volute o meno, è una strana sensazione che avverto nell'aria. Ci saranno nuvole e pioggia, ci sarà sole ed arsura e ci sarò io, solo sul palcoscenico della mia vita, a percepire gli odori dei prossimi eventi che il vento porterà  con sè.

 
 
 

Il Domani

Post n°19 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

Passo nel silenzio ogni istante
in attesa del suono che tanto desidero.
Così passa un minuto, il minuto successivo
quello dopo e quello dopo ancora
senza che nulla accada.
Così i minuti diventano ore,
le ore giorni
ed i giorni mesi.
Il silenzio è così prolungato
da acuire il proprio suono,
tanto ch'io possa udire
il fruscio del nulla
e confonderlo con qualcosa.
Mi sento come una foglia verde
caduta in primavera
che spera prima o poi
che la linfa vitale
la inondi di nuovo.
E mentre il penducolo si atrofizza
questa si ingiallisce
fino a raggrinzirsi
in una danza di morte
ch'essa chiama speranza.
Vivo nello spazio
dopo un punto e a capo
aspettando un carattere
che non può esistere.

 
 
 

Hello world

Post n°18 pubblicato il 07 Marzo 2009 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

 

Salve a voi pochi lettori che in questo blog di tanto in tanto fate capolino. É davvero un sacco di tempo che non butto giù un po' di pensieri. È stato un periodo pieno e con dei gran bei momenti, tanto belli da togliermi il tempo e la voglia di scrivere. Purtroppo però la felicità non è per sempre e non esisterebbe se non si vivessero anche momenti terribilmente cupi. Da poco più di un mese a questa parte è iniziato uno dei momenti più brutti della mia vita e senza ombra di dubbio alcuno, il più triste. Solitamente riesco a risolvere i miei problemi da solo, senza aver bisogno né di consultarmi con qualcuno, né tanto meno di chiedere aiuto. Così, stupidamente, mi sono sempre sentito libero dagli altri. Pensare però di non aver bisogno dell'aiuto altrui è solo un'illusione ed in questo periodo me ne sono veramente reso conto. Mi sono trovato di fronte a più di un problema che non ero in grado di risolvere indipendentemente ma ho trovato sempre qualcuno più esperto di me disponibile a darmi una mano. Ma per il più grande, ed il più penoso dei miei problemi mi sono ritrovato a doverlo affrontare da solo. Quello che mi spaventa è la possibilità che non esista una soluzione. Chiedere aiuto per qualcosa che conta davvero tanto e ricevere un inspiegabile rifiuto è la cosa più tremenda che potessi immaginare mi accadesse. Per quanto la mia mente continui a cercare un soluzione, non riesco a vedere una via d'uscita e forse per la prima volta in vita mia, mi sento davvero solo. Non ho mai temuto la solitudine, forse perché, per quanto sia, non sono mai stato veramente solo, avevo sempre la possibilità, in qualsiasi momento, di aver qualcuno accanto; ora però, nella situazione in cui mi trovo, non ho più questa opzione e la solitudine imperversa nel mio cuore. Ho sbagliato più volte senza accorgermene, se non quando era troppo tardi per porre rimedio ai miei errori. Tutto quello che vorrei è poter tornare sui miei passi e scrivere un finale diverso a quanto accaduto. Purtroppo questo non è possibile e tutto quello che posso fare adesso è ricominciare daccapo. Non posso cancellare con un colpo di cancellino la tristezza ormai incisa sulla lavagna della mia vita, ma posso cercare di ripartire dall'ultima cosa giusta che ho fatto e sperare che abbia imparato qualcosa dalla lezione infertami, non commettendo più gli stessi imperdonabili sbagli. Spero di essere tanto fortunato da avere la possibilità, in futuro, di trovarmi di nuovo nella medesima situazione e di saperla gestire con più saggezza. È per questo che il titolo di questo pezzo è Hello world, la tipica frase che si stampa sullo schermo quando si fa il primo programma sul pc. Ora il mio schermo è vuoto e devo ripartire da zero.

Hello world, spero di riuscire presto a tornare in superficie ad ammirarti di nuovo.

 
 
 

Crack

Post n°17 pubblicato il 06 Giugno 2008 da carlo_morelli
Foto di carlo_morelli

Senza parole.... Forse è il caso che mi fermi un attimo a riflettere.

 
 
 
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