La giornata di ieri mi ha visto correre da Ferrara in direzione Polesella passando per Pontelagoscuro. Questo passaggio intermedio era dettato dalla volontà di visitare il paese dove nel 2002 sembra vi siano stati fatto degli avvistamenti di UFO. Il paesino lasciava trasparire un non so che di sinistro. Era desolato. Sarà stato forse l’orario poco consono al turismo, le tre del pomeriggio, o il condizionamento dovuto a tali vicende fantascientifiche, eppure il camminare per questa via principale e vederla totalmente silente e deserta mi trasmetteva una certa inquietudine. Non avendo attraversato la mia strada nemmeno un Nano Verde ne’ uno Yeti o un Gremlin, mi sono fermato per una breve pausa e poi ho tirato dritto senza ciondolarmi in tour turistici. Lasciato il paese ho imboccato il lato destro del po’ e mi sono diretto alla volta di Polesella. Inizialmente ero un po’ angosciato dai racconti che Luca, ragazzo conosciuto a Ferrara, mia aveva dettagliatamente narrato la sera prima. Mi aveva descritto i sentieri lungo l’argine del po’ come un punto di ritrovo di maniaci pervertiti che cercano di avvicinare i passanti per rapporti occasionali fugaci di stampo omosessuale. Ovviamente non era quest’ultimo aspetto ciò che mi preoccupava, sono assolutamente per la libertà sessuale, quanto il fatto che qualcuno,uomo o donna che fosse, potesse braccarmi e trascinarmi in mezzo ai cespugli contro la mia volontà. Fortunatamente la corsa è proceduta serenamente e con grande carica emotiva. Ero fomentatissimo a seguito del mitico giornatone precedente. Purtroppo, a circa 4 km da Polesella ho avuto un incidente che m’ha costretto a terminare la tappa camminando e per il quale tutt’ora zoppico. In sostanza mi si è spaccata l’unghia del dito medio destro e sotto si è formata anche una vescica. Il dolore è simile a quando ti cade un’unghia e resta la carne viva!!! Il farmacista mi ha dato un antibiotico da mettere in locale ed un paradito di spugna con il quale oggi tenterò di correre. Incrociamo le dita, non è che riesca a camminare un granché bene…
Destra del Po
La giornata di ieri mi ha visto correre da Ferrara in direzione Polesella passando per Pontelagoscuro. Questo passaggio intermedio era dettato dalla volontà di visitare il paese dove nel 2002 sembra vi siano stati fatto degli avvistamenti di UFO. Il paesino lasciava trasparire un non so che di sinistro. Era desolato. Sarà stato forse l’orario poco consono al turismo, le tre del pomeriggio, o il condizionamento dovuto a tali vicende fantascientifiche, eppure il camminare per questa via principale e vederla totalmente silente e deserta mi trasmetteva una certa inquietudine. Non avendo attraversato la mia strada nemmeno un Nano Verde ne’ uno Yeti o un Gremlin, mi sono fermato per una breve pausa e poi ho tirato dritto senza ciondolarmi in tour turistici. Lasciato il paese ho imboccato il lato destro del po’ e mi sono diretto alla volta di Polesella. Inizialmente ero un po’ angosciato dai racconti che Luca, ragazzo conosciuto a Ferrara, mia aveva dettagliatamente narrato la sera prima. Mi aveva descritto i sentieri lungo l’argine del po’ come un punto di ritrovo di maniaci pervertiti che cercano di avvicinare i passanti per rapporti occasionali fugaci di stampo omosessuale. Ovviamente non era quest’ultimo aspetto ciò che mi preoccupava, sono assolutamente per la libertà sessuale, quanto il fatto che qualcuno,uomo o donna che fosse, potesse braccarmi e trascinarmi in mezzo ai cespugli contro la mia volontà. Fortunatamente la corsa è proceduta serenamente e con grande carica emotiva. Ero fomentatissimo a seguito del mitico giornatone precedente. Purtroppo, a circa 4 km da Polesella ho avuto un incidente che m’ha costretto a terminare la tappa camminando e per il quale tutt’ora zoppico. In sostanza mi si è spaccata l’unghia del dito medio destro e sotto si è formata anche una vescica. Il dolore è simile a quando ti cade un’unghia e resta la carne viva!!! Il farmacista mi ha dato un antibiotico da mettere in locale ed un paradito di spugna con il quale oggi tenterò di correre. Incrociamo le dita, non è che riesca a camminare un granché bene…