L'infinito spazio

da Io e Dewey di Vicki Myron


No, in realtà fu molto di più. La storia di quel trovatello rispecchiava quella di Spencer. Ci identificavamo in lui. Quel gatto lasciato come morto nella cassetta della biblioteca, stremato, solo, ma attaccato alla vita con le unghie e con i denti era come tutti noi. E se lui era riuscito a sopravvivere a quella notte scura e fredda, e poi tutto si era trasformato nella cosa migliore che gli fosse capitata, allora poteva succedere anche a noi, no? Bastava fare come lui, non perdere mai la fiducia nè il gusto per la vita, rimanere umili, sereni, aperti al futuro.