GIGI MANFREDI

GIGI MANFREDI A R. KIPLING


Sono riuscito a conservare il controllo quando tutti intorno a me lo avevano perso e scagliavano le loro colpe su di me; Sono riuscito ad aver fiducia in me stesso quando tutti ne dubitavano, ma anche a tener conto del dubbio; Sono riuscito ad aspettare e non stancarmi di aspettare, ho udito mentire su di me, e non ho ricambiato in menzogne, ho visto odiarmi, a non mi sono lasciato prendere dall'odio, e tuttavia non sono apparso troppo buono né troppo saggio;Sono riuscito a sognare senza fare del sogno il mio padrone; Sono riuscito a pensare senza fare del pensiero il mio scopo; Sono riuscito a far fronte al Trionfo e alla Rovina ed a trattarli allo stesso modo, come due impostori; Sono riuscito a sopportare di udire la verità che ho detto distorta da poveri ignoranti per ingannare gli stupidi, ed a contemplare le cose infrante a cui ho dedicato la vita, e mi sono piegato a ricostruirle con strumenti logori;Sono riuscito a fare un mucchio di tutte le mie vincite e le ho rischiate in un colpo solo, a testa e croce, ed ho perduto ed ho ricominciato di nuovo dal principio e non ho detto una sola parola sulla perdita; Sono riuscito a stringere il cuore, i tendini e i nervi per servire al mio cuore quando sono stati da tempo sfiniti, ed a tener duro quando in me non restava altro tranne la Volontà che diceva: "Tieni duro!".Sono riuscito a parlare con la folla e a conservare la mia virtù, ed a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente. Sono riuscito a non essere ferito dal nemico né dall'amico più caro, né dai miei fratelli; Sono riuscito ad avere la consapevolezza che tutti contavano per me, ma nessuno troppo; Sono riuscito a occupare il minuto inesorabile dando valore ad ogni minuto che passava, ma…..Caro Kipling, mia non è la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che è di più - sono un “Uomo Solo”, sulla vetta di una alta montagna…a guardare giù... gli altri, che stanno cercando…quell’essere, simile a loro, che ero prima!