Viaggio tra infinite inflessioni della voce,tra gesti inconsapevoli..come esserci,essendo altrovefino a sentire quell'aroma di caffè,quello del più tostato fine.menteche la tua tazzina si solleva ,quella ceramica ti sfiora.Viaggiare seguendo un segno,un foglio di carta dispiegatoche ancora porta le rughe delle tasche,scosse improvvise che mutano frontiere di un uomo che ascolta agli angoli dei bar,mirando l'umanità e il suo contrario attorno..come zingaro scippa la disattenzione di un padre al figlio che vuol grande troppo in fretta...e della straniera illumina il segreto amore...Un fascino sospeso il suo viaggiare tra un clikSilEnte e... quel riandare il gusto della parola al suo sommarsi,si esercita così quel viaggiatore per ritrovar misura,dove il senso dentro il poco si fa tantocammina ancora fin dove avviene e si fa muto poi gira l'angolo,volge gli occhiall'orologio ad acqua rassicurane riconosce il volto...come del vino al palato il gusto nel tempo successivo.All'aperto piove e nevica,lo sapeva quello zingaro,lui può sentire gli spifferi delle fessure del suo bar causale,sciarpa di geko l'avvolge ai conti delle possibilità,alternative ai varchi aperti come di bimbi le fontanelle in testa...e ancor rinviene semi tra gusci che si spaccanomentre la sua andatura diventa insurrezione...
viaggio... fino all'insurrezione,a svelar mistero
Viaggio tra infinite inflessioni della voce,tra gesti inconsapevoli..come esserci,essendo altrovefino a sentire quell'aroma di caffè,quello del più tostato fine.menteche la tua tazzina si solleva ,quella ceramica ti sfiora.Viaggiare seguendo un segno,un foglio di carta dispiegatoche ancora porta le rughe delle tasche,scosse improvvise che mutano frontiere di un uomo che ascolta agli angoli dei bar,mirando l'umanità e il suo contrario attorno..come zingaro scippa la disattenzione di un padre al figlio che vuol grande troppo in fretta...e della straniera illumina il segreto amore...Un fascino sospeso il suo viaggiare tra un clikSilEnte e... quel riandare il gusto della parola al suo sommarsi,si esercita così quel viaggiatore per ritrovar misura,dove il senso dentro il poco si fa tantocammina ancora fin dove avviene e si fa muto poi gira l'angolo,volge gli occhiall'orologio ad acqua rassicurane riconosce il volto...come del vino al palato il gusto nel tempo successivo.All'aperto piove e nevica,lo sapeva quello zingaro,lui può sentire gli spifferi delle fessure del suo bar causale,sciarpa di geko l'avvolge ai conti delle possibilità,alternative ai varchi aperti come di bimbi le fontanelle in testa...e ancor rinviene semi tra gusci che si spaccanomentre la sua andatura diventa insurrezione...