Il Gioco del Mondo

Non è poco quel che sappiamo già


 Poesia westernNell'avamposto dietro alle cose prive di seche sfuggono da sè prive di veritàsentinella delle retrovie guarda le spalleil collo di donna è il confine, la misticadi guardia nell'avamposto tiene d'occhio il confinel'orizzonte lontano da prender per manoè il niente che aspetta, è quel che non si sàogni tanto uno sparo, un buco nel cielouna pallottola che fischia, una paura in menoOgnuno ha in se un deserto dei tartariun nemico invisibile che sta dentro sèma è fuori che lo cerchi e crei avampostiperlustri le mura girando a cavalloNell'avamposto ogni senso sta nell'attesaUn'uomo a cavallo avanza nel nienteE' la che l'aspetta cio che verràe ti tieni pronto, la pistola sempre caricaquel che temi è la fine, quell'orizzonte lontanocio a cui vai incontro e se quell'incontro non avvienetu stai di guardia nell'avamposto per il tempo che vienein ogni uomo c'è un'anima western, solitario e senza metauno che prende su e va incontro al niente che non saUn uomo, un cavallo, un avamposto da proteggereNell'avamposto gli spalti guardano l'uomo allontanarsiNon puo piu aspettare cio che teme non verràCi sono avamposti dove molti trascorrono la vitain attesa di bizzarre e assurde coincidenzePer sfuggire al nulla si sta di guardia al desertoaggrappati all'attesa di qualcosa che ci dicache non siamo niente se non tempo sprecatoE' per questo che molti si costruiscono un avampostoUn uomo solo con il suo cavallo si allontanauna scia di polvere alzata dal vento dietro di sèIl mondo si divide in due categoriechi ha la pistola carica e chi scavatra chi ha un cavallo per andaree chi resta di guardia all'avamposto"Incapace di combattere si trova nella morte l'estrema vittoria"La parola da saltare è VittoriaNon è poco quel che sappiamo gia