NinnaNanna,mitraglia e coltello...Ederlezi da intonare,non un gioco di prestigio
ninnananna che va nel sangue,giorni infiniti nel petto,ai piedi tamburi,fanfare nei passiper ore e ore intorno,si addormentano nel palmo della mano disteso come seta sui letti,dote o sogno. Nelle sere distingui tra i canti di mille taverne sopra ogni cosa un'orchestra,un denso sussurro passa per le mani un filo come lenza tra le dita di parole grandibiglie tra l'indice e il pollice..è allora che intoni quel canto come a divorarne le segrete partiture del corvo bianco come elefante mi avvince la traiettoria del suo andare,degli intelletti il sentire,dell'esercizio la gravità nelle vene;non sapevo quali strade ti fecero bambino il cammino,il lascito,la profezia,eppur risuona delle biglie la pioggia essenziale e tenacecome giunco infrangibile al vento maturi nel volo di un pensiero scambiato,ombra inquieta la tua, lì dove mi fermai d'improvviso al suono d'osso che spezzaCos'ha da suonare?Sui muretti le chiacchere s'accendono svelte,senza peso risalgono dei muscoli la geografiacome mille orchestre di uccelli impetuosi a crepuscolo acceso. Le disattenzioni dei giorni si difendono con denti di lupi.
e il corvo stacca l'urlo dal muroè un dono,il lascito,la profezia la parola Rayuela sarà *Profezia*