Il Gioco del Mondo

Quiete sdraiata in poche mosse


Quiete è un respiro poetante,paziente...che ogni presenza chiede,ci tiene in sua prossimità...la senti agire nel fiato trema in una tensione com-movente,ti scuote intimamente,ti fa sentire nel grembo del mondo...ritagli di quiete...che luccicano gli occhi,fino a toccarli per spostamenti minimi di gioie e dolori...non c'è clamore   ...e tutto diventa grande e piccolo insieme..un immortale senso della morte è quel sospiro...si allunga come due volti,due strade...la parola e il silenzio.. mentre parla si lascia subito scomparire..lasciandoci l'offerta della memoria di chi c'era...  un uomo una donna che stanno brillando sull'altare della fine...un tronco spalancato e perfetto...   Tano, una voce d'argento  sale aperta come un ventaglio nel cielo...così il sasso ritorna alla sua storia nelle mani in preghiera,dove il futuro si restringe non urla la poiana,l'oca fa voli senza slarghi.... ........ci difende la quiete piegata nelle tovaglie,non c'è scarto nel gesto che depone i piatti per la sera..le mani carezzano Faruk terzo...forse l'ultimoc'è verità e si traduce,unisce la parola alle pareti..quella quiete non era più davanti a me.....ma fluiva liquida dappertutto,attorno,con il coraggio dei marinai gli Sposi distendono la rotta dei Magi..la loro grotta è un quieto santuario-gli racconto dei boschi,dei miei,di Monte Mario...trema la parola Bosco...ne canto piano i miracoli,i segreti,e ancora il suono si forma con il ritmo che deve..per grumi,fessure,vuoti..doni,votiDei sassi gli dico il lancio,lo scatto,il fischio..-Con un tocco d'infinito alla gola la quiete comanda le mosse...si salteràconMosse(Tano è un poeta,scultore,oste della più antica Osteria bologneseFaruk terzo..il terzo gatto Faruk )