Il Gioco del Mondo

Origami


Alto è sparito e torna a Cloe, grande città stornita, le persone che passano sulle vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l’uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi si incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano….Qualcosa corre tra loro, uno scambiarsi di sguardi come linee che collegano una figura all’altra e disegnano frecce, stelle, triangoli, finchè tutte le combinazioni in un attimo sono esaurite, e altri personaggi entrano in scena…Una vibrazione lussuriosa muove continuamente Cloe, la più casta delle città. Se uomini e donne cominciassero a vivere i loro effimeri sogni, ogni fantasma diventerebbe una persona con cui cominciare una storia di inseguimenti, di finzioni, di malintesi, d’urti, di oppressioni, e la giostra delle fantasie si fermerebbe.(Iralo Calvino - Le città invisibili - Cloe)
 Siamo origami,  ognuno piegato su di sè,  ogni giorno un lembo di luce  chiuso dentro un'altra piega dove la luce non stà e ripiega nel buio di ognuno Ogni piega una punta che spunta nel petto
 Torna a casa la rana dalle mille zampe .... incantata Kaeru....narimi cosi da restringersi a sole sillabe d'infante Carta piegata dispieghi parole si aprono diventando così, giganti
 Dici origami e pieghi parole parole dentro altre parole che diventano sempre più piccole Segreti nascosti che appendi nel tempio Parole piegate balena duduk monaco narimi elefante cloro biscotto branzinodesertoRayuelaè Deserto