Il Gioco del Mondo

Deserto


Deserto è lo sguardo, vuoto, di Paul figlio di Leto, come il deserto arido che è la sua casa. Accecato, la legge fremen lo vuole reietto e lui va. Tornerà trasformato in Dio. Segui la sua orma o diva e canta le sue lodi, canta colui che avendo visto il mondo e l'universo e il futuro, non sa ancora accettare il proprio destino. Il sasso lo osserva, avendo finalmente incontrato colui che lo sopravviverà, essendo eterno.Cantami, o diva, la storia e gli amori di grandi dinastie, di donne perfette e della sorellanza che le accomuna, di sublimi seduttrici disinteressate alla passione, di amanti magnifiche e fredde, di eroi grandissimi schiavi della spezia e di disegni contenuti in piani che facevano parte di progetti ormai sopravvissuti ai loro creatori.Il Mentat, il calcolatore umano che io sono, ha perduto il sogno. Solo Jessica e le sue eredi potranno restituirlo all'amore, che ormai ha abbandonato i suoi ricordi. E' solo, e non gli piace. Volge lo sguardo lontano, laddove ormai le orme di Leto, incamminatosi fra le Dune, si cancellano per la sabbia andando incontro a Shai-Hulud. Il Mentat guarda l'orizzonte, sperando di intravedere una carovana, in attesa di una Bene Gesserit travestita da zingara, in attesa di una Strega.Si salta su STREGA.