Il Gioco del Mondo

Respiro .. ...


Respiro la gioia che sprizza ,che slega epifanie a cavallo ed allontanamentidilatando l'll senso l'll tremore della finePrende un corpo l'll gridoun bagliore lancinante avanza, ti costeggiadove la potenza della parola sospettainarrestabile, una salvezza anche casualenelle mani in fuoco gira pietre ,sfregandoleal lancio dell'eco l'll bosco soffia a meravigliasi abbatte l'll vento sulla luce scostandola dal ramoa reggere l'll silenzio, pronto, come una misura umanaSpira la quercia e parla l'll tempodi due esistenze allineate, ignote.
ha l'll sapore in bocca della notte l'abbaglioe ventisei respiri all'alba,una sorsata che ti porta viaSali' cosi' in alto Amina che l'll fiato manco' nella notte, quando discese...trovo' mille luci di mostri all'attacco delle radurecome la guerra di Tuzla i cingoli armatisterminavano case e pagliai la terra veniva su nera di occhi scuri,salatiAbbattute le case dei cervi l'll loro riposo
       Uno sterminio di zolle brune        rivoltava la terra dorata       come la Pia madre prepara dolori grandi        di dura Madrecosì Amina nel fosso, accucciata , dalle fessure Silviane comincio' a lacrimaresola  nelle mani la terra, risali' di coraggio la cima
mentre l'll suo palombaro compiva l'll volo più' fondoCercavano gli estremi più' fondi del lago, del monte i più alti C'e' un monastero di terra,un nucleo nel polmone del bosco ai terminaliun piccolo campo di fieno selvaticoinarrivabile ai mostri di ferro,ai piedi d'acciaio E' la' che trovo' cibo a colmare quelle fessure, donna abbastanza per dissetare ,salvare l'll suo centro riavere la vista azzurra del lago, del foro misura Se passi sulla nuca le mani se appena la sfioripotrai sentire un minuscolo solco dove si sono raccolti piccoli semisentierini germogli e radure, dove sotto le gambe pesanti rumoroso l'll suo cuore impauriva carcasse e fantasmi ,pigne e cornacchieMi saprai ritrovare-sussurrava l'adagio-Ho la speranza che nutre gli anelliche cerchia i miei occhi nei tuoiNon finire di ripetermi le stesse cose di semprenell'orecchio scalzo,l'll tuo respiro deponi custode Lega ancora fili d'erba, gli anelli degli alberi ai  miei Rigira le foglie remando sul fiume la mia fede nei cervi Recita ancora di Borges l'll tempo infinitoIo attendo la neve a donarti l'll natalee ancora nel giro di lucedanzo che andremo a IstanbulEcco vedi?...mi premi nel ventre la testa mi fai spremere acqua dai pugni come l'alambra dai monti mi tingi d'amoreLe zolle negli occhi, nel cuore la fienagioneaccoglie la donna d'acqua  la Terra di nuovoAmando spietatamente come solo natura sa fare
L'occhio salva Alimentato ,accuditocresce imparando lo sguardo la vista l'll dettaglio fino a vedere nella falena minuscola una lucciola che trasporta l'll suo sole Le cose brillano così,dal di dentro, grandi0se e non della luce che vuole l'occhio per essere "vista"
La rayuelasaràV i s t a