Il Gioco del Mondo

Nell'Haoma dell'Avesta


Sacrificio adagiato crepe a crepesacer factum insinuare la montagnanella fenditura al NomeProprioi propri nomi, restituiti al gestoaggiungendo al ruggito originarioun segno di Mogù che può..che sarà di l'll Nel sacrificio abbiamo imparato -la linea che non rimane in cieloche un minuto, sul dolore dato per eternoChe accucciarsi a terra non e' diminutivo,un gettarsi via perchè  le cose è  da li che nasconoquando è tempo che scompaiono di bianco in volta                                                              rannicchiarsi per trattenere sè                   posando sotto la mano  l'll suolo                                                                 che dice: resta.Genuflessi,                  senza questue, per_l'll_ dono                                                              resta qui. Ancora.Stringi i denti                   a sacrificio,per riduzione                                           L'abbandono-sai- non ha misure                                   eccede sempre ~solo» per abbondanza                                       di vuoti di ferite in solchi . In buchi                                            come fa la grandine coi frutti                                                  -in via di Guarigione-E' vero: non so per quale soma-come l'ape dell'esagono la fine-ma la fede spinge, avanti i musi, a berei passi agli animali che non siamoper la spremitura ultima del succo quell'ottava inconosciuta che la serava al futuro avvolta nell'antilope coi pugni stretti sotto la sua tendaa far la cerva nell'Haoma dell'Avesta-compiere sacrificio è sottrarre? l'll dolore proprio__proprio alla tua vista. che proteggo- Sìcome le madri hanno imparatoa rammendare prive di ditale,nel pungersi  le vene, ad esclamarein viso per l'amato : guarda che bel rosso ti ho trovato La Rayuela va in trovato