Il Gioco del Mondo

Altro


Altrod’istinto,diverso;identifico  in lui  imperscrutabili vite.Nomadi dai traguardi cervellieriveduti  un tempo nelle caligine delle atteseladdove  indivisi frastuoni possiedono l’intonazione degli addii.L’Altro  imminenteè lo straniero che è in noi reso irriconoscibile.Il suo viso si rispecchianelle linfe silenziosedei  mari.Se lo ammiri bene intravedrai il tuo stesso  volto. Se spiegherai l'udito nella cecità,lo udrai e nel  suo dire vibreranno  i battiti come sonatedel tuo egual cuore.Non siamo noi soli  ad essere noi  stessi.Siamo sincroni , coevi nei  gesti di altre genti,siamo diversi, un altro  tutt’uno senza saperlo,siamo in ognuno,sono con te nei   tuoi giorni,nelle tue nottiese  non cadrai con loro,loro non cadranno con te.  
 ...così capita a volte, leggendo Aristotele, di essere guidati per sentieri irti  di concatenazioni logiche lunghe e complesse, che poi d'improvviso, a una svolta, si aprono in radure limpide e piane, cristallineepifanie del pensiero...come..."L'amico è un altro se stesso" Ho sempre creduto che la solidarietà, il protendersi verso l'altro e dimenticarsi un attimo di se stessi sia la nostra grande possibilità di invertire rotta. A Pachino lo hanno dimostrato! Prendiamo esempio!