Penelope

Come sempre in queste occasioni credo si tenda a parlare troppo di un argomento non molto conosciuto. Questo non sta a significare che le morti di questi giorni non mi abbiano colpito, anzi. Ma quello che forse chi ne parla dalla televisione e sui giornali non considera è che nessuno, nemmeno lo scalatore più bravo e preparato del mondo, sia al riparo da errori o avvenimenti naturali imprevedibili. Sicuramente la "voglia" di aggiungere una vetta come il k2 al proprio carnet fa gola a molti, ma sono anche sicuro che queste persone sanno bene che il confronto è impari, che la montagna e la natura in generale possono in ogni momento voltarci le spalle e mostrarsi il loro aspetto più duro e impietoso. Mi piace ricordare una frase, non mia, secondo la quale una vettà si può dire conquistata solo quando se ne è discesi, ed anche allora ricordare che è la montagna che ce lo ha permesso". Il mio miglior augurio a chi ancora oggi stà lottando per tornare a casa, un saluto a chi non ci farà più ritorno, e un sorriso per la padrona di casa. bye hwy29

Sono d'accordo con te...arrivare sul tetto del mondo è diventata una moda a costo della vita propria e degli altri. Ma soprattutto mancando di rispetto a questi monumenti, a queste opere d'arte della natura che sono le montagne. E' rischioso fare alpinismo ed è rischioso andare sott'acqua e fare sub. Tutto è un rischio, basta esserne consapevoli e i grandi esperti lo sono, oltre ad essere molto preparati. Un Sorriso a te Penny

Ciao Penelope ho letto le ultime news. Meno male che marco ne è uscito vivo da quell'inferno. Come già ti dicevo il clima si sta facendo sentire lo scioglimento dei ghiacci si manifesta anche in quota. Spero di trovarne qualcosa per la spedizione che sto preparando per settembre 2009. Baci dalla croaza