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 L’intervista a Claudia Brunetto

Claudia, cosa rappresenta per te il tuo lavoro?

Per me il mio lavoro non è un lavoro, ma una passione perché è una sorta di denuncia al popolo delle cose che accadono nella mia città e metto molta passione in quello che faccio perché a me piace molto scrivere.

Come sei entrata a far parte di un gruppo e di un giornale così importante?

Abitavo a Roma e un giorno mi sono decisa di intraprendere una vita a scrivere, ho bussato alle porte del giornale e ho fatto un provino. Ho formulato un articolo su Santa Rosalia e sulla devozione degli emigrati.

Quanto ti retribuiscono?

Non ho una paga fissa, ma varia a secondo dal materiale che propongo al giornale, perché posso vendere le notizie anche ad altri giornali.

Come si svolge la tua giornata lavorativa?

Non ho una giornata predifinità, ma sono sempre fuori a caccia di notizie.

Hai lavorato solo per questo giornale o anche per altri?

Ho lavorato per altri giornali teatrali e poi di cronaca, Repubblica ed altri giornali on-line.

La tragica morte di Paolo Borsellino

Era una domenica del 19 luglio 1992 , 57 giorni dopo la morte di Falcone. Borsellino a bordo di una croma blu scortato dai suoi agenti lascia la sua villa per andare a prendere sua madre Maria Lepanto e  portarla dal dottore. Borsellino scende dalla sua auto con la scorta e si avvicina al citofono della palazzina dove abitava sua madre; in quel preciso istante, in un palazzo ancora in costruzione, un'altra mano schiaccia un altro pulsante e per il giudice e i suoi 5 agenti è la fine.

La legge del 7 marzo 1996

La legge del 7 marzo 1996 n109 stabilisce la destinazione dei beni sequestrati alla mafia, in base a questa  legge è possibile utilizzare per fini sociali ed economici i beni che prima erano dei mafiosi. Questi beni prima vengono confiscati dall'autorità di polizia e dalla magistratura e vengono successivamente dati all'ufficio territoriale del demanio che attraverso una procedura li destina ad associazioni, comunità o enti per il recupero di tossico-dipendenti operanti nel territorio dove si trova l'immobile sequestrato. Fino a giugno 2009 sono stati sequestrati alla mafia oltre 9000 beni e oltre 1000 aziende per un totale di 600 mila euro. 

Vita tra professori e alunni

Nel film racconta la difficoltà per gli esami di maturità. Il film non da un perfetto orientamento per noi ragazzi di ora. Perché loro se ne fregavano della difficoltà che stavano andando in contro. Loro facevano tutto il contrario di quello che dovevano fare. Al posto di studiare uscivano, andavano a delle feste, mentre appena provavano a studiare si mettevano a scherzare. Invece se volevano essere promossi dovevano studiare seriamente. Il film ci insegna che non bisogna fidarsi mai di persone altrui al di fuori della tua famiglia.