…. Ed eccomi di nuovo qui, a parlare dei miei sogni…..In un precedente post, avevo parlato di uno dei miei sogni più ricorrenti (già ne ho più di uno) ed ora sono di nuovo qui a raccontarne un altro, solo che questo, a differenza del primo non è un bel sogno, al contrario.Io lo chiamo incubo perché per me qualsiasi sogno che non mi permette di dormire la notte lo è… E quello di ieri notte, per l’appunto lo è, ed è tra quelli più ricorrenti…..Cambiano gli scenari, cambiano i luoghi e cambiano anche i volti delle persone, ma il sogno è sempre uguale, sempre con lo stesso significato….Questa notte io ero in un’aula della mia scuola elementare, una scuola vicino casa dove ho vissuto fino a due anni fa, la casa dei miei genitori…All’inizio eravamo poche persone, ragazzi tutti della mia età ed era come se fossimo tornati a scuola. Non di certo alle elementari perché lo scenario che si presentava dava l’idea di un’università, di quelle che hanno aule grandi piene di sedie con incorporati i tavolini su cui scrivere, quelle sedie che ho odiato per un po’ di anni perché non sapevi come starci seduto. Qualsiasi posizione era scomoda e soprattutto non sapevi come riuscire a scrivere poiché il tavolino era talmente piccolo da impedirti di poggiare il braccio….Eravamo tutti in silenzio ad ascoltare una voce che ci spiegava la lezione, una voce che non aveva però un volto ed eravamo pronti affrontare un esame. C’era un po’ di tensione, forse perché alla fine quella lezione non era poi stata tanto chiara… Percepivo quella degli altri perché nei loro volti vedevo la stessa espressione di smarrimento che avevo io…Ad un certo punto, però, nuove persone entrano in scena, nuovi volti, tra questi, molti io li conoscevo e da qui cambia tutto…. Sempre nella stessa aula, ma con sedie normali, alcune impilate in un angolo, altre sistemate alla rinfusa nella stanza…. Persone sedute, altre in piedi… C’era un gran baccano, non era una festa, ma la tensione di prima era svanita e nel sogno, ho capito che quello era un altro sogno ancora….Mi accade sempre così, quando sogno, io sogno me stessa che sta sognando ed è come se a volte io riuscissi a cambiare l’andamento del sogno stesso, ricordo, infatti, ad un certo punto d’aver pensato (sempre nel sogno): “Vorrei cambiare sogno, quest’esame non mi piace!” …E così, come per magia mi sono ritrovata circondata da tutte queste altre persone, persone che però non erano in grado di fare silenzio…. Un uomo aveva iniziato a parlare ed il tono della sua voce era alto, superava il chiasso che si era creato… Questa persona era riuscita ad attirare l’attenzione di tutti gli altri ed aveva quindi dato inizio, in sostanza, ad un’altra lezione. Eravamo tutti attenti ad ascoltarlo, ricordo che mi piaceva ascoltare ciò che diceva, mi piaceva sentire la sua voce, divenuta poi calma. Ricordo che recepivo ogni parola ma proprio non riesco a ricordare di cosa parlava. La sua lezione era quasi finita ma prima di congedare tutti i presenti, d’un tratto mi chiama per nome dicendo poi agli atri che io potevo confermare ciò che aveva detto parlando della mia esperienza personale. Era il mio turno, toccava a me parlare, dapprima ero sconvolta da questo mio dover intervenire, ma poi ricordo che ero preparata a questa cosa, insomma sapevo benissimo ciò che dovevo dire, e ricordo che mentalmente avevo iniziato a ripassare un discorso che mi ero preparata. Un discorso che avevo preparato con cura, stando attenta a tutti i particolari, a tutti i collegamenti, un discorso già pronto che aveva come unico scopo quello di non annoiare chi doveva sentirlo… Ero pronta, ma proprio prima di iniziare a parlare, ecco che era ricominciato il baccano… Non avevo neanche aperto bocca che tutte quelle persone avevano ricominciato a chiacchierare fra di loro come se io non esistessi. Mi ero voltata verso l’uomo che aveva parlato in precedenza per un suo aiuto, ma non sapevo chi fosse perché, come per la prima parte del sogno, anche questa voce non aveva un volto. “Non disperare”, mi ero detta e avevo cercato di attirare di nuovo l’attenzione. Non mi dava retta nessuno! Non una sola persona voleva ascoltare ciò che avevo da dire, era come se si stessero prendendo gioco di me. Mi vedevano, questo lo so, io non ero un fantasma, loro mi passavano accanto e mi sfioravano ed io potevo toccare loro, ma mi ignoravano. Allora la disperazione aveva cominciato pian piano a farsi strada nel mio cuore, nella mia mente… Ho iniziato ad urlare per farmi sentire, mi guardavano stupiti, come se pensassero ch’io fossi matta… Riuscivo a zittirli per pochi secondi ma per loro ero un elemento di disturbo…. Urlavo a squarciagola, ma loro mi ignoravano!Dovevo parlare di me, perché a nessuno interessava la mia storia? Oh finalmente un volto familiare! Mia sorella, la mia gemella: “Gra, aiutami a far tacere tutte queste persone, devo parlare della mia esperienza su questa cosa. Quell’uomo mi ha detto che la mia esperienza avrebbe aiutato gli altri a capire meglio la sua lezione…. Ma loro non mi fanno neanche parlare…. Senti che casino che fanno?!?!”…Lei mi aveva guardato, poi aveva guardato le persone, il suo sguardo si era posato un’ultima volta su di me… Infine mi aveva voltato le spalle ed era andata verso quelle persone, mischiandosi nel caos….Avevo urlato ancora, più forte….Un ultimo tentativo, poi avevo capito che dovevo tacere!Qui finisce questo incubo!Vi starete sicuramente chiedendo cos’ha questo sogno per essere definito “incubo”!… Mah credo nulla in realtà, era solo un brutto sogno, ma io mi sono svegliata di colpo, con le lacrime agli occhi…. Ho guardato l’ora, era l’una, non sono più riuscita a prendere sonno e la mia notte è passata di nuovo in bianco, come del resto la maggior parte delle mie notti.Il significato di questo sogno io credo di saperlo…. Credo di saperlo fin troppo bene! Ma, a volte mi piacerebbe avere qualcuno che possa darmi una sua opinione, tanto per confrontarla con la mia…. Intanto io l’ho descritto, scrivere mi aiuta tantissimo ed è per me come uno sfogo…. Chissà, magari tra tanti che leggono c’è qualcuno capace d’interpretare i sogni!Un sorriso immenso.La piccola Gio