PENSIERO NAZIONALE

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             IL '68, SUBDOLA UTOPIA   LE IDEE CHE APRIRONO IL VARCO AL MATERIALISMO.
.A distanza di anni è possibile esprimere un giudizio storico obiettivo su quello che fù il '68, in particolare nella sua forma più autentica, ovvero il movimento nato e cresciuto in Usa, nell'università di Berkley e poi diffusosi nell'Europa occidentale. Scavando nell'oggi, per ritrovare i possibili lasciti , le tracce culturali del movimento si trova ben poco: forse solo la presenza di un nero alla casa bianca può essere ascritta a conquista ideale del '68...Ma il resto è nulla, visto che l'America e il mondo si sono sviluppati lungo altre direttrici. Sono invece i protagonisti del '68 a lasciarci stupiti, per come nel giro di pochi anni seppero abbandonare la loro tensione utopica e riconvertirsi al nuovo mondo che involontariamente contribuirono a creare. Qualche maligno potrebbe pensare che quella tensione ideale fosse tuttaltro che autentica, nascondendo in realtà solo una richiesta umana, troppo umana: una più equa soddisfazione di bisogni materiali negati.E ciò spiegherebbe tanta facilità di adattamento dei giovani rivoluzionari al nuovo mondo globalizzato: il consumismo è materialismo realizzato, giacchè il capitalismo assicura la soddisfazione dei bisogni. Ma è anche una sorta di moderno egualitarismo: io sono ciò che consumo, e tutti consumando possono essere qualcuno.Non importa ai giovani del '68 se questo comporta una ri-animalizzazione dell'uomo, una caduta dei confini tra uomo e animale, perchè l'uomo divenuto "consumatore" pone fine alla sua evoluzione dialettica per opposizioni e contraddizioni. Finisce con ciò il suo slancio per la libertà e la lotta contro la natura che lo caratterizzava in passato; scompare l'individuo libero, storico, protagonista delle guerre e delle rivoluzioni e delle lotte per il lavoro.Il fatto è lì da vedere: dopo le rivolte del '68 le masse si sono convertite al consumismo. Da quel momento la fine della storia coincide con la fine dell'emancipazione dell'uomo e con l'americanizzazione del mondo.