PENSIERO NAZIONALE

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             CARA VECCHIA NEMICA        ANCORA OPPOSTI I DESTINI D'ITALIA E GERMANIA.                    
.Sono già due le volte che l'Italia ha dimostrato di essere l'unico paese europeo in grado di reggere la competizione tedesca: svalutando nel 1992 per fronteggiare la riunificazione tedesca e poi in ambito euro dal 2002 fino al 2008.Fino alla crisi del 2008 l'Italia è stata con i conti in regola; ha ridotto il debito pubblico rinunciando alla crescita, ha mantenuto in equilibrio il proprio sistema bancario senza lasciarsi andare a bolle immobiliari, ha registrato un consistente avanzo commericiale infraeuropeo.Con la crisi del 2008 le cose sono cambiate: l'italia ha fatto una manovra di bilancio dietro l'altra, indebolendo l'economia reale e accettando i diktat tedeschi.Dalla Germania avrebbe dovuto pretendere una clausola di controassicurazione: risanamento a condizione di garanzie da parte della BCE di difendere il nostro debito contro attacchi speculativi.Oggi, l'Italia ha il dovere di porre questa condizione sine qua non per la sua permanenza nell'euro, perchè è l'unica ad avere il peso di mandare a fondo tutti, Germania compresa, e nel caos che ne seguirebbe una delle poche a potersi salvare.In uno scenario di distruzione dell'euro l'Italia svaluterebbe del 20% recuperando competitività e il debito estero sarebbe meglio sostenibile vista la conseguente ripresa economica. Per la Germania i tempi d'oro sarebbero solo un lontano ricordo.