PENSIERO NAZIONALE

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  LA BIALETTI NON E' PIU' ITALIANAE MACHI CHINA HOLDING PUNTA SU ANTONIO MERLONI SPA.    
. Ma non è finita qui perchè Baostell Group di Shangai è a breve pronta ad acquistare, smontare e poi trasferire le acciaerie Lucchini di Piombino.Quando mesi fa questo blog aveva lanciato l'allarme erano stati pochi a prenderci in considerazione: i nostri appelli alla classe dirigente e politica di questo paese non hanno sortito effetto alcuno. Nulla è stato fatto per scacciare il grande pericolo cinese che si addensa sul nostro sistema produttivo ed economico.E di cui il caso Bialetti ne è l'esempio lampante: una grande azienda di stato cinese compra una prestigiosa medio-picola impresa italiana per poi svuotarla e cancellarla, al solo fine di sottrarne il marchio: immagine di qualità ed eccellenza costruito nel corso dei decenni da generazioni di operai, impiegati e imprenditori italiani.Un dato però è ancor più inquietante e lascia presagire quali saranno i destini futuri delle nostre imprese in assenza di una chiara politica di fermezza:  la sola China Mobile ha in cassa più denaro delle prime 27 società italiane messe assieme. Nel caso China Mobile volesse comprarsi una concorrente come Telecom Italia gli basterebbe staccare un semplice assegno.E China Mobile, posseduta al 74% dalla Repubblica Popolare Cinese è sola una delle centinaia di società pubbliche con cui i Cinesi potrebbero impossessarsi del nostro sistema produttivo ed economico..  
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