Post n°323 pubblicato il 07 Giugno 2010 da giovanedestra_lecco
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Post n°322 pubblicato il 05 Giugno 2010 da giovanedestra_lecco
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Post n°321 pubblicato il 30 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
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Post n°320 pubblicato il 26 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
VOLA EXPORT, VOLA ALLA CONQUISTA DI NUOVI MERCATI PER BATTERE LA CRISI . . Incoraggiante il dato di aprile: le esportazioni italiane verso i paesi extra Ue hanno segnato un incremento del 12,6% rispetto allo scorso anno. Questo a dimostrazione dell'intrinseca capacità espansiva del nostro sistema produttivo, che al pari della nostra cultura è naturalmente portato a imporsi nel mondo. E' certo che se l'Italia vuole evitare un futuro di decadenza, l'unica via da percorrere è aprire nuovi sbocchi commerciali ai settori della nostra economia reale campioni di eccellenza. Che lo si voglia o no, la domanda interna rimane troppo debole e storicamente insufficente. A trainare l'export sono stati ad aprile i prodotti chimici, la farmaceutica, l'agricoltura, la gomma. A livello più generale va detto che nonostante la crisi, rimaniamo quinti al mondo per generazione di valore aggiunto manifatturiero, e abbiamo il quinto migliore surplus commerciale nei manufatti non alimentari. Eccelliamo nella bilancia commerciale dei beni per la persona e per la casa dove siamo secondi al mondo dietro la Cina e siamo terzi al mondo nella meccanica non elettronica . L'Italia ha una posizione invidiabile nello scacchiere dell'export mondiale: resta prima o seconda esportatrice in oltre 1000 prodotti su oltre 5500 in cui è suddiviso il commercio internazionale. Ecco allora che questi dati devono essere il punto d'inizio per una nuova offensiva commerciale su vasta scala, che ci veda tutti impegnati a conquistare nuove posizioni e a creare nuovi ponti per il "Made in Italy". . |
Post n°319 pubblicato il 23 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
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Post n°318 pubblicato il 19 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
UN SECOLO AZZURRO CENT'ANNI DI VITA PER LA NAZIONALE DI CALCIO . . La Nazionale di calcio compie in questi giorni cent'anni. E non è un caso che questo anniversario cada nello stesso anno del centenario del nazionalismo e della fondazione dell'Associazione Nazionalista Italiana. Quest'ultima fondata a Firenze nel 1910, e caratterizzata dal colore azzurro delle camice dei suoi aderenti. Poco lontano da lì, infatti il 15 maggio 1910 all'Arena di Milano fu giocata la partita d'esordio della Nazionale che si concluse con un 6 a 2 sulla Francia. Da allora gli Azzurri hanno disputato 700 incontri con 378 vittorie, 185 pareggi e 137 sconfitte.Nel nostro Palmares, tra i maggiori al mondo, ben quattro titoli mondiali, un oro olimpico, un campionato europeo. . . |
Post n°317 pubblicato il 16 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
SQUARCI D'ITALIA: CAPO PALINURO TRATTO DAL LIBRO SESTO DE L'ENEIDE, CANTO XXXVII° . " Di dove, Palinuro, te venuto così sacrilego desiderio? Tu insepolto scorgere le acque stigie e il torvo torrente delle Eumenidi, e senza averne l'ordine appressarti alla riva? Smetti di sperare che i decreti degli Dei si pieghino con le preghiere. Pur quanto dico imprimiti in mente, consolazione del caso immutabile: poichè gli abitanti vicini, in lungo e in largo sollecitati nelle loro città da prodigi celesti, espieranno le tue ossa ed eleveranno un tumulo e al tumulo dedicheranno regolari onoranze ed in eterno il luogo avrà il nome di Capo Palinuro"
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Post n°316 pubblicato il 06 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
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Post n°315 pubblicato il 02 Maggio 2010 da giovanedestra_lecco
LA BIALETTI NON E' PIU' ITALIANA E MACHI CHINA HOLDING PUNTA SU ANTONIO MERLONI SPA . .
Ma non è finita qui perchè Baostell Group di Shangai è a breve pronta ad acquistare, smontare e poi trasferire le acciaerie Lucchini di Piombino. Quando mesi fa questo blog aveva lanciato l'allarme erano stati pochi a prenderci in considerazione: i nostri appelli alla classe dirigente e politica di questo paese non hanno sortito effetto alcuno. Nulla è stato fatto per scacciare il grande pericolo cinese che si addensa sul nostro sistema produttivo ed economico. E di cui il caso Bialetti ne è l'esempio lampante: una grande azienda di stato cinese compra una prestigiosa medio-picola impresa italiana per poi svuotarla e cancellarla, al solo fine di sottrarne il marchio: immagine di qualità ed eccellenza costruito nel corso dei decenni da generazioni di operai, impiegati e imprenditori italiani. Un dato però è ancor più inquietante e lascia presagire quali saranno i destini futuri delle nostre imprese in assenza di una chiara politica di fermezza: la sola China Mobile ha in cassa più denaro delle prime 27 società italiane messe assieme. Nel caso China Mobile volesse comprarsi una concorrente come Telecom Italia gli basterebbe staccare un semplice assegno. E China Mobile, posseduta al 74% dalla Repubblica Popolare Cinese è sola una delle centinaia di società pubbliche con cui i Cinesi potrebbero impossessarsi del nostro sistema produttivo ed economico. . . |
Post n°314 pubblicato il 29 Aprile 2010 da giovanedestra_lecco
2010: IL FUTURISMO CONTINUA NUOVE RASSEGNE A ROMA, GORIZIA, MANTOVA . . Nonostante il grandissimo successo ottenuto nel 2009 dalle numerose mostre in occasione del centenario del movimento, con oltre mezzo milione di visitatori, anche il 2010 si è aperto con due importanti mostre di livello internazionale. In particolare a Gorizia è andata in scena la rassegna dedicata alla figura di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore carismatico e capo storico del Futurismo, e ai suoi rapporti con l'avanguardia giuliana. . . Sempre nei primi mesi dell'anno a Mantova la grande retrospettiva dedicata ai rapporti tra le avanguardie futuriste e dadaiste. Molto interessante visto che le due presero, ideologicamente, strade diverse dal momento che Dada ancor più drasticamente del futurismo si pose in contrasto con la società e con le tradizioni, fino a voler fare tabula rasa di tutte le regole che fino allora avevano codificato la creazione artistica, manifestando in tal senso un'inclinazione prettamente anarchica. Il futurismo si 'impose invece come una vera e propria ideologia, desiderosa di creare un mondo nuovo, da cui l'inevitabile scelta di creare il movimento politico futurista e confluire poi nel partito nazionale fascista, divenendo poi l'iconografia ufficiale del ventennio. Nonostante quindi, la rottura politica tra futuristi e dadaisti, numerosi furono gli elementi comuni e le occasioni di scambio: lo spirito dissacrante, le serate provocatorie e irriverenti, la volontà di "rivoluzione tipografica", l'uso massiccio dei mezzi di comunicazione e delle riviste, la commistione tra generi tradizionalmente separati. . |
Post n°313 pubblicato il 23 Aprile 2010 da giovanedestra_lecco
VIRANDO VERSO CASA DA HAITI A LA SPEZIA: LA PORTAEREI CAVOUR DI NUOVO IN PATRIA . . Con il rientro del Contingente italiano imbarcato sulla portaerei “Cavour” termina la missione italiana di soccorso alla popolazione di Haiti denominata “White Crane”. La portaerei “Cavour”, al comando del Capitano di Vascello Gianluigi Reversi, con a bordo 882 militari, tra cui la Task Force “Genio” dell’Esercito e personale dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri, ha lasciato il porto di La Spezia il 19 gennaio scorso diretta ad Haiti.
Dopo due mesi ad Haiti, il bilancio del lavoro svolto dal contingente militare si può riassumere in più di 12 mila chilogrammi di generi alimentari trasportati dall’Italia e distribuiti alla popolazione; 36 mila litri di acqua potabile distribuita ai bambini delle scuole, 176 mila chilogrammi di medicinali forniti ai centri sanitari locali per la popolazione; 56 pazienti ricoverati sugli oltre 100 assistiti presso l’ospedale di bordo con 316 prestazioni mediche fornite.. La portaerei Cavour grazie alla sua spiccata flessibilità si è dimostrata, a conferma di quanto accaduto, l’unico strumento capace di portare soccorso e trasferire in tempi brevi viveri e materiali di prima necessità, soprattutto in quelle aree in cui non sono praticabili approdi sicuri e strade di comunicazione. Dalla nave è stato assicurato il compito di comando e controllo dell’intero Contingente, ha fornito assistenza sanitaria sia a bordo nel proprio ospedale sia a terra nei posti medici avanzati, con i suoi elicotteri ha distribuito gli aiuti umanitari alla popolazione Haitiana e fornito il supporto logistico a tutto il personale civile e militare impiegato a terra. L’Esercito, rappresentato dalla Task Force “Genio” degli Alpini, oltre a rimuovere le macerie, sgomberare le strade dai detriti e demolire le strutture pericolanti, ha fornito assistenza sanitaria alla popolazione locale con i medici dell’Ospedale “Celio” all’interno del team medico della Portaerei Cavour. L’Aeronautica Militare ha concorso all’assistenza sanitaria con il personale preposto all’evacuazione medica ed ha fornito la protezione al personale operante a terra.
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Post n°312 pubblicato il 18 Aprile 2010 da giovanedestra_lecco
LA NOSTRA LINGUA IN PERICOLO L'IDIOMA DI DANTE CANCELLATO DALL'UNIONE EUROPEA . .
Con un vero e proprio colpo di mano i burocrati di Bruxelles hanno inferto una ferita profonda al prestigio della nostra lingua: è stata ufficialmente sancita la discriminazione dell'italiano nei concorsi pubblici a livello europeo. Quest'ultimi si terrano solo in Inglese, Francese, tedesco. Il dibattito sulla decadenza in termini di prestigio e diffusione dell'italiano era già in corso da anni, ma gli eventi Comunitari sono stati la goccia che ha fatti traboccare il vaso. "Lingua italiana, scuola, sviluppo" è il titolo del documento con cui l'Accademia della crusca e dei Lincei avevano appena denunciato la crisi dell'insegnamento scolastico dell'idioma nazionale, e il dibattito aveva preso piede in particolare sulle pagine del Corriere. Ma la desicione della UE non era nemmeno minimamente concepibile. . . Poco tempo fa il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo ha cancellato due corsi di laurea in lingua italiana (ingegneria tessile e poi elettronica) e li ha riaperti in inglese. Il corso di Automobilistica è già a doppia lingua. Non solo per obbligare gli studenti a convertirsi all'idioma d'oltreoceano il Profumo ha promesso vergognosamente uno sconto di 1500 euro di tasse scolastiche per gli anglofili. . . Negli ultimi anni gli interventi sia da parte di organi statali, sia da parte di singoli esponenti o gruppi della società civile sono stati pressochè ininfluenti.
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Post n°311 pubblicato il 14 Aprile 2010 da giovanedestra_lecco
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Post n°310 pubblicato il 11 Aprile 2010 da giovanedestra_lecco
ORIZZONTI D'IMPERO I SEGNI ETERNI DEL NOSTRO PASSAGGIO NELLE EX COLONIE . CASE DI EX COLONI AD ADDIS ABEBA (ETIOPIA) . QUARTIERE ITALIANO A TRIPOLI IN LIBIA . ASMARA (ERITREA) SCORCIO DEL CENTRO . CINA, TIENTSIN, PIAZZA MARCO POLO . ASMARA, FONTANA IN STILE RINASCIMENTALE . GONDAR, ETIOPIA, VECCHIO MERCATO . |
Post n°309 pubblicato il 05 Aprile 2010 da giovanedestra_lecco
LADRI DI STORIA GLI U.S.A NON RESTITUISCONO IL LISIPPO DEL GETTY MUSEUM . . Nonostante il tribunale di Pesaro abbia disposto la confisca per esportazione clandestina, la statua dell'atleta vittorioso attribuita allo scultore Lisippo e rinvenuta al largo del mare di Fano continua ad essere trattenuta illegalmente al Getty Museum di Los Angeles. La statua secondo la legge italiana è un bene inalienabile dello Stato italiano e come tale non esportabile. La Procura di Pesaro ha esplicitamente parlato di Vulnus sofferto dallo stato italiano e di una necessità immediata di ottempreanza della sentenza. Ma dall'altra parte dell'oceano rispondono con l'arroganza tipica di chi si crede ancora padrone del mondo: ricorso in cassazione e nessuna scusa. Per loro il saccheggio del nostro patrimonio artistico è una necessita di vita: sono oltre 300 i pezzi italiani esposti al Getty che hanno provenineza illecita. . |
Post n°308 pubblicato il 28 Marzo 2010 da giovanedestra_lecco
SFIDE D'ORIENTE PRONTO IL PADIGLIONE ITALIANO PER SHANGAI 2010 . . A 50 giorni dall'apertura ufficiale dell'Expo di Shanghai, dopo oltre 11 mesi dalla posa della prima pietra, è in dirittura d'arrivo il cantiere del nostro Padiglione (nelle foto). La splendida struttura destinata a ospitare e valorizzare le proposte italiane agli occhi dei 70 milioni di visitatori che si prevede transiteranno nei sei mesi di apertura dell'Expo di Shanghai, verrà ora completata con gli allestimenti degli interni, delle mostre che racconteranno ai visitatori le eccellenze del nostro sistema produttivo. . . Il Padiglione Italia s'inspira concettualmente all'idea della “città stratificata italiana”, che sembra resistere ai processi alienanti della nuova realtà multimediale, continuando a rappresentare un’entità dello spazio umano ben definito e ancora percepibile psicologicamente.
Le radici delle città Italiane affondano nella storia, la stratificazione del loro tessuto urbano sì è realizzata nel tempo, di casa in casa, di generazione in generazione, facendo si che la stratificazione temporale "agganci" il vivere delle persone alla dimensione fisica della città. La piazza italiana, che ne è il centro, rappresenta uno spazio insostituibile. Si impone come luogo dello stare, dell’esperienza e, caso esemplare nel mondo, dell’evento dell’arte; una piazza dunque come “circostanza storica spaziale”.
. Il padiglione è di fatto l'accostamento di Venti lastre, tante quante le regioni italiane, intervallate da tre setti “vetrina”, al cui interno trova posto il Made in Italy, strutturando il padiglione nel suo sviluppo planimetrico. Gli spazi di esposizione interni risentono di questa scansione e si organizzano tra le lastre come percorsi tematici su più livelli in cui si percepisce il fluire della storia e della cultura d'Italia. L’edificio si sviluppa dunque attorno ad uno spazio-piazza che si disvela al visitatore man mano che si addentra per passaggi ricavati dallo spazio distorto tra i setti, come le vie di un centro storico di una qualsiasi città italiana da Bolzano a Brindisi, che portano al cuore protetto della piazza municipale, vero fulcro e centro gravitazionale dove fluisce lo Spirito della Nazione. . |
Post n°307 pubblicato il 20 Marzo 2010 da giovanedestra_lecco
FAREFUTURO E' GIA' PASSATO I FINIANI E IL "THINK TANK", FIGLI DI UN DIO MINORE . . Già il fatto di autodefinirsi con il termine anglofono "think tank" ne denota una delle due principali sudditanze culturali: quella verso la potenza a stelle e strisce. Il rincorrere la cultura di massa made in U.S.A è dunque uno dei tratti tipici della fondazione finiana. La seconda sudditanza psicologica è quella invece verso la sinistra italiana. Ai Finiani forse sembra una grande trovata; ma è invece una storia vecchiotta quella della contaminazione. Risale alla Nuova Destra dei primi Ottanta che prometteva di abbattere i muri per farsi contaminare dalla sinistra. Ora della Nuova Destra non si ricorda nessuno, Alain De Benoist e Marco Tarchi sono dei perfetti sconosciuti... Di idee nuove e interessanti comunque zero. Anzi la confusione risulta sovrana, tanto che i Finiani spacciano le loro idee come "liberali", parlano di "liberalismo nazionale" (manco fossero le tesi congressuali del P.L.I) . Eppure, scava e scava e la primogenitura è indiscutibilmente quella della sinistra di decenni e decenni fa. In compenso non hanno faticato a rinnegare libri e autori maledetti con il passaggio dalle catacombe al governo. Ma la spiegazione è semplice, ed è che quei libri non gli avevano mai letti. L'intellettuale finiano è un tipo un pò particolare, non potendo più essere cinghia di trasmissione tra il partito e le masse ( Quale Partito? Quali Masse?) si accontenta di ricevere il plauso di quel che resta della intellighentia di sinistra, anch'essa in condizioni pietose. E' una sorta di gioco di legittimazione reciproca, dove ovviamente a vincere è sempre la sinistra, perchè sue sono le tesi, suo è l'imprinting culturale di fondo. Anche la visione geopolitica di FareFuturo resta confinata al ridicolo, le tesi del volume Fare Italia nel Mondo sono una contraddizione in sè: sperticata apologia della globalizzazione e dell'economia planetaria senza confini, e poi richiesta di un nuovo ruolo dell'Italia e del suo sistema produttivo (ci spiegassero come può competere la nostra piccola e media industria in un contesto simile di società liquida..) Il pensatore finiano se la cava sempre col suo manthra che recita come un disco rotto: "liberare il campo dagli steccati nell'era telematica, mettersi in gioco". Eppure a forza di togliere steccati, caro Finiano, si finisce per trovarsi nel campo avversario....
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Post n°306 pubblicato il 18 Marzo 2010 da giovanedestra_lecco
INDIETRO, AL MASSIMO SPLENDORE L'ETA' CLASSICA NELLA COLLEZIONE FARNESE A NAPOLI . . Sono tornate da poco in esposizione presso il Museo Archeologico di Napoli più di trecento sculture che compongono la Collezione Farnese presentate in corrispondenza alla loro tipologia e al loro contesto di provenienza. Capolavori celebrati quali la Venere Callipigia, l’Atlante Farnese, i Tirannicidi, l’Ercole di Lisippo e il monumentale Toro Farnese, come pure un gruppo di marmi pressoché inediti riconosciuti grazie a ricerche sistematiche su documenti d’archivio e testimonianze grafiche. Iniziata da Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III nel cinquecento la Collezione è una delle più grandi, se non addirittura la maggiore raccolta storica di sculture antiche del mondo, formatasi nel Rinascimento e rimasta sostanzialmente intatta. Dapprima destinata ad abbellire il nascente Palazzo Farnese, la Collezione, estintosi il casato farnesiano, passò ai Borbone di Napoli, attraverso una complessa vicenda di trasmissioni ereditarie. Fu quindi trasferita nel capoluogo campano, diventando parte del patrimonio artistico della famiglia regnante e ora dell'Italia intera.
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Post n°305 pubblicato il 11 Marzo 2010 da giovanedestra_lecco
PIU' ITALIA NEL MONDO PROIETTARE POTENZA OPPURE LA FINE . . E' notizia di pochi giorni fa che nel 2040 l'economia cinese raggiungerà un giro d'affari di 123 miliardi di dollari, più o meno il triplo della produzione dell'intero pianeta nell'anno 2000. Il reddito pro-capite in Cina toccherà gli 85.000 dollari, ovvero il doppio che si prevede per le nazioni Europee. In altre parole un cinese medio vivrà due volte meglio di un francese o di un Italiano, e cosi facendo la Cina dovrebbe diventare padrona del mondo nel 2040. Ciò significa che senza un repentino cambio di rotta a tutti i livelli, politico, culturale, economico, il paese rischia di avviarsi nei prossimi 20 anni in un declino verso il terzo mondo dell'area mediterranea. Tutto questo i nostri politici non osano dircelo, proprio mentre il Belpaese vede affondare la sua economia con un meno cinque per cento nell'anno 2009. In più L'Italia risulta affliitta da una fertilità in calo proprio nel momento stesso in cui l'epoca di influenza dell'europa sull'economia globale rischia pericolosamente di avviarsi alla fine. Mentre avviene questo nostro degrado, nel frattempo l'India (che ha chiuso il 2009 con un Pil al + 10% cento) si appresta a varare il primo di una flotta di 10 nuovi sommergibil nucleari. Saranno pure politiche antiquate (direbbero i nostri connazionali progressisti) ma per l'India il confronto economico non può prescidere anche dal confronto degli apparati militari. La via d'uscita dell'Italia sta quindi in un doppio passaggio. In primo, in una nuova politica di sostegno alla natalità, e alla famiglia al fine d'invertire il trend demografico; in secondo nella ripresa dell'espansione commerciale entro il contesto ormai globale, in particolare proprio verso India e Cina. Questo compito spetta in primis alle nostre grandi imprese un tempo privatizzate, che fungano da testa d'ariete poi per la media impresa dei nostri distretti industrali. Per rendersene conto è sufficente analizzare la classifica 2009 della rivista "Fortune" delle più grandi imprese al mondo per fatturato che vede 11 gruppi italiani tra i primi in assoluto: Eni, Generali, Unicredit, Enel. Fiat, Intesa San Paolo, Telecom(subito a ridosso abbiamo anche Finmeccanica, Ansaldo STS, Impregilo e Astaldi). L'Italia dispone quindi di un manipolo di grandi imprese in grado di poter fare ingresso in qualsiasi mercato del pianeta in qualsiasi momento. In questo senso le dismissioni delle proprietà statali hanno paradossalmente innescato un fenomeno di multinazionalizzazione del nostro sistema economico, che adesso sta alle classi dirigenti della Nazione saper rafforzare e indirizzare entro un progetto di rinascita e di riposizionamento dell'Italia nel mondo. . |
Post n°304 pubblicato il 07 Febbraio 2010 da giovanedestra_lecco
8000 GIOVANI SOTTO LE ARMI APERTI GLI ARRUOLAMENTI 2010 NELLE FORZE ARMATE . . Fra poche settimane si apriranno i bandi per 8000 nuovi posti nelle forze armate. Tante sono le opportunità offerte ai giovani volenterosi che vogliono servire la Nazione con un esperienza di volontariato in forma prefissata di un anno. I giovani che supereranno una selezione sulla base di accertamenti psico-fisici verranno poi avviati ai reparti di addestramento di Esercito, Marina, Aereonautica, Carabinieri. Lo scorso anno le domande di arruolamento erano state 43.000 mila per un numero di posti assai inferiore, all'incirca identico a quello dell'anno in corso. Ai giovani selezionati spetterà uno stipendio di 800 euro, con un extra di 50 euro, per chi sceglie i reparti alpini dell'esercito. Durante l'anno di militare verranno impartiti corsi di formazione con la possibilità di ottenere certificazioni internazionali nell'uso del computer e nella conoscenza della lingua inglese. Alla fine del primo anno i giovani potranno chiedere la rafferma di un anno oppure partecipare ai concorsi per volontari in ferma prefissata di 4 anni, oppure i vari concorsi delle forze di polizia, dei Carabinieri e Croce Rossa: i dodici mesi di servizio nelle F.A sono condizione necessaria per avviare questi percorsi. Le domande di ammissione ai bandi devono essere presentate entro fine aprile, cmq è meglio consultare l'apposito sito della difesa. Ecco i vari bandi su tutto il territorio Nazionale: 1) Esercito, seimila posti come volontari in ferma annuale; ottanta posti alla scuola militare Nunziatella di Napoli, 80 alla Teuliè di Milano 2) Aereonautica, 400 posti in ferma annuale, 40 posti alla scuola militare aereonautica Giulio Dohuet di Firenze 3) Marina Militare 960 volontari in ferma annuale, 51 posti alla scuola navale militare Morosini . |
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Milano, Palazzo Reale dal 5 febbraio al 7 giugno
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NEL RICORDO
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CHE CONOSCE LA NAZIONE
E' LA FORZA
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(V. SALOMON)
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I CONFINI
DELLA PATRIA.
DA LA' EDUCHEREMO
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