Creato da giovanedestra_lecco il 06/10/2007

PENSIERO NAZIONALE

IDENTITA', DIFFERENZA, DISTINZIONE

 

 

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Post n°302 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

ASTALDI, L'ITALIA CHE SI FA STRADA

 OLTRE 100 CANTIERI APERTI NEL MONDO

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L'ultima grande commessa vinta lo scorso ottobre a Varsavia per la costruzione di una nuova linea metropolitana ha consacrato Astaldi come una delle più importanti aziende mondiali nel settore delle costruzioni. Attualmente il Gruppo Italiano con più di 100 cantieri aperti e oltre 10.000 dipendenti è attivo in Europa dell’Est, in Algeria, Turchia e Medio Oriente (Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti), negli Stati Uniti e in America centro-meridionale.

In Italia resta il secondo gruppo come dimensioni in termini di "general contractor" e come promotore di iniziative in "project finance" impegnato nello sforzo di ammodernamento infrastrutturale del sistema Paese. In tal senso basti citare i cantieri appena aperti per le linee metropolitane di Roma, Milano, Napoli, Genova, Brescia;  i complessi  ospedalieri a Napoli e in Toscana; i due lotti della Strada Statale Jonica, il nodo ferroviario di Torino, la Stazione TAV di Bologna. Nel recente passato invece tra le opere realizzate vanno menzionate la TAV Roma-Napoli, la Fiera di Milano, l’Ospedale di Mestre, l’impianto idroelettrico di Pont Ventoux.

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La vocazione internazionale del Gruppo era insita nella cultura aziendale già all'atto della nascita quando nei ‘20,  l’Ing. Sante Astaldi fondò l’omonima ditta che iniziò  a operare nelle grandi opere civili in Italia e in quelli delle colonie d’oltremare. 
E Fino al secondo conflitto mondiale, l’impresa fu attiva nelle opere di civilizzazione dell'Africa Orientale Italiana  con la costruzione di ferrovie, acquedotti, porti ed edifici pubblici, tra cui la grande strada Addis Abeba-Grandi Laghi in Etiopia.

Nel dopoguerra, l’azienda mantenne una rilevante presenza nel corno d'Africa estendendo il proprio raggio d’azione inizialmente nell’Africa orientale inglese (Kenia, Uganda) e successivamente in altre aree del continente (Zaire, Ghana, Sierra Leone, Nigeria, Burundi, Ruanda, Mozambico).

Dagli anni '80 l'impresa fu impegnata in Algeria, Marocco, e via via in america del Sud, Stati Uniti, Arabia Saudita portando in dote l'eccellenza italiana nel campo dell'ingegneristica civile: nella costruzione di strade, ferrovie, dighe, ponti, metropolitane.

Eccellenza Italiana che Astaldi a tutt'oggi diffonde ai quattro angoli del mondo.

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Post n°301 pubblicato il 27 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

  E IL ROSAZZURRO SI TINGE D'ORO

      AGLI EUROPEI LA KOSTNER RITROVA SE STESSA

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Post n°300 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

           COSI' COM'ERAVAMO

   IL TEMPO E LO SPIRITO DELLA NAZIONE

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Post n°299 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

       SQUARCI D'ITALIA : BRESCIA

      PER CENT'ANNI ANCORA LEONESSA

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                                              " Brescia, ti corsi quasi fuggitivo

                                                 nell'ansia d'una voluttà promessa!

                                                 Ed ebbi onta di me, Leonessa,

                                                 per la vil fiamma che di me nudrivo.

                                                 Sol cercai nel tuo tempio il vol captivo

                                                 della Vittoria con la fronte oppressa"

                                                                 (G. D'Annunzio)

 

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Post n°298 pubblicato il 17 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

      LA MAGGIORANZA SILENZIOSA

       L' INIZIO DI UNA NUOVA EGEMONIA CULTURALE

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I recenti fatti di Rosarno hanno di fatto portato all'emergere di due Italie in contrasto tra loro: da una parte quella falsa e artificiale dei giornali e dei media, dall'altra quella silenziosa e maggioritaria del paese Reale.

Mentre l'una ci rappresentava un paese le cui elite politcoculturali additavano gli stessi connazionali di ogni peggiore nefandezza; dall'altra all'opposto vi era un'Italia che solidarizzava con loro, sapendo che prima o poi l'assedio l'avrebbe vissuto in casa propria in ogni parte dello stivale.

Uno scollamento che non si sarebbe mai potuto verificare senza la crisi irreversibile dell'egemonia culturale di sinistra e della sua presa sulle masse. Più s'indebolisce l'influenza di queste elite sul pensiero e sulla coscienza degli individui, più si raffororza una nuova egemonia culturale, un nuovo sistema di pensiero di segno opposto e contrario.

Un nuovo sentimento collettivo che ha visto nella reazione dei cittadini di Rosarno la sua prima e spontanea realizzazione.

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Post n°297 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

 ROSARNO: L'ITALIA CHE NON SARA'

        IMMIGRATI ATTACCANO I NOSTRI CONNAZIONALI

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Post n°296 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

        SALVE, BANDIERA, SALVE

  NEL 213° ANNIVERSARIO DEL TRICOLORE

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Post n°295 pubblicato il 06 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

          2010: AUGURI ITALIA

            UN ANNO ANCORA D'IDEA NAZIONALE

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VENEZIA, TEATRO LA FENICE,  1 GENNAIO 2010- CONCERTO DI CAPODANNO

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Post n°294 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da giovanedestra_lecco

   L'ITALIA IN GRANDE, L'ITALIA IN GLORIA

          2009: DA VENTI SECOLI CONDANNATI A VINCERE

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                Pensiero Nazionale saluta così l'anno appena trascorso:

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                   Svizzera, settembre,  la Gauderzo vince i mondiali di ciclismo

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           Inghilterra, Luglio, Matteo Manassero vince il British Amateurs di golf

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            Turchia, Ottobre. Mondiali di scherma, oro nel fioretto a squadre.

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              Polonia, ottobre la pallavolo femminile è campione d'Europa

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     Ottobre, Malesia, Valentino Rossi è campione del mondo di moto classe 500.

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  Reggio Calabria, Novembre, Fed Cup: l'Italia è prima nel mondo anche nel tennis

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     Luglio, Roma. Nuovo record del Mondo della Pellegrini. Seguiranno svariati ori.

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     Settembre, Miè, Giappone.  Le Farfalle della Ritmica sono sul tetto del Mondo

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Post n°293 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da giovanedestra_lecco

        I VERI E ULTIMI LEGIONARI

       DI L. VATTA L'ULTIMO LIBRO IN USCITA SU FIUME

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Post n°292 pubblicato il 17 Dicembre 2009 da giovanedestra_lecco

        I SIMBOLI DELLA NAZIONE

               LA BIBLIOTECA NAZIONALE ITALIANA

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Potremmo definirla uno dei simboli più alti dell'identità nazionale Italiana. Quest' istituzione infatti, assolve, oltre a una importantissima funzione culturale, anche a compiti bibliografici nazionali e più in generale di conservazione della cultura italiana. Riceve, infatti, per diritto di stampa, una copia di tutto quanto si pubblica nel BelPaese. Ne deriva che tale istituzione di fatto rappresenta il cuore pulsante dello spirito Nazionale capace di raccogliere quanto si stampava in lingua fin dal medioevo.

L'istituzione di una grande biblioteca a Roma, diventata nel 1870 la capitale del Regno, fu voluta dal Ministro Ruggero Bonghi per avviare concretamente il programma di politica bibliotecaria del nuovo Stato, espresso anche dalla pubblicazione del Regolamento organico delle Biblioteche del gennaio 1876.

A distanza di un secolo dalla fondazione, il 31 gennaio 1975 venne inaugurata la nuova sede, il cui complesso edilizio copre un'area di oltre 20.000 mq. e ospita una raccolta di oltre sei milioni di volumi.

Compiti della Biblioteca sono quelli di documentare in modo completo la cultura italiana e, nella sua continuità e generalità. La biblioteca è anche conosciuta col nome di "Vittorio Emanuele II", dal nome della personalità a cui è dedicata.

Possiede 4.126.002 volumi a stampa, 1.945 incunaboli, 25.278 cinquecentine, 7 .908 manoscritti e 1.342.154 opuscoli. L'edificio venne realizzato fra il 1965 ed il 1975 da un gruppo di architetti (Massimo Castellazzi, Tullio Dell'Anese, Annibale Vitellozzi) e si trova tuttora vicino la stazione Termini della capitale.

Il servizio, aperto al pubblico per tutti coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, è gratuito e permette la consultazione e il prestito (vincolato in alcuni casi) di tutte le opere in lingua italiana dall'Unità d'Italia ad oggi.

 

 
 
 

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Post n°291 pubblicato il 07 Dicembre 2009 da giovanedestra_lecco

              A UN TIRO DI FRECCIA

          ANCORA PIU' UNITI CON L' ALTA VELOCITA'

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Da Torino a Roma in quattro ore.

Un tracciato di 1000 Km che mette in rete il 65% degli Italiani

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32 miliardi di Euro d'investimenti

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Sono passati 170 anni dalla prima ferrovia Italiana.

La Napoli- Portici inaugurata il 3/10/1839

 

 
 
 

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Post n°290 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da giovanedestra_lecco

          LE GRANDI ITALIANE: ARTEMISIA GENTILESCHI

                LA PITTURA E L'ARTE COME DESTINO

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Artemisia visse un' esperienza di vita e di memoria di sé che è altamente significativa della storia femminile italiana.

Nata a Roma l'8 luglio 1593, primogenita del pittore Orazio Gentileschi, esponente di primissimo piano del caravaggismo romano. Artemisia ebbe il suo apprendistato artistico presso la bottega paterna, assieme ai fratelli, ma dimostrando rispetto ad essi ben più elevato talento.

La prima opera attribuita alla diciassettenne Artemisia (sia pur sospettando aiuti da parte del padre, determinato a far conoscere le sue precoci doti artistiche) è la Susanna e i vecchioni (1610), oggi nella collezione Schönborn a Pommersfelden. Venne presto accettata nell'Accademia del Disegno (fu la prima donna a godere di tale privilegio); dimostrò di saper tenere buoni rapporti con i più reputati artisti del tempo, come Cristofano Allori, e di saper conquistare i favori e la protezione di persone influenti, a cominciare dal Granduca Cosimo II de' Medici e, in special modo della granduchessa Cristina. Fu in buoni rapporti con Galileo Galilei, con il quale rimase in contatto epistolare ben oltre il suo periodo fiorentino. Tra i suoi estimatori ebbe un posto di speciale rilievo Buonarroti il giovane (nipote del grande Michelangelo)

Nonostante il successo, a causa di spese eccessive, sue e di suo marito, il periodo fiorentino fu tormentato da problemi con i creditori che la indussero a trasferirsi a Roma in maniera definitiva nel 1621. Qui si stabilì come donna ormai indipendente, in grado di prender casa e di crescere da sola le figlie cercando con scarso successo, di avviare alla pittura.

Artemisia dimostrò di avere la giusta sensibilità per cogliere le novità artistiche e la giusta determinazione per vivere da protagonista quella straordinaria stagione artistica di Roma, divenuta meta obbligata di artisti di tutta Europa. Entrò per prima a far parte dell'Accademia dei Desiosi.

È certo che tra il 1627 ed il 1630 si stabilì, forse alla ricerca di migliori commesse, a Venezia: lo documentano gli omaggi che ricevette da letterati della città lagunare che ne celebrarono le qualità di pittrice. Nel 1630 Artemisia si recò a Napoli, valutando che vi potessero essere, in quella città fiorente di cantieri e di appassionati di belle arti, nuove e più ricche possibilità di lavoro.

Poi, nel 1638 Artemisia raggiunse il padre a Londra, presso il Re Carlo I, dove Orazio era diventato pittore di corte ed aveva ricevuto l'importante incarico della decorazione di un soffitto (allegoria del Trionfo della Pace e delle Arti) nella Casa delle Delizie della regina Enrichetta Maria a Greenwick. Dopo tanto tempo, padre e figlia si ritrovarono legati da un rapporto di collaborazione artistica, ma nulla lascia pensare che il motivo del viaggio londinese fosse solo quello di venire in amorevole soccorso all'anziano genitore. Certo è che Carlo I la reclamava alla sua corte ed un rifiuto non era possibile. Orazio inaspettatamente morì, assistito dalla figlia, nel 1639.

Sappiamo che nel 1642, alle prime avvisaglie della guerra civile, Artemisia aveva già lasciato l'Inghilterra. Poco o nulla si sa degli spostamenti successivi. È un fatto che nel 1649 fu ancora a Napoli, ove morì nell'anno 1653.

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Post n°289 pubblicato il 29 Novembre 2009 da giovanedestra_lecco

             A RITROSO NEL TEMPO

 L'ATENEO DI ADRIANO SCOPERTO SOTTO PIAZZA VENEZIA

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E' stato rinvenuto il mese scorso durante gli scavi per la nuova linea metropolitana in un angolo di Piazza Venezia, dove non era mai stato scavato prima d’ora. Proprio in quel punto nel 133 d.C. l’imperatore Adriano, di ritorno in Italia dalla Palestina, fece costruire un ateneo per ospitare poeti, retori, filosofi,  scienziati, letterati e magistrati, che dovevano affrontare orazioni, gare di versi e dibattiti in latino e in greco. L’imperatore fece costruire questo ateneo a sue spese sul modello del tempio di Atena ad Atene. Aurelio Vittore lo definì appunto ludum ingenuarum artium.

Già durante i primi scavi effettuati ad aprile 2008 vicino alla chiesa di Santa Maria di Loreto (in Piazza Venezia) venne alla luce una scala monumentale. In un primo momento si pensò alla gradinata di accesso ad un edificio pubblico, poi il soprintendente archeologo Angelo Bottini fece notare che quelle gradinate sembravano fatte più per stare seduti che per essere salite. Poi, il progredire degli scavi portò alla scoperta anche di un’altra gradinata, posta di fronte a quella già rinvenuta, e fu così che si arrivò alla scoperta delle gradinate dell’aula magna dell’ateneo.

Si è arrivati pertanto alla scoperta di un nuovo importante edificio del quale non si sapeva la localizzazione, visto che non figurava neppure nella pianta della città Forma Urbis risalente al 203-211 d.C . 

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Post n°288 pubblicato il 24 Novembre 2009 da giovanedestra_lecco

  FINE E DECLINO D'UNA SUPERPOTENZA

         BARACK OBAMA E L'ERA POSTAMERICANA

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                                    C'era una volta l'America...

" L'America è la versione originale della modernità e per questo noi Europei ne siamo la versione doppiata, sottotitolata. L'America esorcizza la questione dell'origine, non ha il culto dell'origine, ne il mito dell'autenticità; non ha un passato, ne una verità fondatrice. Non avendo conosciuto l'accumulazione lenta e secolare del principio di verità; l'America vive nella simulazione perpetua, nella perenne attualità dei segni. Essa non ha un territorio ancestrale, quello degli indiani è oggi circoscritto entro i limiti delle riserve ,ridotte a meri simulacri al pari dei nostri musei" . 

                                          (Jean Baudrillard)

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"L'America? Avidi e grassi tubi digerenti. Eccco il senso della sua potenza."

                                     (Louis Ferdinand Cèline)

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Post n°287 pubblicato il 15 Novembre 2009 da giovanedestra_lecco

  VIA PADOVA: L' ITALIA CHE NON CEDE

         TRICOLORE IN VETRINA  E NESSUNA RESA


                              

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Un italiano in via Padova, Milano, uno dei pochi rimasti, perchè ai cinesi si mischiano magrebini, albanesi, peruviani ecc.. dove, su 965 negozi, 346 hanno un titolare straniero. È come se gli italiani sparissero piano piano. E anche per questo Antonio Casale, ha voluto esporre il tricolore. 

La concorrenza cinese è spietata, per chi come lui lavora in regola, mentre gli altri non rispettano nessuna norma. 

Prima o poi gli altri alzeranno i prezzi anche loro, chissà. Intanto ha esposto con orgoglio il tricolore, ma c'è voluto coraggio. Qualche straniero entra in negozio con fare minaccioso. Gli chiedono in malo modo il perché della bandiera. Un pizzico di timore, ma poi durante la giornata sono tutti attestati di gratitudine, dalle vecchiette ai passanti occasionali.

Lo chiamano già il «parrucchiere della bandiera". 

Antonio non molla.

 
 
 

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Post n°286 pubblicato il 01 Novembre 2009 da giovanedestra_lecco

            INTRAMONTABILE AMX

DATO PER FINITO, LA VERSIONE "ACOL" SARA' PRESTO IN AFGHANISTAN

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L' Amx Ghibli č un classico esempio di come l'ingegno italico non abbia confini temporali. Dopo alcuni incidenti mortali occorsi negli anni passati i vertici dell'Aereonautica avevano deciso di pensionare i 130 esemplari in forza all'arma azzurra (i primi furono consegnati nel lontano 1989 dal consorzio italobrasiliano Alenia-Embraer)

Eppure, nel frattempo l'uso dei Tornado in appoggio alle nostre truppe terrestri in Afghanistan si rivelava troppo costoso e difficoltoso. Solo l' AMX in virtł della sua natura di cacciabombardiere leggero di appoggio tattico poteva svolgere egregiamente le missioni assegnate al nostro continegente. A maggior ragione in questo mutato contesto bellico dove il coordinamento cielo-terra č diventato essenziale.

In particolare l'Amx puņ stare a pochi chilometri dal campo di battaglia, pronto a intervenire con bassi costi di gestione, avendo un solo motore. Inoltre, per le operazioni di appoggio al suolo il suo cannoncino da 20 mm a canne rotanti risulta molto pił versatile del Mauser 27 millimetri dei Tornado.

Ecco, allora che l'Aereonautica ha deciso di cancellare ogni proposito di pensionamento, e dare avvio a un ammodernamento degli AMX nella nuova versione  Acol. Dopo una simulazione durissima nei pressi di Fort Irwinin Nevada, che ha meravigliato gli stessi Americani i nuovi AMX sono ora pronti a sostituire i Tornado in Afghanistan.

La versione monoposto Acool dotata di un nuovo munizionamento e di una nuova strumentazione di ricognizione tattica resterą poi in forza al 32 stormodi Amendola e al 51 di istrana. Non solo, i velivoli eccedenti saranno venduti all'esercito Afghano permettondo cosģ alle nostre forze armate di realizzare una insolita plusvalenza, e contestualmente di rimarcare il fatto di come l'Italia, al pari di pochi altri paesi al mondo (Francia, USA, Cina, Russia e Gran Bretagna) abbia le capacitą tecniche e industriali di costruire un moderno cacciabombardiere. Infine, oltre 70 anni dopo la fornitura di 24 biplani Breda la forza aerea afghana tornerą a combattere con velivoli italiani.

 

 
 
 

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Post n°285 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da giovanedestra_lecco

          CODICE D' ONORE

     HAGAKURE, IL CAPOLAVORO CHE ISPIRO'  YUKIO MISHIMA

              

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Il libro fu pubblicatonel 1906 ma composto due secoli prima. Il titolo Hagakure significa letteralmente "nascosto dalle foglie" e l'opera trasmette l'antica saggezza dei samurai sotto forma di brevi aforismi dai quali emerge lo spirito del Bushidō (la Via del Samurai) con la differenza di rivolgersi al Samurai solitario (rōnin) che può venire a trovarsi, per una serie di vicissitudini che non dipendono dalla sua volontà, senza un Signore da servire. Questa peculiarità attrasse Yukio Mishima che vedeva nel periodo storico da luivissuto il riproporsi di questa situazione che viveva con profonda sofferenza.

 Yamamoto Tsunetomo fu al servizio del daimyo Nabeshima Mitsushige(1632-1700) del feudo di Saga in un'epoca di pace e di inizio della decadenza dei samurai. Quando il daimyo morì, Yamamoto divenne monaco buddhista e si ritirò in monastero dove compose, aiutato dall'allievo Tashiro Tsuramoto, lo Hagakure,l'opera sullo spirito e il codice di condotta del samurai. Esso ebbe ampia diffusione anche grazie al militarismo giapponese della prima metà del XX secolo al punto che i kamikdze portavano con sè questo testo come ultimo compagno di morte.
Il tema principale del testo è la morte, non come semplice estinzione della vita, piuttosto nel senso psicologico dell'eliminazione dell'io. Lo Hagakure fu considerato un libro fondamentale e profondamente ispirante da Yukio Mishima.Egli, nell'estate del 1967, cioè tre anni prima del suo clamoroso seppuku,scrisse un commento ai primi tre volumi dell'opera. Questo libro, edito in Italia col titolo: La via del samurai, Bompiani 1987 costituì, oltre che un interessante approfondimento sull'opera, un vero e proprio testamento spirituale di Mishima.
Hagakure è una raccolta di principi morali ma anche di consigli pratici, norme comportamentali, notizie storiche ed episodi esemplari di valore. Alcuni sonodi natura assai spicciola (Come reprimere uno sbadiglio o Come licenziare unservo) e di semplice etichetta, altri invece costituiscono il nucleo del bushido cioè di quell'insieme di principi che costituì per secoli l'etica del soldato.

 


 
 
 

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Post n°283 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da giovanedestra_lecco

      ENI, IL CAPITALE NAZIONALE

            L'IMPRESA SIMBOLO DELLA NOSTRA ESPANSIONE

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Già il logo futurista del cane a sei zampe, era presagio di successo e simbolo indiscutibile di Italianità. Ed eccola qui a quasi 60 anni dalla sua fondazione la prima azienda italiana per dimensioni, fatturato, profitti: ENI alias ENTE NAZIONALE IDROCARBURI, simbolo di quanto gli Italiani siano maestri anche nell'arte della Grande Impresa.

E non è un caso che dentro Eni pubblico e privato coesistano perfettamente, stato e cittadino uniti in una sintesi perfetta di interessi: laddove più si espande l'influenza di Eni, più aumenteno i profitti destinati a coprire il bilancio statale (azionista al 30%), più aumentano i posti di lavoro per i nostri giovani,  più aumentano gli utili ripartiti tra le miriadi di piccoli azionisti. E più s'accresce il peso commerciale di Eni nel mondo, più aumenta l'influenza politica del nostro paese, di cui l'azienda di Metanopoli è un braccio fondamentale: dai nuovi gasdotti in Russia, ai giacimentidi Nassirya, alle nuove scoperte al largo del Venezuela, ai nuovi accordi in Libia e in Angola. E così,  più cresce l'influenza del nostro paese, maggiori diventano le opportunità di affermazione delle tantissime piccole e medie imprese artefici del "Made in Italy".

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Eni rappresenta di fatto la sconfessione del modello liberista anglo americano che fa delle multinazionali private il centro del suo sistema economico, perchè senza la presenza dello Stato, Eni sarebbe un' impresa meno influente e autonoma, facile preda delle lobby di potere americane, contraria agli interessi dei numerosissimi piccoli azionisti dispersi nella Nazione. Senza la presenza dello stato in Eni, verrebbe meno una chiara strategia di proiezione sullo scenario internazionale. E di contro, senza ENI lo stato perderebbe una fonte importantissima di entrate, così come un baluardo della difesa dell'indipendenza energetica per la nostra comunità nazionale. 

Se l'Italia può quindi ambire a recitare ancora una sua azione nel mondo questo lo deve al prestigio di ENI, e indirettamente a quello del suo fondatore Enrico Mattei, che attraverso il gruppo di Metanopoli ebbe il coraggio di pensare a un'impresa in grande per un'Italia in grande.

Nata il 20 febbraio del 1953 sulle ceneri di AGIP, l'impresa gestiva inizialmente solo i pozzi petroliferi e di metano nella valle del Po, ma poi grazie alla volontà di Mattei Eni e quindi l'Italia venne ben presto a sanare l'umiliazione post-bellica subita da parte delle Sette Sorelle anglo-americane. Successo che però gli costò la vita nell'attentato di Nascapè.

Quando venne nominato commissario liquidatore dell'Agip, Mattei si rivolse all'allora banchiere Mattioli dicendogli "io non sono daccordo a liquidare questo enorme patrimonio italiano, anzi vorrei potenziarlo cominciando a sfruttare il metano, ma per farlo ho bisogno di soldi"... Ecco allora che incaricato di smantellare un relitto dell' epoca fascista, l'agip, si ostinò invece a costruire le fondamenta di una grandissima impresa: l'Ente Nazionale Idrocarburi, che pompò energia nel motore della ripresa e accese i sogni dell'italia del dopoguerra facendo da volano all'Italia migliore. Indifferente al denaro, Mattei sognava un Paese ricco e moderno capace di valorizzare la qualità del prodotto nazionale, sino a prescrivere per tutti i dipendenti dislocati in Africa l'uso di auto Fiat, allora simbolo di una patria innovativa e produttiva

E proprio grazie all' intuizione, allo spirito imprenditoriale, alla fede patriottica di questo grande uomo di stato, l' Eni è venuta a essere quello che è adesso: una delle più grandi aziende al mondo; simbolo sullo scenario mondiale del riscatto della nostra Nazione dalla mediocrità e dall'emarginazione. E proprio nelle stazioni Agip, così come sui cartelloni pubblicitari continua a meravigliarci l'inquietante simbolo futurista del cane a sei zampe; moderna chimera che assomma tutti i sogni di un'Italia rampante e tonica lanciata alla conquista del mondo.

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Post n°279 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da giovanedestra_lecco

         ASSOLUTA QUALITA' ITALIANA

       BATTESIMO RECORD PER LE NAVI FINCANTIERI

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Un' operazione come quella varata nei mesi scorsi nel porto di Genova è tre volte un primato per l'industria italiana. Infatti, primo caso nella marineria mondiale, due navi da crociera costruite nello stesso cantiere e appartenenti allo stesso armatore (Costa Crociere) sono state battezzate in contemporanea nello stesso luogo. Per la costruzione di queste due ammiraglie sono state impiegate 6000 persone per un investimento totale di 900 milioni dieuro.

Le due navi non rappresentano solamente l'eccellenza italiana nella ormai plurisecolare attività cantieristica, ma anche la nostra eccellenza emergente, da tutti riconosciuta, nel settore della crocieristica. Non solo, sulle navi gli arredi sono anch'essi esclusivamente italiani, così come i servizi di accoglienza e ristorazione.

Si potrebbe dire che le due nuove navi sono delle vetrine galleggianti della cultura italiana nel mondo. Ecco allora che per il varo sono state infrante contro la prua due bottiglie di prosecco Aneri rigorosamente italiano. Mentre nel cielo di Genova le frecce tricolori facevano da sfondo a questa splendida giornata di affermazione nazionale.

 

 
 
 

NELL''ATTIMO

LA NAZIONE E' LA SINTESI

LA NAZIONE SIAMO NOI

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"La Patria è la viva

e concreta

obiettivizzazione della nostra

individualità

che si contempla

ingrandita e moltiplicata

nel passato e nell'avvenire"

.

 

 

 

AREA PERSONALE

 

DIFENDI LA LINGUA ITALIANA

CONTRO L'ANGLOFONIA, IL MISTILINGUISMO,

L'IBRIDAZIONE DEL NOSTRO LINGUAGGIO

.

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PER LA PUREZZA DELLA LINGUA NAZIONALE

PER IL FUTURO DEL NOSTRO IDIOMA

.

 

 

LA NAZIONE PRIMA DI TUTTO

 

.

 

.

 

 

DIVINITA' DELL'ITALIA

.

 

.

" O PATRIA

OGNI TUA ETA'

S'E' DESTA

NEL MIO SANGUE"

(Ungaretti)

.

 

.

 

STRINGITI ALLA PATRIA E RESTALE FEDELE

.
.
" E' A QUESTA STIRPE
DI SANTI, DI POETI,
D'INVENTORI
DI NAVIGATORI
CHE L'UMANITA'
DEVE LE MAGGIORI
DELLE SUE CONQUISTE"
(B.M)
.
.
 
 

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I can't thank you enough.
Inviato da: replica chanel
il 31/03/2013 alle 13:05
 
 

CREDERE, OSARE, VINCERE

.

"NON CHIEDERTI

COSA ABBIA FATTO

PER TE LA PATRIA:

CHIEDITI INVECE

COSA HAI FATTO TU

PER LA PATRIA"

.

 

SEMPRE PIU' IN ALTO

 

.

 

"ECCO LA BANDIERA, IL TRICOLORE

SI SPIEGA AL SOFFIO DELL'ONORE

SI STENDE AL VENTO DELLA FEDE,

SI ILLUMINA NELLA PROMESSA DEL FUTURO.

CONSACRALA ANCHE TU,

ESSA TE LO DOMANDA"

(G. D'ANNUNZIO) 

.

 

GRANDITALIA

"IL BELPAESE

LA' DOVE 'L

SI' SUONA"

(Dante, Divina Commedia)

.

 

"IL BELPAESE

CH'APPENNIN PARTE

E 'L MAR CIRCONDA

ET L'ALPE"

(Petrarca, Il Canzoniere)

 

SESSANTA MILIONI MA UN CUORE SOLO

.

"LA PATRIA E' UN UNITA' TOTALE

IN CUI SI INTEGRANO TUTTI

GLI INDIVIDUI E TUTTI I GRUPPI,

UNA SINTESI TRASCENDENTE,

INDIVISIBILE, CON PROPRIE FINALITA'

DA PERSEGUIRE"

(Josè Antonio)

.

 

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IL PENSIERO LIBERATO

.

" LO STATO DA SOLO

NON E' CHE SOLTANTO IL MEZZO

PER UN FINE PIU' ALTO,

CIOE' EDUCARE NELLA NAZIONE

CIO' CHE E' PURAMENTE UMANO "

(FICHTE)

.

 

 

LA MILITANZA COME ARTE

LE MIGLIORI MOSTRE FUTURISTE DI SEMPRE

.

.

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1) Futurismo 100- Astrazioni.

Venezia, Museo Correr dal 5 giugno al 4 ottobre 09.

.

2) Futurismo 1909-2009 Dimamismo+ Arte+ Azione

Milano, Palazzo Reale dal 5 febbraio al 7 giugno

.

3) Futurismo 100 simultaneità

Milano, palazzo Reale, dall' 15 ottobre al 25 gennaio 2010

 

.

 

 

FRECCE TRICOLORI, ESSERE E' APPARTENERE

.

..

" L'IDEA NAZIONALE

NON E' UN DATO CULTURALE,

UN SENTIMENTO SPONTANEO

DI APPARTENENZA,

E' CIO' CHE UNO SA

 DI DOVER ESSERE.

ITALIANI SI NASCE,

NON SI DIVENTA"

.

 

SPRAZZI DI LUCE

.
"CREDO
NELLA PATRIA FUTURA
E MI PROMETTO
ALLA PATRIA FUTURA"
.
(G. D'ANNUNZIO)
.
 

NEL RICORDO

.

"L'UNICO CONFINE

CHE CONOSCE LA NAZIONE

E' LA FORZA

DEI SUOI UOMINI"

(V. SALOMON)

.

 

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" OVUNQUE SIA

UN TRICOLORE,

LA' SONO POSTI

I CONFINI

DELLA PATRIA.

DA LA' EDUCHEREMO

 LE ALTRE GENTI

CON LA LINGUA,

CON LE LEGGI,

CON LE ARTI"

.

 

 

QUESTO SITO E' GEMELLATO CON:

FRONT NATIONAL - FRANCA CONTEA

"POUR LA FRANCE ETERNELLE"

 

www.fn-franchecomte.com

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