Creato da giovanedestra_lecco il 06/10/2007

PENSIERO NAZIONALE

IDENTITA', DIFFERENZA, DISTINZIONE

 

 

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Post n°278 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da giovanedestra_lecco

        PITTURA PATRIOTTICA: 

FRANCESCO SAVERIO ALTAMURA

 "PRIMO TRICOLORE A FIRENZE" E "TRIONFO DI MARIO SUI CIMBRI"

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              (Olio su tela, 1859, Museo del Risorgimento,Torino)

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                    (Olio su Tela, Museo Capodimonte, Napoli)

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Post n°277 pubblicato il 27 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

             SQUARCI D'ITALIA: COMO

     DA "PENSIERI IN VIAGGIO" DI WILLIAM WORDSWORTH

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                     "Con grande gioia, il mio passo vagabondo

                      percorre i margini più segreti

                      di Como,

                     che sprofondano in boschetti di castagno.

                     Nessun prato gettato tra di essi,

                     vertiginosi precipizi

                     e una nuda torre silvana,

                    che emerge dalle strette profondità.

                     Verso i borghi la cui penombra

                     non lamenta rumore discorde"

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Post n°276 pubblicato il 20 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

     VERDE, BIANCA E ROOOOSSA

    DEBUTTA A FRANCOFORTE LA FERRARI 458 ITALIA

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Non poteva che chiamarsi con il nome della sua Nazione, l'ultimo modello della casa di Maranello. Se il numero come vuole la storia della Ferrari ha un preciso riferimento tecnico (45 la cilindrata in litri, 8 il numero dei cilindri), il nome ha una precisa valenza spirituale: una dedica al Belpaese, di cui la 458 è il risultato migliore in termini di design, prestazioni, tradizione automobilistica.

Montezemolo nel presentarla, ha definito la nuova vettura " un tributo all'Italia, e alle sue caratteistiche uniche che rendono il lavoro,i prodotti italiani e l'intero Paese sinonimo di eccellenza, creatività, e qualità nel mondo."

L'auto poi, attinge a piene mani dall'esperienza formula 1: il telaio è in alluminio di nuova concezione, il motore èil primo V8 a iniezione diretta montato in posizione posteriore, il cambio è l'evoluto F1 a doppia frizione con 7 marce.

La 458 rientra a pieno titolo nella filosofia delle Ferrari stradali: prestazioni estreme, 325 km all'ora, eppure grande fruibilità nell'impiego quotidiano. Straordinari i progressi compiuti in campo ambientale: rispetto la 430, la 458 ha ridotto drasticamente le emissioni di CO2.

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Post n°275 pubblicato il 17 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

         "MARCIARE VERSO IL DESTINO"

    TRIBUTO AL NOVANTESIMO DI FIUME (QUARTA PARTE)

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Ormai D'Annunzio era arrivato al cospetto della solida trave di legno che alle porte di Fiume gli sbarrava la strada. Quella era l'invalicabile linea di confine tra l'Italia e la città contesa. Un nuovo "alt" si levò nell'aria. Lo aveva pronunciato un altro generale, Giacinto Ferrero in un ulteriore ed estremo tentativo di bloccare la straordinaria valanga di carri e di uomini. Un autoblindo di testa proseguì la marcia e accellerando si lanciò contro l'ostacolo che parve di cartapesta. La barra s'infranse disperdendosi sul terreno in cento pezzi. Il conducente dell'autoblindo, Costanzo Ranci, gridò con le lacrime agli occhi "Viva Fiume Italiana".

Quel momento fu poi rivissuto dal poeta con particolare intensità: "Riudiamo dentro di noi lo schianto della barra all'urto risoluto. E a noi vale più di qualunque musica. E a noi risuona più chiaro che un colpo di gong; a noi rimbomba più forte che il battente di una porta di bronzo scardinata dal cozzo dell'ariete. Quattro potenze avevano concorso a squadrare quella barra per arrestare la marcia di un migliaio di folli Italiani: "E' vietato l'ingresso alle persone non addette all'intesa" c'era là inscritto il solito divieto degli appaltatori. Gli fu opposto il motto popolano che rimane per sempre inscritto nel nostro gagliardetto blu. Al motto tennero bordone il rombo del motore e il riso della giovinezza. Al comando rispose l'azione più rapidamente che al lampo non succeda il tuono. Detto fatto. la barra si spezzò come un sermento; volo' in schegge e faville".

Abbattuta la trave del confine sfilò la cabriolet rossa del comandante e quindi sfilò l'intero convoglio, mentre il popolo di Fiume, sceso nelle strade cosparse di foglie di lauro, inneggiava ai liberatori che accoglieva tumultuante con baci e lanci di fiori, al suono delle campane cittadine. Tutti gridavano il suo nome nella grande piazza rivestita di tricolori e piena all'inverosimile, tendendo le mani verso di lui per toccarlo e sentirlo palpitare. Qualcuno esclamò: "La Poesia è fatta Azione".

 

 

 
 
 

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Post n°274 pubblicato il 13 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

         "MARCIARE VERSO IL DESTINO"

    TRIBUTO AL NOVANTESIMO DI FIUME (TERZA PARTE)

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"Tutti quegli uomini ardenti si mossero da ubriachi di sole e di polvere, di allegria, di passione, di coraggio, di patriottismo. Rivoli e rivoli versavano incessantemente turbe di volontari da ogni lato. Erano militari di tutti i corpi: avevano fiamme nere, fiamme azzurre, fiamme gialle, mostrine di tutti i colori e tutte le canzoni delle armi, le canzoni della grande guerra risuonavano nell'aria torbida e fumosa, miste al frastuono dei motori e al cigolio delle ruote.

Avevano già percorso i centoventi chilometri che separano Ronchi da Fiume, quando in vista del confine di Cantrida, anche alcuni reparti di Arditi al comando del colonello Rapetto si unirono alla marcia irresistibile. Repetto scese da cavallo e si avvicinò a D'Annunzio che a sua volta aveva lasciato l'automobile. Si abbracciarono mentre il colonello esclamava: " Gli arditi sono con voi!", nonostante il colonello avesse ricevuto l'ordine tassativo dal suo generale di fermare l'avanzata ad ogni costo.

La situazione reclamava che scendesse in campo il nuovo comandante del presidio interalleato di Fiume, Pittaluga, il quale inviò in avanscoperta un ufficiale  ad annunaciare al poeta il suo arrivo. "C'è il generale Pittaluga che desidera parlarle", disse l'ufficiale. "Non conosco generali"  rispose seccamente d'Annunzio. "E' comunque un suo superiore". "Non conosco superiori", egli ribattè. A Pittaluga non rimaneva che intervenire di persona, sicchè decise di affrontare il ribelle ad appena un chilometro dalla barra di Cantrida. Si trovarono di fronte un soldato fedele alla disciplina militare e un poeta sedizioso, ma entrambi animati da altisssimi sentimenti patriottici.

Il momento era drammatico e il generale Pittaluga ben lo rappresenterà nelle sue memorie scrivendo:" Risalii di poco la via, tra le autoblinde e gli autocarri, e fui dinanzi a D'Annunzio. Stava questi in automobile, indossava la divisa di tenente colonnello; intorno e sulla macchina aveva arditi con la baionetta ai fucili. Non si mosse. "Così si rovina l'Italia!" esclamai in tono concitato. " Lei rovinerà l'Italia" - egli ribattè con pari tono - "se si opporrà a che il giusto destino si compia, se si farà complice di una politica infame". "Ma è forse l'onnipotente Lei? Nessuno ha diritto di sovrapporsi all'autorità dello stato", e ripresi: "Io devo assolutamente impedire che si compia un atto che avrà conseguenze inclcolabili, che comprometterà irrimediabilmente il nostro paese." E il poeta: "Ho capito. Ella generale, farebbe anche tirare sui miei soldati, che sono fratelli dei suoi. Ebbene, prima che sugli altri faccia far fuoco su di me", e mi mostrò il petto col distintivo dei mutilati e il nastrino azzurro della medaglia d'oro. "Sì, qui faccia tirare". E con gesto nervoso per due volte si picchiò il petto. Ero divenuto calmissimo: "Non sarò io, figlio e nipote di Garibaldini, che spargerò sangue fraterno: ma lei da buon soldato ubbidisca" gli dissi. "No, andrò a Fiume  a qualunque costo". E ai suoi comandò: "Avanti!". Al grido di "Viva l'Italia! Viva Fiume!" le autoblinde si mossero e la colonna riprese la marcia verso la mèta."

 

 
 
 

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Post n°273 pubblicato il 11 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

         "MARCIARE VERSO IL DESTINO"

  TRIBUTO AL NOVANTESIMO DI FIUME (SECONDA PARTE)

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Finalmente, quando già albeggiava, si videro spuntare le luci dei carri. Keller corse da lui gridando: "Ci sono i carri, ci sono i carri".  D'Annunzio si placò. Il battaglione venne inquadrato, con l'ordine che ciascun soldato portasse con sè oltre le armi e le munizioni soltanto il tascapane e la mantellina. Dovevano inoltre togliersi il berretto.

Gli ufficiali dicevano ai soldati "chi non vuol partire resti". Partitono tutti. Rapidamente e in silenzio i granatieri salirono sui mezzi nascondendo sotto le mantelline i fucili. Erano in centonovantasei, ardenti e ansiosi, quelli che volontariamente ed eversivamente partivano alla conquista della città contesa, senza preoccuparsi delle conseguenze del loro gesto e della loro grave insubordinazione. L'autocolonna si mosse alle cinque del mattino. La precedeva la cabriolet rossa di D'Annunzio, al quale vinti gli scrupoli legalitari e le ultime perplessità si era affiancato il maggiore Reina che comandava il battaglione.

Si aggiunsero lungo la strada altri granatieri, che zaino a spalla montarono sui carri in corsa. A Castelnuovo la colonna era ormai in piena Istria e poco dopo al grande bivio dove s'incrociano le strade per Fiume e per Trieste il poeta diede l'ordine di fermarsi. "Gli ufficiali a rapporto dal comandante" si sentì gridare.

Il comandante era sul bordo della strada, ritto in piedi su un piccolo rialzo con alle spalle un prato verde circondato da muretti bianchi. Attorniato da una trentina di ufficiali, rivolse loro le sue prime parole: " Ufficiali di tutte le armi vi guardo in faccia. Fin da quest'attimo di sosta voi siete miei. Interamente vi considero miei, e perdutamente, come i setti giurati della Terra di Ronchi. Il dado è tratto. Ora bisogna - m'intendete? - bisogna che io prenda Fiume. Abbiamo il sole e il vento del Carnaro in faccia... Guardatemi: sì è vero ho la febbre alta. Non so se il mio volto sia pallido o acceso.  Ma certo in me arde un demone, il mio demone. E dal male, non menomato, mi sento invece aumentato. Ecco il mio gagliardetto blu, con le sette stelle dell'Orsa: quella di Buccari e di Vienna, di Pola e di Cattaro....Giuriamoci!....Spezziamo la barra... Io sarò innanzi per primo. Ufficiali di tutte le armi, ognuno a capo della sua gente e delle sue macchine. Vi saluto. Eia, carne del Carnaro! Alalà!"

"Alalà risposero gli ufficiali che si sentivano invadere da profonda esaltazione, mentre ai loro occhi apariva la città di Fiume col suo golfo e le sue navi, biancovestita come una sposa, con i monti alti sul mare spazzato dal soffio crudo della bora.

 

 
 
 

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Post n°272 pubblicato il 09 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

        "MARCIARE VERSO IL DESTINO"

           TRIBUTO AL NOVANTESIMO DI FIUME (PRIMA PARTE)

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" Alle otto del mattino del 11 settembre 1919 il giovane tenente Frassetto, giunto in incognito da Ronchi già aveva bussato alla porta della "Casetta Rossa". Era in ansia. Il comandante manterrà la promessa? La febbre sarà scesa? D' Annunzio aveva fatto preparare davvero i bagagli e aveva chiesto all'ammiragliato un motoscafo, tacendo le ragioni dell'impiego. Insperatamente l'ammiraglio gli aveva concesso la sua lancia personale, senza immaginare a cosa sarebbe servita. Il medico gli consigliava di non muoversi di casa, di starsene a letto, ma la sua risposta non ammetteva altre inistenze: "L'aria del Carnaro mi guarirà". Aveva disposto che un automobile l'attendesse a San Giulian intorno alle due del pomeriggio. Toltosi il pigiama di seta nera con ricami d'oro, di gusto cinese e di taglio sacerdotale, indosso' l'uniforme di tenente colonnello dei lancieri di Novara, con il colletto bianco, le decorazioni e la piastrina di mutilato di guerra.

Era una giornata di sole. Salirono in sei sulla lancia che filò rumorosa verso il molo di Mestre senza che nessuno si accorgesse di loro. Poco dopo, raggiunto il pontile di San Giulian trovarono un'automobile che aveva già il motore acceso. Era una cabriolet rossa, una Fiat di grossa cilindrata, affidata all'autista Giacomo Basso, anch'egli pronto a tutto come gli altri. La macchinà partì con destinazione Ronchi di Monfalcone e in quel momento il mezzo appariva al poeta come un Dieu d'acier, ivre d'espace secondo un' antica immagine di Marinetti. Arrivarono a Ronchi verso le sei. Il comandante fu ospitato, anzi nascosto in una canonica perchè non si diffondesse la notizia della sua presenza sul luogo. Fu poi trasferito in una casupola di operai dove in preda ad allucinazioni febbrili trascorse la notte su un lettino improvvisato, una branda lacera come egli la chiamò. Era la notte dell'undici settembre 1919...

 

 
 
 

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Post n°271 pubblicato il 05 Settembre 2009 da giovanedestra_lecco

 VESTIRE MILITARE: NUOVO STILE ITALIANO 

       BOOM DI VESTITI E ACCESSORI TARGATI FORZE ARMATE

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Ogni tempo ha avuto la sua moda, e ogni moda riflette il dato culturale imperate in quel momento: pensiamo allo stile degli anni '70 che coincise con l'apogeo dell'egemonia culturale della sinistra nel mondo.

Oggi, il vento soffia a destra e guarda caso anche la moda percepisce il cambiamento. Sempre più italiani giocano alla "guerra", vestono tute con la scritta esercito, indossano magliette con logo Marina Militare, sfoggiano giubbotti da pilota targati aereonautica militare. A scuola i ragazzi maneggiano oggetti con marchi di argomento militare, diari, quaderni, zaini, tutti con stemmi e le insegne delle Forze Armate. Perfino i produttori di vino hanno capito dove tira il vento e si adeguano. La ditta sella e Mosca mette in commercio un rosso con l'etichetta Brigata Sassari e nel Monferrato imbottigliano Barbera e spumanti con la sigla Marina militare.

Una ditta storica come la Dufur si è aggiudicata il diritto di mettere in commercio tavolette di cioccolato targate Marina Militare. Rcs ha ottenuto il permesso di vendere in edicola materiale da collezione della Marina. Mentre l'American Eagle lo stemma lo imprime direttamente sulle scarpe, così come la Locman  sugli orologi.

In passato però tutto questo avveniva in maniera spesso abusiva, ma ora le cose sono cambiate: un  nuovo disegno di legge ha permesso di creare una spa denominata Difesa Servizi gestita dalle forze armate che può emettere fatture.

E infatti è proprio di questi giorni la grande campagna pubblicitaria su giornali e riviste messa in atto dalla società officina della moda che ha iniziato ad aprire un punto vendita dell'Esercito nell'aereoporto di Bergamo, primo di una lunga catena di negozi in tutto lo Stivale.

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Post n°270 pubblicato il 31 Agosto 2009 da giovanedestra_lecco

 

I SIMBOLI NAZIONALI: IL FREGIO SARTORIO

      RESTAURATI I 50 PANNELLI DEL CAPOLAVORO

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"Nessun pittore nostro sarebbe in grado oggi di darci una più larga e più forte visione lirica del popolo italiano" così disse il critico d'arte Ugo Ojetti di quest'opera immensa. Sartorio si preparò alla sua realizzazione (situata nell'aula della camera dei deputati) studiando al British di Londra i marmi del Partenone e i trionfi di Andrea Mantegna ad Hampton Court. Ne uscì questa splendida opera che come nessun altra celebra epicamente la storia d'Italia, dall'età comunale al risorgimento.

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Nell'emiciclo dell'Aula la complessa iconografia del fregio celebra i valori costitutivi della tradizione del popolo italiano. L'Italia, qui sopra raffigurata come giovane donna "dall'espressione serena" su una quadriga retta dai Dioscuri, è al centro; alle sue spalle un disco di luce simboleggia il futuro luminoso. La superficie di fondo della figurazione descrive un'alta zoccolatura marmorea e contiene, in uno spazio ristretto in profondità, le immagini che animano e si staccano dal fondo. 

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Nel lato rettilineo dell'Aula sono illustrate le vicende epiche del popolo italiano e il Risorgimento. Sartorio elude, infatti, la pittura di storia e "rappresenta non l'avvenimento, ma il momento psicologico che lo produsse e le forze ideali che le alimentarono". Il sole della libertà occupa il centro della figurazione; ai lati scorci arditi e complicati nodi plastici delle figure danno forma alle lotte contro i barbari, alle Furie che li inspirano, alle quali si contrappone il giovane popolo italiano con i suoi valori positivi.

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Il fregio pittorico costituisce, per la totale corrispondenza dei ritmi delle figurazioni alla complessa originale simbologia, una realizzazione esemplare. Si riconosce a Sartorio una eccelsa capacità di celebrare la vitalità della giovane nazione italiana attraverso l'energia del fare pittorico, con un'attualizzazione del mito antico ed un'intonazione epica di grande potenza

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Post n°269 pubblicato il 26 Agosto 2009 da giovanedestra_lecco

E' IL COLOSSEO IL MONUMENTO PIU' AMATO

            IN CRESCITA VISITATORI E INCASSI ANCHE NEL 2008

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I numeri parlano chiaro, nonostante la crisi che ha colpito i vicini monumenti, il Colosseo è l'unico che ha registrato un 7,58% di incremento numerico di turisti. Solo gli scavi di Pompei, inossidabili hanno registrato una simile crescita (più centomila visitatori nel 2008).

 
 
 

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Post n°268 pubblicato il 15 Agosto 2009 da giovanedestra_lecco

          LA CRISI FRENA GLI IMMIGRATI

               NON ACCADEVA DAGLI ANNI SETTANTA

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Verrebbe da dire che non tutte le crisi vengono per nuocere.  Secondo il segretario generale dell'Ocse "Per la prima volta dagli anni 70 la tempesta perfetta che ha scatenato la crisi economica causerà un calo  consistente nel numero di immigrati".

E i primi benefici effetti  si iniziano già a sentire nei paesi occidentali: negli USA il numero dei permessi di lavoro temporanei richiesti è sceso del 16%, così come il flusso di emigrati messicani. Anche la Spagna ne beneficia: i nuovi ingressi degli stranieri sono scesi dai 200.000 del 2007 ai soli 137.000 del 2008 e si prevede un ulteriore diminuzione nel 2009. Stesso discorso per la Gran Bretagna dove i nuovi ingressi sono scesi del 45%.

Anche in Italia l'immigrazione è in frenata con sbarchi quasi azzerati in Sicilia e a Lampedusa.  Non solo il nostro paese aveva già annunciato la quota zero nel decreto flussi 2009, di fatto realizzando in anticipo il blocco della processo immigratorio sul suolo nazionale.

 

 
 
 

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Post n°267 pubblicato il 12 Agosto 2009 da giovanedestra_lecco

            LE NUOVE ITALIANE

                   BELLE, VINCENTI, PATRIOTTICHE

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NELL'ORDINE: DALLAPE' - CAGNOTTO - ADELIZZI - PELLEGRINI- FILIPPI

 

 
 
 

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Post n°266 pubblicato il 09 Agosto 2009 da giovanedestra_lecco

VITE DA PATRIOTI: CARMELO BORG PISANI

     UNA VITA INTERA PER UN ATTIMO DI FIEREZZA

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Nato in una nota famiglia nazionalista maltese, a 14 anni si iscrisse alla OGIE (Organizzazioni Giovanili Italiane all'Estero di La Valletta e dopo quattro anni, mentre frequentava con profitto anche il liceo d'arte Umberto I, fu inviato a Roma per frequentare un corso di Capo Centuria.

Terminato gli studi liceali, per perfezionare i suoi talenti artistici si trasferì a Roma dove frequentò l'Accademia di Belle Arti senza trascurare l'attività politica: entrò in contatto col gruppo degli irredentisti maltesi e collaborò col prof. Umberto Biscottini ed altri intellettuali dell'Archivio storico di Malta.

Con loro maturò la sua idea che i britannici stavano distruggendo l'"anima italiana" di Malta e che fosse necessario scacciare gli inglesi per il ritorno dell'isola alle sue origini. Con queste motivazioni Pisani (così come altri studenti maltesi che condividevano le stesse idee) si iscrisse al Partito  Nazionale Fascista.

L'entrata nella guerra dell'Italia lo sorprese ancora a Roma. All'indomani, dopo esser stato scartato dal Regio Esercito per la sua forte miopia, si arruolò nella Milizia (MVSN) ottenendo il grado di sotto capo manipolo. Entrò anche a far parte del Servizio Informazioni Militare (SIM). Chiese ed ottenne, inoltre, la cittadinanza italiana rinunciando a quella britannica e restituendo il suo passaporto attraverso l'ambasciata statunitense di Roma che rappresentava il Regno Unito.

Fu quindi inviato in Grecia con la Compagnia Speciale del Gruppo CC.NN. da sbarco della 50a Legione partecipando all'occupazione italiana di Cefalonia.

Offertosi volontario per una spedizione ricognitiva a Malta propedeutica all'invasione dell'isola, il 18 maggio 1942 sbarcò segretamente alle Scogliere di Dingli di Ras id-Dawwara divenendo l'avanguardia informativa dell' Asse nell'invasione dell'isola. Trasferì, quindi, i viveri in una grotta che conosceva da ragazzino, ma una tempesta insolitamente forte dopo soli due giorni si portò via viveri ed equipaggiamenti tanto che, messo alle strette dal bisogno, fu costretto ad attirare l'attenzione di una barca in perlustrazione e fu ricoverato in un ospedale militare. Lì Pisani fu riconosciuto dal capitano Tom Warrington, un suo amico d'infanzia, che lo denunciò. Fu quindi trasferito nella prigione Corradino, interrogato ed accusato di tradimento.

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Il 12 novembre fu giudicato a porte chiuse per evitare le proteste dei Fascisti maltesi, i cui esponenti principali a quel tempo erano già stati deportati in campi di prigionia ugandesi o espulsi verso l'Italia.

La giuria, composta da militari in quanto il codice civile era stato sospeso per lo stato di guerra, lo riconobbe colpevole di spionaggio e tradimento condannandolo a morte.
Contro l'accusa di tradimento cercò di far valere la sua rinuncia alla cittadinanza britannica a favore di quella italiana e la partecipazione a combattimenti inquadrato nell'Esercito Regio. Quest'ultima annotazione fu, anzi, considerata come un'aggravante in quanto la Grecia era alleata del Regno Unito.

Il 19 novembre fu emessa la sentenza a morte per impiccagione per tradimento e cospirazione contro il governo di Sua Maestà britannica. La sentenza fu eseguita alle 7:34 del 28 novembre 1942.

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Post n°265 pubblicato il 01 Agosto 2009 da giovanedestra_lecco

IL "MADE IN ITALY" RIALZA LA TESTA

     IN AUMENTO LE ESPORTAZIONI A MAGGIO E GIUGNO

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A maggio si è registrato un recupero che passo dopo passo si dovrebbe consolidare verso la fine dell'annno. Dopo i primi 4 mesi  con segno meno, finalmente un più 0,5 davanti alle nostre esportazioni (+ 19% in cina).

Il problema è che il paese continua però a perdere quote di mercato, nel 2008 eravamo al 3,3 del mercato mondiale delle esportazioni. Rimaniamo pur sempre settimi, dietro a Germania e Cina che si contendono il primato.

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La perdita di quote di mercato da parte nostra ha riguardato anche l'area Euro, unica eccezione l'africa setentrionale dove guadagnamo spazi.

La Germania resta il primo nostro mercato, seguita da Francia e Spagna. Aumentano le esportazioni, come detto verso la Cina e l'estremo Oriente.

Alla fine pur nello scenario negativo di un commercio mondiale in recessione un dato positivo: diminuisce il nostro legame commerciale con gli Stati Uniti d'America di Obama e soci: da inizio anno -5% le esportazioni verso l'impero del male.

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Post n°264 pubblicato il 27 Luglio 2009 da giovanedestra_lecco

    SOLIDARIETA' A FEDERCACCIA

IGNOBILI ATTACCHI ALLA CAMPAGNA TESSERAMENTO '09

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Le organizzazoni di estrema sinistra e di sinistra hanno definto vergognoso il tentativo di Federcaccia di usare la foto autentica di un bambino per la campagna 2009. 

Gran baccano sui giornali della loro area e richiesta dell'immediato intervento della Commissione bicamerale per l'infanzia e della sua presidente Alessandra Mussolini, per fermare la pubblicità.

Eppure non ricordiamo altrettanta solerzia nel criticare lo sfruttamento dell'immagine di un neonato quando poco fa si sosteneva un'ignobile campagna pro-omosex. Forse allora l'uso strumentale del bambino (quello sì strumentale in quanto la foto era modificata) coincideva coi valori e le convinzioni della sinistra.

Fatto sta che dieci anni fa il polverone avrebbe sortito qualch'effetto, ma tutto'oggi nel pieno della crisi dell'egemonia culturale della sinistra, una tale polemica fa solo storcere il naso ai più.

E fa bene soprattutto a Federcaccia: mai la foto del tesseramento avrebbe avuto una eco così vasta, e mai l'ars venatoria avrebbe attirato tanta simpatia e comprensione.

 

 
 
 

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Post n°263 pubblicato il 26 Luglio 2009 da giovanedestra_lecco

          LA FOLGORE IN AZIONE

    DURI SCONTRI STANNO IMPEGNANDO I PARA' A HERAT

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 Il migliore reggimento del mondo sta affrontando durississimi scontri a fuoco in Afghanistan portari dai ribelli islamici.  Tre feriti solo nella giornata di ieri. Dal sicuro della lontana penisola li seguiamo con l'orgoglio di chi sa di aver schierato i migliori soldati del mondo.

E non ci preoccupiamo più di tanto per loro, perchè assai bene li conosciamo: ogni volta che un parà apre il fuoco è un giorno di festa.

 
 
 

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Post n°262 pubblicato il 25 Luglio 2009 da giovanedestra_lecco

              FRATELLI D'ITALIA

     IN MOSTRA LE FOTO DI OLTRE 4000 CONNAZIONALI

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C' è un progetto che gira su due camper su e giù per lo stivale, da Aosta fino a Salemi, da più di un anno. Si chiama "razza umana/Italia" e consiste in un archivio di  foto raccolte in giro per la penisola dai ragazzi della "Sterpaia".

Si fermerà con due mostre  fino a dicembre, a Suvereto in provincia di Livorno e anche a Civitanova Marche. Immagini bellissime che ritraggono i volti autentici di "noialtri", ovvero i mille e mille fratelli che popolano l'Italia. I prosecutori di una stirpe che nonostante tutto resiste allo sradicamento e alla globalizzazione.

 
 
 

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Post n°261 pubblicato il 19 Luglio 2009 da giovanedestra_lecco

                AVANTI RAGAZZI

                   MONDIALI DI NUOTO ROMA 2009

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Vincere come sempre, ieri come oggi, è l'imperativo categorico.

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Post n°260 pubblicato il 18 Luglio 2009 da giovanedestra_lecco

               MILANO, LA CITTA' CHE SALE

           LA METROPOLI MOTORE DELLA NAZIONE

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Post n°259 pubblicato il 12 Luglio 2009 da giovanedestra_lecco

                AL SOMMO DEI CIELI

     ALTRI 21 CACCIA IN ARRIVO PER L'ARMA AZZURRA

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L'Italia andrà avanti con l' acquisizione della terza tranche dei caccia Eurofighter. La firma è arrivata lo scorso 2 aprile durante un vertice a Berlino dei quattro Paesi che fanno parte del programma: Italia, Germania, Regno Unito e Spagna. Tutte e quattro le Nazioni hanno però deciso di ridurre il numero di aerei da acquisire ora, di fatto dividendo la terza tranche in due lotti.

E ' bene notare che nel marzo 2008 è stato consegnato l’ultimo velivolo della tranche 1 quando le prime consegne del Typhoon sono iniziate nell’estate del 2003 e l’entrata in servizio ufficiale dell’aereo è avvenuta nella primavera del 2004.

La nostra Nazione è stata la prima a operare il Typhoon nel ruolo di difesa dello spazio aereo, nel 2005. Oggi, dieci reparti dislocati presso sei basi aeree dispiegano l’Eurofighter e la flotta ha superato 34.000 ore di volo.

 
 
 

NELL''ATTIMO

LA NAZIONE E' LA SINTESI

LA NAZIONE SIAMO NOI

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"La Patria è la viva

e concreta

obiettivizzazione della nostra

individualità

che si contempla

ingrandita e moltiplicata

nel passato e nell'avvenire"

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AREA PERSONALE

 

DIFENDI LA LINGUA ITALIANA

CONTRO L'ANGLOFONIA, IL MISTILINGUISMO,

L'IBRIDAZIONE DEL NOSTRO LINGUAGGIO

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PER LA PUREZZA DELLA LINGUA NAZIONALE

PER IL FUTURO DEL NOSTRO IDIOMA

.

 

 

LA NAZIONE PRIMA DI TUTTO

 

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DIVINITA' DELL'ITALIA

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" O PATRIA

OGNI TUA ETA'

S'E' DESTA

NEL MIO SANGUE"

(Ungaretti)

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STRINGITI ALLA PATRIA E RESTALE FEDELE

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" E' A QUESTA STIRPE
DI SANTI, DI POETI,
D'INVENTORI
DI NAVIGATORI
CHE L'UMANITA'
DEVE LE MAGGIORI
DELLE SUE CONQUISTE"
(B.M)
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Thank you for a lovely evening
Inviato da: fiber patch cord
il 31/03/2013 alle 13:10
 
Thank someone for something
Inviato da: fake chanel
il 31/03/2013 alle 13:09
 
I'll thank you to mind your own business.
Inviato da: G24 light bulb
il 31/03/2013 alle 13:08
 
I'll thank you to keep your opinions to yourself.
Inviato da: chanel handbags 2013
il 31/03/2013 alle 13:07
 
I can't thank you enough.
Inviato da: replica chanel
il 31/03/2013 alle 13:05
 
 

CREDERE, OSARE, VINCERE

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"NON CHIEDERTI

COSA ABBIA FATTO

PER TE LA PATRIA:

CHIEDITI INVECE

COSA HAI FATTO TU

PER LA PATRIA"

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SEMPRE PIU' IN ALTO

 

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"ECCO LA BANDIERA, IL TRICOLORE

SI SPIEGA AL SOFFIO DELL'ONORE

SI STENDE AL VENTO DELLA FEDE,

SI ILLUMINA NELLA PROMESSA DEL FUTURO.

CONSACRALA ANCHE TU,

ESSA TE LO DOMANDA"

(G. D'ANNUNZIO) 

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GRANDITALIA

"IL BELPAESE

LA' DOVE 'L

SI' SUONA"

(Dante, Divina Commedia)

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"IL BELPAESE

CH'APPENNIN PARTE

E 'L MAR CIRCONDA

ET L'ALPE"

(Petrarca, Il Canzoniere)

 

SESSANTA MILIONI MA UN CUORE SOLO

.

"LA PATRIA E' UN UNITA' TOTALE

IN CUI SI INTEGRANO TUTTI

GLI INDIVIDUI E TUTTI I GRUPPI,

UNA SINTESI TRASCENDENTE,

INDIVISIBILE, CON PROPRIE FINALITA'

DA PERSEGUIRE"

(Josè Antonio)

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IL PENSIERO LIBERATO

.

" LO STATO DA SOLO

NON E' CHE SOLTANTO IL MEZZO

PER UN FINE PIU' ALTO,

CIOE' EDUCARE NELLA NAZIONE

CIO' CHE E' PURAMENTE UMANO "

(FICHTE)

.

 

 

LA MILITANZA COME ARTE

LE MIGLIORI MOSTRE FUTURISTE DI SEMPRE

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1) Futurismo 100- Astrazioni.

Venezia, Museo Correr dal 5 giugno al 4 ottobre 09.

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2) Futurismo 1909-2009 Dimamismo+ Arte+ Azione

Milano, Palazzo Reale dal 5 febbraio al 7 giugno

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3) Futurismo 100 simultaneità

Milano, palazzo Reale, dall' 15 ottobre al 25 gennaio 2010

 

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FRECCE TRICOLORI, ESSERE E' APPARTENERE

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..

" L'IDEA NAZIONALE

NON E' UN DATO CULTURALE,

UN SENTIMENTO SPONTANEO

DI APPARTENENZA,

E' CIO' CHE UNO SA

 DI DOVER ESSERE.

ITALIANI SI NASCE,

NON SI DIVENTA"

.

 

SPRAZZI DI LUCE

.
"CREDO
NELLA PATRIA FUTURA
E MI PROMETTO
ALLA PATRIA FUTURA"
.
(G. D'ANNUNZIO)
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NEL RICORDO

.

"L'UNICO CONFINE

CHE CONOSCE LA NAZIONE

E' LA FORZA

DEI SUOI UOMINI"

(V. SALOMON)

.

 

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" OVUNQUE SIA

UN TRICOLORE,

LA' SONO POSTI

I CONFINI

DELLA PATRIA.

DA LA' EDUCHEREMO

 LE ALTRE GENTI

CON LA LINGUA,

CON LE LEGGI,

CON LE ARTI"

.

 

 

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"POUR LA FRANCE ETERNELLE"

 

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